Ai Ministri di grazia e giustizia e delle finanze. - Per
sapere - premesso che:
permangono tutte le ragioni che, il 17 dicembre 1993,
indussero alcuni degli interroganti a presentare l'atto
ispettivo n. 4-21057 nel quale erano contenute richieste di
informazioni in merito all'applicazione della misura di
prevenzione della confisca dei beni sequestrati di cui non sia
stata accertata la provenienza, ai sensi della legge n. 575
del 31 maggio 1975;
a tale interrogazione, infatti, non è pervenuta
risposta, e vi è ancora motivo di nutrire perplessità in
ordine alla gestione ed alla destinazione dei beni sequestrati
o confiscati;
la legge n. 282 del 4 agosto 1989 contiene, all'articolo
4, disposizioni urgenti per l'amministrazione dei beni
confiscati ai sensi della legge del 1975 -:
quali e quanti provvedimenti di confisca siano stati
adottati, con particolare riferimento alla Campania ed alle
altre regioni meridionali ad alta densità criminale;
quale sia l'ammontare delle somme di danaro confiscate o
ricavate dal recupero dei crediti o dalla vendita di beni
confiscati, e versate all'ufficio del registro;
quale sia stata la destinazione dei beni immobili e di
quelli costituiti in azienda confiscati e quali cautele siano
state adottate per impedire che i beni in parola rientrino in
godimento dei soggetti sottoposti al sequestro;
quali criteri siano stati adottati nella scelta degli
amministratori dei beni e delle aziende sottoposte a sequestri
o confiscate, e quali per impedire la prosecuzione, anche
indiretta, del godimento di esse da parte di individui legati
alla criminalità organizzata;
quali cautele siano state adottate per garantire la
libertà degli incanti di detti beni;
se tra gli acquirenti o tra i loro familiari vi siano
soggetti legati ad associazioni malavitose.
(4-01632)