Al Ministro del tesoro. - Per sapere - premesso:
che il governo regionale siciliano ha nominato a
presidente, consiglieri, sindaci e direttori generali della
SICILCASSA S.p.A. persone di chiara appartenenza politica, di
fiducia dei componenti della giunta regionale, le quali, nella
banca, hanno male amministrato;
che l'attuale presidente della Banca, appartenente a un ben
preciso partito politico, è arrivato a detta carica, senza alcuna
interruzione, diventando da Vice direttore a Direttore generale
(scavalcando l'altro Vice direttore generale avente maggiori
titoli) e quindi, in breve tempo nominato Presidente e, alla
scadenza riconfermato, nonostante i deludenti risultati della sua
gestione, in quanto "amico" di potenti, oggi costretti, però, a
dovere dare conto del loro mal operato, così come il Vice
presidente e gli altri consiglieri della Cassa, inspiegabilmente,
risultano essere stati riconfermati più volte nella carica;
che le promozioni tutte, da tempo, avvengono non per merito
o concorsi, ma per punteggi discrezionali assegnati ai
dipendenti, in più o in meno, a seconda della loro vicinanza ai
gruppi di potere che di volta in volta contano in seno al
consiglio di amministrazione e, per di più, le promozioni di
maggiore responsabilità sono state fatte in numero notevolmente
superiore rispetto a quello previsto dall'organico aziendale;
che tale irregolarità, oltre al maggior costo, ha causato
un abnorme contenzioso con il personale dipendente meritevole e
non promosso e, quindi per la Cassa, la necessità di sostenere
ulteriori notevoli costi per far fronte alle conseguenti liti
giudiziarie;
che nei risultati gestionali negativi, in particolare si
segnala l'utile del 1990 che è stato di lire 1.520.968.800, di
poco superiore, cioè, al reddito dichiarato dal Presidente,
reddito derivantegli, massimamente, dai compensi elargitigli
dalla stessa Banca;
che tra le cause di tali deludenti risultati, per tutti si
cita l'inquietante dato che si rileva dai componenti negativi del
conto economico "compensi a professionisti" la cui spesa è
passata da lire 14.973.670.931 del 1989 a lire 27.562.176.340 del
1991 -:
se non ritenga necessario:
esaminare, con ogni sollecitudine, la situazione
economico-patrimoniale ed i risultati degli ultimi esercizi della
SICILCASSA S.p.A. e se non si renda opportuno un immediato
intervento del Governo al fine di evitare il ripetersi del caso
"Banco di Sicilia";
intervenire con opportuni provvedimenti affinché le
nomine dei nuovi componenti degli Organi sociali dell'azienda
vengano fatte in base a criteri di moralità e professionalità,
assicurando anche la rappresentanza a tutte le province della
regione;
studiare le modalità a seguito delle quali la
ricapitalizzazione della SICILCASSA S.p.A. possa ottenersi
mediante pubblica vendita di nuove azioni da offrire all'acquisto
dei privati e non con i 500 miliardi, stanziati dalla regione
Sicilia, che, invece, potrebbero essere meglio utilizzati in
investimenti produttivi dell'isola.
(4-03841)