ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00644

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 12
Seduta di annuncio: 5 del 16/05/1994
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI
Data firma: 16/05/1994
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI 05/16/1994
RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI 05/16/1994


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

PRESENTATO IL 16/05/1994

Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso:
che il 3 maggio 1994 la procura di Bari ha emanato 34
ordini di custodia cautelare contro amministratori e politici
regionali, dirigenti amministrativi e sanitari, medici e
imprenditori impegnati nella sanità privata e, fra questi, il
Presidente della SpA Case di cura riunite Francesco Cavallari e
suo cognato dottor Paolo Biallo, direttore amministrativo delle
stesse;
che il 13 maggio 1994 il giudice per le indagini
preliminari ha respinto la richiesta di libertà provvisoria e/o
la concessione degli arresti domiciliari per gli interessati;
che tale inchiesta si affianca ad altre di competenza della
Direzione Distrettuale Antimafia, relative ai rapporti fra la
Geroservice, società fornitrice di servizi per le Case di cura
riunite, la criminalità organizzata presente fra il personale
dipendente;
che la notizia dell'arresto del Cavallari è stata
accompagnata dalla pubblicazione sulla Gazzetta del Mezzogiorno,
principale quotidiano regionale, di una lettera di autodifesa
dello stesso, dal titolo "Un golpe in nome della giustizia";
che nella stessa lettera il Cavallari si definisce vittima
di una congiura "di magistrati adusi alla gestione del potere che
sono i primi a violare i diritti di libertà e democrazia",
citando il Procuratore Nazionale Antimafia Siclari e prevedendo
una "sciagura immane che ne deriverà per migliaia e migliaia di
persone";
che, successivamente, alcuni sindacati autonomi del settore
hanno espresso attacchi pubblici a magistrati ed ai consiglieri
regionali dell'opposizione e, fra questi, in particolare, alla
consigliere Silvia Godelli del Gruppo Sinistra per l'Alternativa;
che in alcuni ambienti della sanità, a partire dalle Case
di cura riunite, è stato montato un clima di aggressione verbale,
di linciaggio morale, di minacce contro la consigliere Silvia
Godelli e contro i magistrati impegnati nell'inchiesta, e che non
sono mancati numerosi episodi di intimidazione e annunci di
ritorsioni anche fisiche, con telefonate anonime ma
inequivocabili;
che il 13 maggio 1994, contemporaneamente alle decisioni
del Gip, un corteo di dipendenti delle CCR, organizzato e guidato
dai sindacati autonomi è sfilato per le vie della città,
chiedendo con forza la liberazione del Cavallari ed inviando
minacce contro i magistrati e la consigliere Silvia Godelli, come
riportato dalla stampa e dalle emittenti televisive locali;
che il corteo ha sostato a lungo davanti alla Casa
circondariale di Corso B. Croce, finquando, salutato da
un'ovazione, non è apparso da una finestra il direttore
amministrativo delle CCR dottor P. Biallo;
che il corteo, indisturbato, ha bloccato per ore la strada
antistante la Regione, con slogan e minacce contro la consigliere
Silvia Godelli, che suonano ad offesa verso l'intera istituzione
regionale, oltre che contro magistrati, esponenti politici
dell'opposizione e le istituzioni stesse;
che le modalità della manifestazione e le soste davanti al
carcere ed alla sede della Regione, lasciano trasparire una regia
volta a condizionare l'operato della magistratura e a dissuadere
gli esponenti politici che chiedono pulizia nella vicenda,
strumentalizzando, così, le legittime preoccupazioni dei
lavoratori delle CCR, fra i quali è infiltrata la criminalità
organizzata -:
a) le ragioni per le quali sia stato autorizzato
l'itinerario del corteo con sosta davanti al carcere ove sono
rinchiusi i dirigenti delle CCR, pur essendo prevedibile una
degenerazione della manifestazione trasformata da legittima
difesa del posto di lavoro, ad occasione di aperto sostegno agli
imputati, con danno per il livello di civiltà e vita democratica
della città;
b) se si sia provveduto alla individuazione dei
responsabili delle minacce rivolte a persone;
c) quali misure di sicurezza siano state o si intendano
assumere a tutela delle istituzioni, dei magistrati e degli
esponenti politici impegnati in una sacrosanta battaglia per la
moralizzazione della sanità.
(4-00644)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
CLINICHE E CASE DI CURA, CONSIGLIERI REGIONALI, CUSTODIA CAUTELARE, DIRETTORI AMMINISTRATIVI, INCOLUMITA' PERSONALE, INDAGINI GIUDIZIARIE, MAFIA E CAMORRA, MAGISTRATI, MANIFESTAZIONI E CORTEI, PRESIDENTI E VICE PRESIDENTI, VIOLENZA E MINACCE
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

PUGLIA, PROCURA DELLA REPUBBLICA, BARI (BARI+ PUGLIA+), DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA ( DIA )