Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro
dell'industria, commercio e artigianato. - Per sapere -
premesso che:
il piano industriale dell'Enichem prevede la dismissione
dell'attività produttiva oltre che di quella della ricerca
dello stabilimento Enichem di Ragusa;
la scelta dei vertici Enichem non risponde al criterio
di economicità dell'impresa che dovrebbe ispirare le scelte
aziendali, dal momento che lo stabilimento di Ragusa è, da
sempre, tra i più produttivi e con bilanci sempre in attivo;
in ordine alla ricerca si finge di ignorare l'efficienza
delle strutture e la grande professionalità degli addetti,
come testimoniano i brevetti ed i riconoscimenti
internazionali ottenuti;
la chiusura del Centro Ricerche di Ragusa, unico nel
campo del riciclo delle materie plastiche, rappresenta, in
ogni caso, la perdita secca di un bene costituito dalle
strutture e dalle professionalità esistenti oltre che la
cancellazione di 45 posti di lavoro produttivi in una
provincia, come quella di Ragusa, dove il tasso di
disoccupazione raggiunge livelli estremamente preoccupanti;
è indispensabile salvaguardare ed anzi sviluppare le
attività industriali economicamente sane della provincia di
Ragusa;
non è tollerabile ad avviso degli interroganti e va
energicamente contrastato il chiaro proposito dell'Enichem di
concentrare le attività industriali nell'area padana,
distruggendo così definitivamente le già critiche attività
produttive dalla provincia di Ragusa e dal meridione -:
quali interventi si intendano adottare da parte del
Governo per permettere al territorio ed all'economia ragusana
di beneficiare ancora dei risultati della ricerca presso il
Centro di Ragusa e per assicurare ai dipendenti del Centro
Ricerche e dell'intero stabilimento Enichem di Ragusa la
certezza del posto di lavoro.
(4-01591)