ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00258

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 12
Seduta di annuncio: 151 del 08/03/1995
Abbinamenti
Atto 7/00198 abbinato in data 08/03/1995
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 08/03/1995
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PROG.FEDER. 03/08/1995
ALLEANZA NAZIONALE 03/08/1995
CENTRO CRISTIANO DEMOCRATICO 03/08/1995
PROG.FEDER. 03/08/1995
PROG.FEDER. 03/08/1995
RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI 03/08/1995
PART.POP.ITAL. 03/08/1995
ALLEANZA NAZIONALE 03/08/1995
I DEMOCRATICI 03/08/1995
PART.POP.ITAL. 03/08/1995
CENTRO CRISTIANO DEMOCRATICO 03/08/1995
I DEMOCRATICI 03/08/1995
PROG.FEDER. 03/08/1995
MISTO 03/08/1995
LEGA NORD 03/08/1995
RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI 03/08/1995
LEGA NORD 03/08/1995
PROG.FEDER. 03/08/1995
LEGA NORD 03/08/1995
MISTO 03/08/1995
FED.LIB.DEM 03/08/1995
ALLEANZA NAZIONALE 03/08/1995
PROG.FEDER. 03/08/1995
LEGA NORD 03/08/1995
FORZA ITALIA 03/08/1995
RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI 03/08/1995
FORZA ITALIA 03/08/1995
LEGA ITAL. FED. 03/08/1995
I DEMOCRATICI 03/08/1995
PROG.FEDER. 03/08/1995
PROG.FEDER. 03/08/1995
FORZA ITALIA 03/08/1995
PART.POP.ITAL. 03/08/1995
PROG.FEDER. 03/08/1995
CENTRO CRISTIANO DEMOCRATICO 03/08/1995
FED.LIB.DEM 03/08/1995
FORZA ITALIA 03/08/1995
PROG.FEDER. 03/08/1995
FORZA ITALIA 03/08/1995
MISTO 03/08/1995
ALLEANZA NAZIONALE 03/08/1995
ALLEANZA NAZIONALE 03/08/1995
ALLEANZA NAZIONALE 03/08/1995
PROG.FEDER. 03/08/1995
ALLEANZA NAZIONALE 03/08/1995
FORZA ITALIA 03/08/1995
PROG.FEDER. 03/08/1995
FORZA ITALIA 03/08/1995
FORZA ITALIA 03/08/1995


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE(AFFARI ESTERI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Stato iter:
08/03/1995
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/03/1995
SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI)
 
INTERVENTO 08/03/1995
RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI
Fasi iter:

