Primo firmatario: Gruppo: PROG.FEDER. Data firma: 22/06/1994
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario
Gruppo
Data firma
PROG.FEDER.
06/22/1994
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06/22/1994
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06/22/1994
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06/22/1994
Destinatari
Ministero destinatario:
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Stato iter:
20/06/1995
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO
06/06/1995
SEGRETARIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO)
Fasi iter:
PRESENTATO IL 22/06/1994
RISPOSTA DEL GOVERNO IL 06/06/1995
ITER CONCLUSO IL 20/06/1995
Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: la Palazzina Algardi, preziosa testimonianza dell'architettura seicentesca, situata all'interno di Villa Pamphilj a Roma, è stata per lunghi anni oggetto di un contenzioso tra i cittadini di Roma e la Presidenza del Consiglio; il Casino dell'Algardi infatti, che è parte organica dello splendido Parco di Villa Pamphilj, fu sottratto nel 1986 dalla Presidenza del Consiglio per un "prestito" a fini di rappresentanza in concomitanza con la Presidenza italiana della CEE e con l'impegno dell'allora Presidente del Consiglio, Bettino Craxi, di una tempestiva restituzione alla città coerentemente con la destinazione museale prevista da lungo tempo per la Palazzina stessa; solo il 4 marzo scorso, dopo una grande mobilitazione delle associazioni ambientaliste e dei cittadini romani, si è giunti ad una intesa tra il ministro dei beni culturali, Alberto Ronchey e il sindaco di Roma, Francesco Rutelli, intesa che ha riconosciuto finalmente la destinazione museale della struttura attraverso la restituzione da parte della Presidenza del Consiglio al Ministero dei beni culturali, il quale l'ha a sua volta concessa al comune di Roma che ne entrerà in possesso dal prossimo 1^ ottobre, per trent'anni; diversi organi di stampa hanno recentemente riportato notizie relative alla volontà del Presidente del Consiglio di destinare nuovamente la Palazzina Algardi a propria sede di rappresentanza; tali notizie non sono mai smentite e vivissima è la preoccupazione tra le associazioni ambientaliste e i romani per quello che si profilerebbe come un'autentica involuzione anche nei rapporti tra cittadini e istituzioni -: se il Presidente del Consiglio non ritenga opportuno chiarire la sua posizione al riguardo assicurando il pieno rispetto dell'accordo intercorso nel marzo scorso tra l'allora ministro dei beni culturali Alberto Ronchey e il sindaco di Roma, dando seguito agli impegni in esso contenuti. (4-01605)
Con riferimento all'interrogazione indicata in oggetto si fa presente quanto segue. In data 4 marzo 1994, come rilevato nell'interrogazione, tra i rappresentanti pro tempore della Presidenza del Consiglio, del Ministero della Difesa, del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali, del comune di Roma e dell'Ente Fiera di Roma è stata raggiunta un'intesa con la quale si è convenuta la destinazione museale della Palazzina Algardi, compendio di Villa Doria Pamphilj, e la restituzione della stessa, da parte della Presidenza del Consiglio al Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali, che a sua volta, l'ha concessa al comune di Roma. Il Ministro delle Finanze Tremonti rilevò la mancata partecipazione del proprio Dicastero all'intesa sopracitata, evidenziando che solo il Ministero delle Finanze aveva le attribuzioni necessarie alla tutela dei beni costituenti del demanio statale e che, pertanto, erano di sua competenza gli atti dispositivi di questi beni. Il Ministro quindi, escluso qualsiasi valore impegnativo dell'intesa stessa, non essendo stata reso partecipe dell'intesa il proprio Dicastero, che era direttamente interessato, visto il carattere di compendio della Palazzina Algardi ad un bene demaniale (Villa Doria Pamphilj). Facendo inoltre presente che ogni valutazione concernente i diversi interessi pubblici soddisfatti da beni demaniali in genere e da beni di alto valore e prestigio in particolare, rientrava nella competenza esclusiva del Ministero delle Finanze, ritenne di confermare l'attuale utilizzazione dei compendio, assegnato formalmente alla Presidenza del Consiglio dal 28 gennaio 1989 per usi governativi. Tutto quanto sopraddetto, tuttavia, non esclude, come è già stato segnalato dalla Presidenza del Consiglio al Ministro per i Beni Culturali ed Ambientali e al Sindaco di Roma, che un nuovo accordo possa essere promosso, comparando gli interessi della cittadinanza alla libera fruizione della Palazzina Algardi e l'esigenza pubblica volta a garantire un'adeguata sede di rappresentanza al Governo, in occasione di eventi ed iniziative a rilevanza nazionale ed internazionale. Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri: Cardia.
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
IMMOBILI ARTISTICI E STORICI, MUSEI GALLERIE E PINACOTECHE, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, SEDE
SIGLA O DENOMINAZIONE:
GEO-POLITICO:
MINISTERO DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI, ROMA (ROMA+ LAZIO+), VILLA PAMPHILI