Ai Ministri delle finanze, di grazia e giustizia e
dell'interno. - Per sapere - premesso che:
i contratti e gli appalti di informatica per gli Enti
pubblici sono attualmente disciplinati dal decreto-legge 24
luglio 1992, n. 358 per le forniture, e dalla Direttiva CEE 92/50
per i servizi;
tale normativa prevede il ricorso alla procedura negoziata
(Trattativa privata) solo in casi particolari precisamente
richiamati, e non contempla la concessione di committenza tra le
possibili modalità contrattuali;
i principali contratti stipulati con la società FINSIEL
risulterebbero difformi dal vigente dettato normativo, non avendo
avuto origine da una qualsivoglia comparazione concorrenziale;
tra i contratti in questione vi è quello stipulato tra il
Ministero delle finanze e la società SOGEI (Gruppo Finsiel) per
la gestione di un complesso di servizi informatici del valore
annuo di molte centinaia di miliardi;
considerato che già in varie interrogazioni e interpellanze
parlamentari sono state segnalate sempre senza esito alcuno,
disfunzioni e anomalie a carico della suddetta SOGEI in ordine a:
1) irregolarità e costi eccessivi del contratto;
2) gestione allegra da parte dei dirigenti (con presunte
anomalie nei fitti passivi, nell'acquisto di beni e servizi,
negli emolumenti dei dirigenti, etc.);
3) scarsa trasparenza nella gestione degli appalti e
nella scelta dei subfornitori fino al punto da sottoscrivere
contratti per attività delicate di immissione dei dati, che
svolte in paesi extracomunitari, procurano gravi danni per i
livelli occupazionali del nostro Paese;
4) mancato rispetto degli accordi sindacali -:
se l'Autorità per l'Informatica pubblica, istituita con
decreto-legge 12 febbraio 1993, n. 39 abbia effettuato una
verifica sulla efficacia, efficienza e qualità, nonché sui costi
dei servizi informatici prestati dalla SOGEI al Ministero delle
finanze;
se la Corte dei conti abbia espresso rilievi sui contratti
in questione;
se l'Amministrazione delle Finanze abbia avviato le
procedure concorsuali per l'individuazione di un nuovo contraente
mediante gara pubblica;
se risulti vero che l'acquiescenza dei funzionari pubblici
e di molti esponenti politici, alcuni dei quali sono stati
ripetutamente consulenti del Ministero delle finanze in veste di
esperti, nei confronti di questa situazione monopolistica, stia
ancora producendo il rinvio delle decisioni imposte dalla
legislazione sugli appalti oltre che dal principio della corretta
amministrazione delle risorse pubbliche;
se non ritengano opportuno avviare una inchiesta anche
sulla gestione della lottomatica che prevederebbe tra l'altro un
grosso investimento in acquisti.
(4-09015)