ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02001

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 12
Seduta di annuncio: 29 del 07/07/1994
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO
Data firma: 07/07/1994


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SANITA'
Stato iter:
22/12/1994
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/12/1994
MINISTRO - (MINISTERO DELLA SANITA')
Fasi iter:

PRESENTATO IL 07/07/1994

RISPOSTA DEL GOVERNO IL 16/12/1994

ITER CONCLUSO IL 22/12/1994

Al Ministro della sanità. - Per conoscere - premesso che:
nell'ospedale provinciale di Caserta della USL n. 15
multizonale, a seguito di provvedimenti dell'autorità
giudiziaria, sono stati chiusi i reparti di: laboratorio di
patologia clinica, anatomia ed istologia patologica;
rianimazione; neonatologia immaturi -:
quali siano gli esatti motivi che abbiano determinato la
chiusura dei reparti, le responsabilità ed i responsabili ed,
inoltre, se il Ministero intenda aprire una inchiesta per
attivare quegli atti necessari a chiedere e sottoporre a giudizio
quanti hanno causato danni al patrimonio pubblico.
(4-02001)
Al fine di appurare i motivi che hanno determinato la
chiusura dei reparti dell'ospedale provinciale di Caserta (U.s.l.
n. 15 multizonale), indicati nell'atto parlamentare cui si
risponde, e di conoscere i nominativi dei responsabili della
situazione di degrado in cui verserebbe la predetta struttura,
questo Ministero ha attivato il Commissariato del Governo della
regione Campania.
Dalle notizie acquisite dal Nucleo Informativo del Comando
provinciale Carabinieri di Caserta risulta che il Reparto
Neonatologia immaturi è stato chiuso per alcuni gravi
inconvenienti incompatibili con le esigenze della delicata
patologia trattata.
Infatti, la stanza per la preparazione delle poppate ai
neonati era situata nei pressi dell'impianto di condizionamento
dell'aria calda, mentre quella adibita all'allattamento
presentava al soffitto ed alle pareti alcune trasudazioni ed
infiltrazioni dovute alla perdita di una colonna di scarico
fecale, e risultava utilizzata, nel contempo, come deposito di
attrezzature varie.
Inoltre, erano mancanti i servizi igienici per il personale
addetto.
Quanto alle ragioni che hanno determinato la chiusura del
Laboratorio di patologia clinica, istologia ed anatomia
patologica, queste possono sintetizzarsi nell'impropria
ubicazione dei locali.
Il laboratorio era, infatti, ubicato nel piano seminterrato:
appariva sprovvisto di apposita cappa aspirante per convogliare
all'esterno le esalazioni prodotte - che, oltretutto, non risulta
siano mai state sottoposte a monitoraggio attraverso le
rilevazioni ambientali - e denotava, inoltre, la mancanza di un
idoneo sistema di ricambio dell'aria nei locali.
Ancora, l'esistenza di tombini e di colonne di scarico fecali
determinava occasionalmente infiltrazioni alle pareti.
Oltre agli inconvenienti strutturali, lo stesso Laboratorio
non offriva alcuna garanzia di sicurezza per il personale
operante, essendovi del tutto carenti i prescritti mezzi
protettivi.
Infine, la chiusura del Reparto di Rianimazione si è resa
necessaria in esito alle rilevanti difficoltà logistiche e
strutturali di gestire adeguatamente il servizio.
Infatti, il corridoio centrale del reparto risultava
permanentemente "intasato" da estemporanei depositi di
attrezzature varie e di medicinali e presidi, protratti di fatto
nel tempo per mancanza di spazi idonei e funzionali, mentre il
pavimento del Reparto appariva sollevato in alcuni punti.
La saletta adibita a "Pronto soccorso" e l'adiacente stanza
utilizzata come deposito di medicinali sono tuttora prive di
aerazione diretta, mentre quella "forzata" risulta eccessiva per
l'elevata temperatura.
Anche i locali a disposizione del personale sanitario
mostravano evidenti limiti funzionali.
Esisteva un solo spogliatoio, utilizzato promiscuamente dai
dipendenti, mentre il servizio igienico riservato al personale
medico era privo di aerazione naturale e quella "forzata"
appariva insufficiente per la cubatura.
Anche il servizio igienico "gettapale" risultava privo di
aereazione, e quella "forzata" non era funzionante.
Le gravi carenze riscontrate, in tal modo, nella struttura
ospedaliera del capoluogo hanno dato adito ad una serie di
indagini, in esito alle quali alcuni soggetti sono stati
denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica presso la
Pretura Circondariale di Caserta, dalla locale Compagnia dei
carabinieri.
I nominativi di dette persone, di cui si sta accertando il
grado di eventuale responsabilità per i disservizi causati ai
cittadini e per i danni subiti dall'Amministrazione Sanitaria,
sono i seguenti:
Silvestro Plaitano, già Amministratore straordinario della
U.s.l. n. 15 di Caserta;
Pietro Farina, coordinatore amministrativo della stessa
U.s.l. n. 15 di Caserta;
Giovanni Federico, direttore sanitario dell'Ospedale civile
di Caserta;
Pietro Chirico, coordinatore sanitario U.s.l. n. 15 di
Caserta;
Pietro Migliore, già coordinatore amministrativo e
provveditore presso la medesima U.s.l.
Il Ministro della sanità: Costa.
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
ASSISTENZA OSPEDALIERA, OSPEDALI, UNITA' SANITARIE LOCALI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

CASERTA (CASERTA+ CAMPANIA+), OSPEDALE DI CASERTA