PRESENTATO IL 08/03/1995

DISCUSSIONE IL 08/03/1995

ABBINAMENTO (ATTO NON CAPOSTIPITE) IL 08/03/1995

RISPOSTA DEL GOVERNO IL 08/03/1995

TESTO UNIFICATO IL 08/03/1995

APPROVATO IL 08/03/1995

ITER CONCLUSO IL 08/03/1995

La III Commissione,
premesso:
che in Croazia, la Corte costituzionale, su iniziativa
del Governo, ha profondamente modificato lo statuto della regione
istriana, dichiarando illegittimi 18 dei suoi 36 articoli, e
cassando tra l'altro, le norme che:
a) definivano la regione unità di autogoverno e di
amministrazione locale, denominando gli abitanti cittadini
d'Istria e il consiglio regionale Dieta istriana, e attribuendo
alla stessa la facoltà di garantire ulteriormente, rispetto allo
Stato, i fondamentali diritti umani, civili e linguistici delle
minoranze;
b) tutelavano la CNI (comunità nazionale italiana),
richiamando l'intesa trilaterale con l'Italia e la Slovenia e
stabilendo la pariteticità delle lingue croata e italiana nella
regione, a partire dal timbro bilingue della stessa e dal
bilinguismo di funzionari;
c) prevedevano il diritto di veto dei consiglieri
italiani nelle questioni riguardanti i rapporti etnici,
considerando l'Unione italiana unica rappresentante della CNI, e
affermando "l'istrianità" quale espressione della plurietnicità
istriana;
d) riconoscevano l'autonomia impositiva della regione,
fissando il diritto di decentramento e attribuendo ai consiglieri
regionali speciali forme di immunità;
e) affidavano al consiglio regionale l'elezione dello
"zupano";
che risulta così violato il Memorandum d'intesa fra la
Croazia e l'Italia del 15 gennaio 1992, riguardante l'adozione di
un sistema legale per la tutela delle minoranze;
che l'attuale atteggiamento nei confronti dei cittadini
autoctoni di lingua italiana si inserisce in un più ampio quadro
di discriminazione attuato dalle autorità croate nelle forme più
diverse, e riconoscibile nella mancata affermazione della
soggettività della comunità nazionale italiana e delle sue
strutture, di cui:
a) la mancata applicazione dell'uniformità di
trattamento giuridico e costituzionale;
b) la mancata promulgazione di leggi che fissino, fra
l'altro, lo status delle scuole italiane e delle altre
istituzioni;
c) le modifiche alla legge sulle telecomunicazioni
(penalizzante nei confronti delle comunità nazionali);
d) la posizione giuridica e amministrativa delle
organizzazioni culturali e associative della minoranza (quali ad
esempio la casa editrice Edit, la sede dell'Unione degli Italiani
a Fiume, il Centro ricerche storiche di Rovigno, il Dramma
italiano di Fiume);
e) i finanziamenti per le stesse;
f) gli ostacoli al diritto alla doppia cittadinanza;
g) la decisione del Governo centrale di negare, quale
sede istituzionale della Contea il capoluogo storico, cioè Pola;
che la chiara compressione dei diritti della comunità
italiana e della popolazione istriana in genere si configura di
fatto come un segnale di involuzione nella strada verso la
democrazia e l'integrazione europea della Croazia e di
conseguenza costituisce uno scoglio nel prosieguo dei rapporti
con l'Italia;
che non va dimenticato come la questione della
restituzione dei beni espropriati agli esuli giuliano-dalmati -
già posta nei confronti del Governo di Lubiana - deve logicamente
essere intavolata anche con la Croazia nell'ambito dei sopra
richiamati rapporti e trattative, tenuto soprattutto conto che la
gran parte dei beni e delle terre ex italiane ricade nei confini
dell'attuale Croazia;
impegna il Governo:
ad attuare tutte le iniziative sul piano della politica
estera volte ad assicurare una reale e concreta tutela della
comunità autoctona di lingua italiana residente in Istria, a
valorizzarne le peculiarità - sui presupposti della tutela
unitaria indicati dal Memorandum del 15 gennaio 1992 - a
mantenerne i diritti universalmente riconosciuti dalla Carta per
i diritti dell'uomo e dai trattati internazionali;
a chiedere alla Croazia di applicare concretamente gli
impegni assunti con il Memorandum del 1992 e di provvedere
all'introduzione ed all'applicazione nel sistema normativo
interno dei princìpi previsti da detto Memorandum a tutela della
minoranza italiana;
ad attivarsi in sede comunitaria affinché nel processo di
avvicinamento della Croazia all'Unione europea, a cominciare
dalla possibile conclusione di un Accordo di cooperazione, si
consideri l'effettivo rispetto da parte della Croazia dei
princìpi europei per i diritti umani ed in materia di minoranze e
quanto concerne il libero accesso alla proprietà immobiliare,
senza discriminazioni tra cittadini croati e stranieri;
a promuovere insieme al Governo croato un quadro di relazioni
che favorisca la più proficua cooperazione anche nell'interesse
delle popolazioni residenti in Istria e nel Friuli-Venezia
Giulia.
(7-00258)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
BILINGUISMO, DIRITTI CIVILI E POLITICI, MINORANZE ETNICHE, MINORANZE LINGUISTICHE, STATUTI, TRATTATI ED ACCORDI INTERNAZIONALI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

CROAZIA, ISTRIA, DALMAZIA, ITALIA