Ai Ministri dell'ambiente e per i beni culturali e
ambientali. - Per sapere - premesso che:
con la legge Galasso, si è imposto un vincolo su alcuni
territori aventi alcune caratteristiche fisiche tali da far
presumere un'elevata qualità ambientale;
tale vincolo, in un territorio, doveva trasformarsi in
inibitorio su zone di alta qualità paesistica su indicazione
delle regioni;
in ogni caso, era prevista, in tempi brevi, la
realizzazione dei "piani paesistici regionali" che dovevano
puntualmente indicare le zone da sottoporre a vincolo;
la regione Calabria è totalmente inadempiente da anni, in
quanto dal 1985 sono state presentate al consiglio regionale gli
indirizzi per il piano di coordinamento regionale;
nel 1986 è stato dato incarico a "Bonifiche" per la
redazione di uno studio preliminare (costo 500 milioni) per il
piano paesistico;
solo nel 1990 il consiglio regionale ha approvato gli
indirizzi al piano di coordinamento territoriale assegnandoli
valenza paesistica;
nello stesso anno, la redazione del piano è stata affidata
alle due università di Reggio e Cosenza;
con la legge n. 23 del 1990 la regione ha stabilito al 31
luglio 1991 il termine per la adozione dello strumento,
introducendo una normativa transitoria di vincolo che investe una
buona parte del territorio impedendo qualsiasi costruzione;
il termine non è stato rispettato e la redazione del piano
è totalmente ferma;
ciò comporta un grave danno per la regione in quanto
l'introduzione di un vincolo generico finisce con intervenire su
territori di nessun pregio trascurandone altri che meriterebbero
di essere tutelati;
inoltre ciò provoca un'insofferenza nelle popolazioni che
debbono tollerare vincoli non ragionevoli -:
se non si intenda avviare le procedure di legge e nominare
un commissario ad acta per la redazione del piano paesistico
regionale della Calabria.
(4-00722)