ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04248

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 12
Seduta di annuncio: 76 del 17/10/1994
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO
Data firma: 17/10/1994
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO 10/17/1994
ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO 10/17/1994
ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO 10/17/1994
ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO 10/17/1994
ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO 10/17/1994
ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO 10/17/1994
ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO 10/17/1994
ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO 10/17/1994
ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO 10/17/1994
ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO 10/17/1994
ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO 10/17/1994
ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO 10/17/1994
ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO 10/17/1994


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Stato iter:
24/03/1995
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/02/1995
MINISTRO - (MINISTERO DELLA DIFESA)
Fasi iter:

PRESENTATO IL 17/10/1994

RISPOSTA DEL GOVERNO IL 28/02/1995

ITER CONCLUSO IL 24/03/1995

Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
il decreto emanato dal Ministro della difesa il 31 agosto
1994, in applicazione dell'articolo 9 comma 7 della legge 24
dicembre 1993, n. 537, fissa all'articolo 3 il limite massimo di
45 milioni lordi di reddito quale condizione per il mantenimento
della conduzione dell'alloggio di servizio destinato ai militari
e ad altre categorie previste dal predetto decreto;
tale disposizione esclude, di fatto, circa il 50 per cento
dell'attuale utenza degli alloggi di servizio assegnati;
la discriminazione colpisce soprattutto gli ufficiali e i
sottufficiali, categorie che, per obbligo di carriera, sono
sottoposte a continui trasferimenti in zone molto distanti tra di
loro, e che li costringe, quindi, a costosi cambiamenti di
alloggio;
il venir meno per la maggior parte di essi della
possibilità di usufruire di alloggi di servizio creerà notevoli
problemi di ricerca di immobili da destinare alla propria
residenza, considerato che in molti casi le famiglie seguono i
diversi cambi di destinazione a cui gli ufficiali sono
sottoposti, in considerazione della scarsità degli stessi o degli
alti costi che soprattutto in alcune città non può non essere
rilevata;
da quanto emerge dalla lettura dei lavori parlamentari
delle Commissioni Difesa della Camera e del Senato, questo limite
relativo al reddito lordo era stato fissato a livelli
sensibilmente più elevati;
il Ministero competente non ha mai fornito al Parlamento
l'elenco dettagliato degli alloggi di sua proprietà destinati ai
militari;
evidenti incongruenze emergono dal combinato disposto della
legge n. 537 e il suddetto decreto emanato dal Ministero -:
quali iniziative il ministero intenda intraprendere
affinché quella larga fascia di utenza esclusa dal presente
decreto possa continuare ad usufruire degli alloggi di servizio;
quali verifiche intenda fare al fine di pervenire ad una
precisa identificazione degli alloggi non più necessari;
se intenda, infine, elevare il limite di reddito fissato
dal provvedimento ministeriale al fine di ristabilire il giusto
diritto delle categorie ingiustamente escluse.
(4-04248)
I militari di carriera sono soggetti ad una elevata mobilità,
che, oltre a obiettivi disagi per le loro famiglie, presenta
enormi difficoltà per il reperimento di alloggi convenienti a
canoni accettabili, in particolar modo nelle grandi città.
Per sopperire a tali difficoltà, la legge 18 agosto 1978, n.
497, ha previsto l'attuazione di un programma di costruzione di
alloggi di servizio, in parte assegnati all'incarico ed in parte
in assegnazione temporanea per un periodo di 6 anni.
Il mancato rifinanziamento della legge 497 ha consentito uno
sviluppo limitato del programma di realizzazione e la
disponibilità attuale degli alloggi è enormemente inferiore alle
reali esigenze. Ciò rende indispensabile il rispetto del
regolamento di assegnazione, anche per non creare sperequazioni
fra chi ha avuto un alloggio e chi attende che se ne liberi
qualcuno per poter godere dello stesso beneficio.
La resistenza degli assegnatari a lasciare gli alloggi al
termine del diritto alla assegnazione, unita alla sussistenza di
obiettive situazioni di bisogno recepite in atti di indirizzo del
Parlamento, hanno condotto ad un blocco generalizzato degli
sfratti, il cui regime è stato poi disciplinato dalla legge
537/93.
Nell'intento di tutelare famiglie con reddito basso, era
stato inizialmente proposto, nell'ambito del decreto ministeriale
di approvazione del piano annuale di gestione previsto dalla
suddetta legge 537/93, di fissare in 35 milioni il reddito lordo
annuo complessivo per mantenere, pur avendone perso il titolo, la
conduzione dell'alloggio. Successivamente, la Commissione difesa
della Camera espresse il parere che tale cifra dovesse essere
sensibilmente aumentata e rivalutata annualmente in base
all'aumento dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo, mentre la
Commissione difesa del Senato si pronunciò affinché il suddetto
limite fosse portato a 60 milioni. A seguito di questi due pareri
si è arrivati al compromesso di fissare in 45 milioni il limite
di reddito lordo che recepisce, mediandole, le diverse
indicazioni parlamentari e la valutazione iniziale
dell'Amministrazione.
Tale limite, inoltre, consente di tutelare le famiglie
monoreddito di tutti i Sottufficiali e degli Ufficiali fino al
grado di Maggiore: una sua ulteriore estensione ridurrebbe ancora
di più il patrimonio abitativo residuo disponibile per supportare
la mobilità, creando fra l'altro una maggiore sperequazione in
quanto verrebbe parallelamente aumentato il numero di coloro che
non potrebbero avere accesso a tale diritto.
Si fa, inoltre, presente che questo Ministero nello scorso
anno ha indicato al Parlamento la consistenza numerica degli
alloggi alienabili e sta provvedendo a redigere un elenco
dettagliato dei suddetti alloggi che verrà trasmesso, in tempi
brevi, alle Commissioni parlamentari della Difesa.
Si precisa, infine, che i criteri adottati per
l'individuazione della "non utilità" dell'alloggio sono:
non conveniente riparazione dell'immobile;
scioglimento o assenza di reparti;
dislocazione degli alloggi, nel senso che sono
automaticamente esclusi quelli posti all'interno delle strutture
militari;
impossibilità di fatto, da parte della Difesa, di
reimpiegare gli alloggi per le proprie esigenze.
Il Ministro della difesa: Corcione.
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
ALLOGGI DI SERVIZIO, LIMITI E VALORI DI RIFERIMENTO, REDDITO IMPONIBILE, SOTTUFFICIALI, UFFICIALI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

MINISTERO DELLA DIFESA, L 1993 0537, DM 1994 08 31