Al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso:
che il dottor Michl Ebner, il 9 novembre u. s., verso le
ore 23.00, si trovava a passare la frontiera sull'autostrada del
Brennero di ritorno da Bruxelles, dove si era recato in
ottemperanza ai suoi obblighi di parlamentare europeo;
che al posto di blocco della frontiera sopra menzionata, un
sottufficiale della Guardia di Finanza, di nome Locorte, intimava
al dottor Ebner di fermarsi al bordo della strada ed iniziava,
senza giustificare con particolari motivi di sospetto, un
controllo minuzioso della vettura, (Lancia Thema BZ 574000), ed
infine, dopo avergli intimato di seguirlo in dogana, procedeva
alla perquisizione personale, ispezionando la borsa
dell'onorevole Ebner, visionando ogni foglio e documento delle
mappe parlamentari e della persona ordinando di vuotare persino
le tasche degli abiti nonostante il dottor Ebner si fosse
qualificato nella sua funzione di parlamentare;
che il sumenzionato sottufficiale Locorte, è venuto meno
alla prescrizione degli articoli 19 e 20 della legge n. 43 del
1973, secondo cui non era autorizzato a controllare i bagagli;
che lo stesso sottufficiale ha immediatamente interrotto la
perquisizione nel momento in cui il dottor Ebner ha preteso di
conferire con un suo superiore;
che il sottufficiale Locorte si è allontanato dai locali
della dogana per tornare nel casello autostradale - senza
riconsegnare i documenti - nel momento in cui il dottor Ebner,
oltre alla richiesta di conferire con il superiore ha altresì
richiesto di continuare il "colloquio" in lingua tedesca,
costituendo ciò un suo preciso diritto stabilito dall'articolo 7,
comma 3 del decreto del Presidente della Repubblica n. 574 del
1988;
che di questi avvenimenti l'ufficio Dogane del Brennero ha
predisposto un dettagliato rapporto;
che se il sottuffiale Locorte avesse avuto intenzione di
compiere solo il suo dovere, avrebbe dovuto continuare il suo
lavoro di perquisizione in nome di un suo fondato sospetto;
che quindi con il suo comportamento ha dimostrato di aver
voluto intenzionalmente agire per rappresaglia contro la persona
del dottor Ebner, trattandolo come un delinquente qualsiasi -:
se risulti da queste rappresaglie e controlli intimidatori
siano delle azioni singole e siano appoggiate da superiori;
se inoltre tale procedura in uso al passo del Brennero sia
riservata in particolare ai cittadini sudtirolesi di lingua
tedesca;
se non concordi con gli interroganti che ritengano che
questo comportamento del finanziere Locorte costituisca una
palese violazione delle prerogative dell'onorevole Ebner che non
consentono perquisizioni personali o domiciliari (al domicilio è
certamente assimilabile anche l'autovettura di un parlamentare)
senza autorizzazione del Parlamento;
se non ritenga di dover esaminare a fondo la situazione
sopra esposta per chiarire l'accaduto e ristabilire ordine e
giustizia;
se non ritenga giusto esaminare in particolare il
comportamento del sottufficiale Locorte e giudicare il suo modo
di procedere nei confronti del parlamentare europeo dottor Michl
Ebner prendendo i necessari provvedimenti disciplinari a norma
dell'articolo 37 del decreto del Presidente della Repubblica n.
574 del 1988.
(4-05417)