Al Ministro della sanità. - Per sapere - premesso che:
sono di gran moda e in piena espansione due pratiche, il
tatuaggio e il piercing, la cui realizzazione si attua attraverso
lesioni traumatiche della pelle. Il tatuaggio viene eseguito
mediante incisioni multiple della pelle ove viene iniettato del
colore che andrà a realizzare un determinato disegno. Il piercing
invece consiste nel forare zone delicate del nostro corpo, quali
le orecchie, il naso, l'ombelico, i capezzoli e i genitali per
appendere anelli o altri oggetti;
i tatuaggi e il piercing richiedono l'uso di materiale
sterile e monouso in quanto pratiche traumatiche e a rischio per
la trasmissione di malattie gravi quali l'epatite e l'AIDS. Oltre
al pericolo della trasmissione di infezioni c'è il rischio di
microtraumi, allergie e perfino lacerazioni di organi;
queste pratiche sono molto diffuse, infatti in Italia si
eseguono circa 133.000 tatuaggi l'anno e le persone tatuate in
Italia sono circa 750.000, di cui la metà donne. Nel nostro paese
gli operatori sono circa 1800 -:
se non ritenga opportuno, alla luce di quanto riferito, di
eseguire controlli igienico-sanitari di queste attività al fine
di garantire la salute delle persone che si sottopongono a queste
pratiche e di regolamentare tutte le professioni non sanitarie la
cui attività implica o può implicare azioni traumatiche a carico
del corpo.
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