ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00095

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 12
Seduta di annuncio: 65 del 03/10/1994
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: PROG.FEDER.
Data firma: 03/10/1994
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PROG.FEDER. 10/03/1994
PROG.FEDER. 10/03/1994
PROG.FEDER. 10/03/1994
PROG.FEDER. 10/03/1994
PROG.FEDER. 10/03/1994
PROG.FEDER. 10/03/1994
PROG.FEDER. 10/03/1994
PROG.FEDER. 10/03/1994
PROG.FEDER. 10/03/1994
PROG.FEDER. 10/03/1994
PROG.FEDER. 10/03/1994
PROG.FEDER. 10/03/1994
PROG.FEDER. 10/03/1994
PROG.FEDER. 10/03/1994


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

PRESENTATO IL 03/10/1994

La III Commissione,
considerando che è volontà e interesse dell'Italia
perseguire una politica di cooperazione e di buon vicinato con i
paesi confinanti;
considerando che è impegno solidamente assunto e
comunemente condiviso da tutti i paesi membri dell'Unione Europea
di favorire il graduale allargamento dell'Unione Europea stessa
ai paesi dell'Europa centrale e orientale;
considerando che il Centro Europa assume un carattere
strategico per la politica estera italiana e che le relazione
economiche e commerciali che l'Italia intrattiene in quell'area,
la diffusa e crescente presenza di imprese italiane, i rapporti
culturali che derivano dalla storia e da antichi e consolidati
legami, i comuni interessi di stabilità politica, fanno sì che
l'Italia possa assolvere ad una funzione decisiva di "ponte" tra
Unione Europea e paesi del centro Europa;
preoccupata per l'impasse nei negoziati bilaterali che
comincia ad avere riflessi negativi sulla condizione della
comunità italiana in Istria, e sta determinando contraccolpi
nelle relazioni di buon vicinato e dell'interscambio di
frontiera;
considerando che è interesse dell'Italia che la Slovenia e
- una volta create le premesse - la Croazia si integrino quanto
più e quanto prima possibile nell'U.E., e ciò al fine di
garantire una fascia di stabilità politica ad un confine
orientale in cui tuttora divampano conflitti etnici e vere e
proprie guerre;
considerando che un accordo di associazione o l'entrata a
pieno titolo nell'U.E. presuppone la piena accettazione da parte
di questi Paesi di valori, princìpi e standard normativi che sono
alla base dell'U.E. e quindi il pieno rispetto dei diritti delle
minoranze, a cominciare da quella italiana che vive in Istria e
il riconoscimento del diritto alla proprietà privata degli
immobili e del suolo, della libera circolazione delle persone e
dei capitali, ciò che potrebbe permettere agli esuli che lo
volessero di riacquistare una casa in questi paesi, e di
insediarvisi;
ritenendo che i problemi ancora aperti tra l'Italia e le
due repubbliche confinanti potrebbero dunque essere risolti tanto
più facilmente su un piano bilaterale, quanto più vi sarà
l'omologazione di questi paesi a valori e regole europee e che
quindi l'Italia dovrebbe essere la più interessata e la più
attiva nell'opera di avvicinamento tra U.E. e Slovenia, e - una
volta create le condizioni - tra U.E. e Croazia;
considerato l'interesse italiano e dell'area del Nord-Est
in particolare che si intensifichi fin d'ora la cooperazione
transfrontaliera, anche come occasione di sviluppo su basi nuove
di quest'area;
considerando peraltro che i tempi del negoziato per il
trattato di Associazione della Slovenia all'Unione Europea
consentirebbero - senza porre ostacoli al processo multilaterale
- di proseguire contestualmente il negoziato bilaterale dandovi
soluzione adeguata;
impegna il Governo
a dare parere positivo all'avvio delle procedure di
associazione della Slovenia all'Unione Europea, determinando così
le condizioni favorevoli ad una rapida e positiva conclusione del
negoziato italo-sloveno che può avvenire contestualmente alla
definizione dell'accordo di associazione;
a dare piena attuazione agli impegni di cooperazione già
assunti con i vari accordi interstatali, ivi compresi quelli
dell'Iniziativa Centro Europea; e a definire nuovi programmi di
cooperazione anche transfrontaliera, utilizzando a pieno sia
strumenti e finanziamenti comunitari, sia la legge per le aree di
confine (l. 19/91);
ad accettare il numero delle persone effettivamente
interessate alla restituzione dei beni abbandonati o espropriati
dopo il 1945 in Slovenia e Croazia e avanzare ai governi di
queste due repubbliche proposte concrete e realistiche, per una
soluzione definitiva di tale questione, anche sulla base di una
precedente, parziale intesa sullo stesso problema intervenuta tra
l'Italia e l'allora R.S.F.Y. nel 1983;
ad ottenere precise garanzie dal governo della Croazia e la
conferma degli impegni da parte di quello della Slovenia di
un'effettiva tutela della nostra minoranza e della salvaguardia
del patrimonio storico-culturale italiano nell'Istria, nel
Quarnero e in Dalmazia;
a definire con le due repubbliche un accordo trilaterale
che garantisca uniformità di trattamento e di libera circolazione
per gli italiani che vivono in Istria e nel Quarnero;
a chiarire che il riconoscimento della cittadinanza
italiana ai membri della nostra comunità in Istria e Quarnero non
comporta lo svincolo da quella slovena o croata;
ad assumere iniziative, anche di carattere legislativo, che
manifestino "l'interesse permanente" del nostro Paese per le
comunità italiane all'estero, potenziando gli strumenti di
sostegno fin qui attivati a favore delle comunità degli italiani
in Istria e Quarnero;
ad assumere iniziative, anche di carattere legislativo, per
la tutela della comunità slovena in Italia;
a presentare al Parlamento entro il mese di dicembre le
linee strategiche della politica estera italiana verso l'Europa
Centrale e Orientale e predisporre, fin dalla legge Finanziaria
che il Parlamento esaminerà nelle prossime settimane, le poste di
bilancio necessarie al finanziamento dei programmi relativi.
(7-00095)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
COMUNITA' EUROPEA, STATI ESTERI, TRATTATI ED ACCORDI INTERNAZIONALI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

CROAZIA, SLOVENIA, UNIONE EUROPEA