Al Ministro dei trasporti e della navigazione. - Per sapere -
premesso che:
il giorno 5 luglio 1994, la compagnia aerea Alitalia ha
sospeso tutti i voli nazionali, escluso il primo della giornata
in partenza da ogni aeroporto a causa di uno sciopero;
di tale agitazione non è stata data notizia alcuna né dai
mezzi di informazione, né da Televideo Rai, consultato dalla
scrivente alle ore 1,00 del 5 luglio 1994;
gli uffici Alitalia non hanno segnalato tale sciopero
neppure ai clienti che avevano prenotato i vari voli poi
soppressi (ricordo che al momento della prenotazione è d'obbligo
segnalare il proprio recapito telefonico);
gli uffici Alitalia nei vari aeroporti chiudono, eccetto
quello di Roma, alle ore 18.00;
l'ufficio informazioni e prenotazioni di Roma rispondente
al numero telefonico 06/65641 è quasi sempre inutilizzabile,
perché alla chiamata risponde un nastro preregistrato che invita
a rimanere in linea per non perdere "la priorità raggiunta";
il sottoscritto, il giorno 5 luglio 1994 è rimasto in
attesa ed in ascolto del suddetto nastro, prima di avere
risposta, dalle ore 1,05 alle ore 1,37 per sentirsi dire
dall'operatore che lo sciopero non era stato segnalato di
proposito per creare disagi agli utenti -:
se sia lecita, senza alcun preavviso, la sospensione
pressoché totale dei voli nazionali dell'unica compagnia aerea
nazionale, di proprietà pubblica, in pieno periodo turistico con
i conseguenti disagi e danni economici arrecati ai clienti ed
agli stranieri;
se sia lecito che a livello nazionale dopo le ore 18,00,
funzioni solo il recapito Alitalia di Roma, impossibilitato a
rispondere in tempo reale alle chiamate degli utenti con grave
danno economico e perdita di tempo per gli stessi;
quale sia la posizione del Ministro in merito.
(4-01951)