ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02120

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 12
Seduta di annuncio: 32 del 12/07/1994
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO
Data firma: 12/07/1994
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORZA ITALIA 07/12/1994
CENTRO CRISTIANO DEMOCRATICO 07/12/1994
MISTO 07/12/1994


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
  • MINISTERO DEL TESORO
  • MINISTERO DEL BILANCIO E DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
  • MINISTERO DEI TRASPORTI E DELLA NAVIGAZIONE
  • MINISTERO DELLE POSTE E DELLE TELECOMUNICAZIONI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL TESORO delegato in data 01/09/1994
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

PRESENTATO IL 12/07/1994

INTERLOCUTORIO IL 01/09/1994

Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri del
tesoro, del bilancio e programmazione economica, dei trasporti e
della navigazione, delle poste e telecomunicazioni e del lavoro e
previdenza sociale. - Per sapere:
quali passi il Governo abbia mosso od intenda muovere per
salvaguardare la sopravvivenza della Banca Nazionale delle
Comunicazioni, evitando che la stessa finisca nel "mare magnum"
del San Paolo di Torino, rinunciando così alla propria nicchia di
mercato nel settore trasporti, quale banca di proprietà delle
Ferrovie;
se il Ministro del bilancio e programmazione economica sia
d'accordo su queste finte privatizzazioni nelle quali il 93 per
cento pubblico di azioni di una banca viene "barattato" con un
4-5 per cento, sempre pubblico e ciò unicamente a discapito delle
ferrovie. A tale proposito si chiede di conoscere se
l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato spa avvocato
Lorenzo Necci, nominato dal Governo della cosiddetta 1^
Repubblica, abbia recepito il diverso orientamento del nuovo
Ministro dei trasporti e della navigazione teso a rilanciare la
Banca Nazionale delle Comunicazioni mediante un matrimonio forte
con un diverso partner bancario e ciò in considerazione del fatto
che, secondo quanto risulta agli interroganti, alcuni dirigenti,
dipendenti della Banca, allo stesso avvocato Necci vicini,
parlerebbero di un dissidio tra il Ministro e l'amministratore
delegato delle Ferrovie dello Stato spa;
poiché agli interroganti risulta con certezza che altri
prestigiosi istituti di credito sarebbero fermamente interessati
anche ad una quota di minoranza della Banca Nazionale delle
Comunicazioni, rilanciando la stessa, dal Ministro del tesoro se
rientri o meno tra i compiti della Banca d'Italia quello di
scegliere il partner giusto per una banca, senza limitarsi ad
evidenziare la necessità di ricapitalizzazione e di
riorganizzazione della stessa, sulla quale, per essere chiari,
tutti sono d'accordo;
dal Ministro delle poste e telecomunicazioni se non sia il
caso di allargare la partecipazione azionaria della Banca delle
Comunicazioni alla STET, finanziaria delle comunicazioni in
Italia, i cui vertici, opportunamente di recente riconfermati,
potrebbero così costituire insieme con la Banca Nazionale delle
Comunicazioni un gruppo polifunzionale, analogamente a quanto
accade nel mercato internazionale;
al Ministro del lavoro e previdenza sociale se risulti
conforme al vero che in caso di fusione i 1.200 dipendenti della
Banca perderanno il trattatamento CPDEL, avendo già esercitato in
data 1^ agosto 1992 l'opzione, rimanendo così assoggettati al
trattamento previdenziale obbligatorio della Banca incorporante
che è quello dell'INPS, con grave nocumento dei lavoratori
stessi, il cui numero, in caso di fusione, verrebbe notevolmente
decurtato mediante accentuata mobilità ed esodi agevolati. Una
necessità di chiarezza già espressa dai rappresentanti dei
lavoratori della BNC che - contrariamente a quanto esposto dal
Gruppo progressista-federativo della Camera - hanno manifestato
per iscritto al Ministro Fiori la loro contrarietà alla fusione.
Su tale punto basti verificare quanto non a caso affermato dal
leader della UIL Pietro Larizza il quale ha chiesto "con fermezza
al Presidente del Consiglio un suo impegno diretto di garanzia,
bloccando, fino ad accertamenti conclusi, un'operazione che lo
stesso Ministro vigilante teme si trasformi in un regalo di
Natale per qualcuno";
da tutti i Ministri un indirizzo se - ferma restando la
necessità di ricapitalizzazione e riorganizzazione - abbiano
presente la reale situazione finanziaria della Banca (non a caso
oggetto di un disperato contendere) che, al di là della chiusura
apparentemente negativa di 15 miliardi (dovuta ad uno
straordinario e prudenziale incremento delle riserve) ha
segnalato un incremento dei depositi della clientela da 2.814
miliardi del 1992 a 3.694 miliardi del 1993 con un aumento-record
nel sistema bancario del 31,28 per cento; con una massa totale
amministrativa passata da 8.739 miliardi del 1992 a 9.110
miliardi del 1993 e con un risultato di gestione di 62,2 miliardi
del 1993 contro il 48,1 miliardi del 1992, con un incremento del
29,31 per cento.
Le cifre si commentano da sole, ecco perché, gli interroganti
- facendo propria la sopra citata espressione del Ministro dei
trasporti e della navigazione - vogliono impedire, al nuovo
Governo, un regalo di Natale a scapito dei pubblici azionisti.
(4-02120)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
AZIONI, BANCHE ISTITUTI E AZIENDE DI CREDITO, BILANCI DI ENTI E SOCIETA', FUSIONE E CONCENTRAZIONE DI SOCIETA' ED ENTI, GESTIONE DI IMPRESE
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

ENTE FERROVIE DELLO STATO, BANCA NAZIONALE DELLE COMUNICAZIONI