La Camera,
premesso che:
la provincia di Foggia e la città capoluogo, nel contesto
nazionale ed in quello del Mezzogiorno, hanno subìto negli ultimi
anni - a causa del mancato sviluppo economico - una forte
periferizzazione, che ha determinato un elevato tasso di
disoccupazione con conseguente peggioramento della "qualità della
vita", come dimostrano gli indicatori economici e sociali e come
attestano "le mappe della povertà" stilate dai più importanti
enti di ricerca e di statistica operanti sul territorio
nazionale;
Foggia con la sua provincia per tradizione, ubicazione
geografica e per la natura del territorio, ha tutte le
potenzialità, ove adeguatamente supportate, per divenire una
delle città e delle province più importanti del Mezzogiomo
d'Italia, considerato che di contro nessuna attenzione è stata
prestata dagli organi centrali alla città di Foggia al fine di
superare la gravissima situazione di involuzione
economico-occupazionale oggi presente;
i vari fattori che di fatto impediscono la crescita del
territorio dauno ineriscono tra l'altro:
alla esclusione della città capoluogo e della provincia
di Foggia dalla rete logistica e dei transiti commerciali, come
nel caso del mancato decollo dell'aeroporto civile "Gino Lisa",
che mortifica i settori produttivi vocazionali, come
l'agricoltura e il turismo, impedendo a Foggia e alla Capitanata
di essere un mercato di produzione di beni e servizi e,
contemporaneamente, un mercato di sbocco per i consumatori
finali. La mancanza di razionalità del sistema stradale e
autostradale, l'inadeguatezza della rete ferroviaria,
l'inefficienza del sistema portuale e aeroportuale, l'assenza di
interporti nonostante la felice posizione geografica hanno
influenzato e influenzano significativamente la qualità dei
servizi con gravi ripercussioni sull'attività economica;
alla situazione complessiva del comparto agricolo che,
nonostante la qualità e quantità del suo prodotto, risulta
penalizzato da una frantumazione della proprietà fondiaria, dal
mancato sviluppo della filiera agroalimentare con conseguente
perdita del cosidetto valore aggiunto, dall'elevato costo del
lavoro e dagli eccessivi oneri finanziari; dalla difficoltà a
contrarre mutui agevolati e - non ultimo - dalle restrizioni
comunitarie non sufficientemente fronteggiate dalle scelte di
politica economica statale;
ai ritardi nel riconoscimento - nonostante le
assicurazioni in merito e gli sforzi degli enti locali -
dell'autonomia al polo universitario foggiano; autonomia
necessaria per accrescere i livelli culturali, civili e sociali,
da una parte, ed economici dall'altra, tale da impedire la "fuga
dei cervelli" e di tutte quelle risorse ed energie capaci di
guidare i processi di evoluzione socioeconomica e al tempo stesso
attrarre figure di alto valore professionale per lo sviluppo
della ricerca;
agli insufficienti stimoli offerti alla industria,
all'artigianato e alla piccola e media impresa con particolare
riferimento al settore turistico, che può vantare un pacchetto di
offerte di carattere ambientale, con i suoi chilometri di coste,
il Parco nazionale del Gargano e il Subappennino; di carattere
storico-culturale e - non ultimo - di carattere religioso, con
luoghi di culto noti in Italia e all'estero (San Giovanni
Rotondo, Monte Sant'Angelo, Santuario dell'Incoronata);
impegna il Governo
a) considerare prioritari gli interventi intesi a
rilanciare Foggia e la sua provincia, favorendo lo sviluppo
sociale, economico ed occupazionale;
b) ad attuare in particolare interventi diretti:
nei trasporti: alll'inserimento della provincia e della
città di Foggia nella rete dei grossi transiti commerciali e
turistici, attraverso una politica tendente all'ammodernamento
delle strutture esistenti, al miglioramento della qualità ed
efficacia dei servizi, alla creazione di porti di cosiddetta
terza generazione in grado di fornire servizi di collegamento con
l'entroterra e servzi di distribuzione; a predisporre tutte
quelle iniziative necessarie a realizzare l'intermodalità come
previsto dal contratto di programma 1994-2000 sottoscritto con il
ministero dei trasporti;
in agricoltura: alla razionalizzazione e
all'ammodernamento delle strutture produttive sulla base di
interventi organici e chiaramente finalizzati alla creazione di
un polo di trasformazione del prodotto e al superamento delle
difficoltà create ai produttori italiani in sede comunitaria;
nell'istruzione: alla piena realizzazione, in favore del
polo universitario foggiano, della sua autonomia didattica e
amministrativa, favorendo una formazione professionale che tenga
conto: delle esigenze di ristrutturazione delle aziende esistenti
e di quelle in crisi; della qualificazione professionale dei
lavoratori, della riqualificazione dei cassintegrati;
nella giustizia: ad assumere e favorire iniziative, anche
legislative, volte all'istituzione a Foggia di sezioni staccate
della Corte d'Appello di Bari e del Tribunale amministrativo
regionale;
a considerare e favorire tra le mete religiose, in vista
del Giubileo del 2000, Foggia e la sua Provincia.
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