Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso
che:
la stampa quotidiana ha dato ampio risalto nei giorni
scorsi alla notizia dell'invio di un avviso di garanzia al
Sindaco di Roma, onorevole Francesco Rutelli;
stando a tali notizie, che hanno trovato conferma nelle
dichiarazioni rese agli stessi organi di stampa dall'interessato,
il Sindaco di Roma sarebbe stato "avvisato" dell'esistenza nei
suoi confronti di un procedimento penale pendente, nella fase
delle indagini preliminari, dinnanzi il Sostituto Procuratore
della repubblica di Roma dottor Andrea Giordano;
il procedimento prenderebbe l'avvio da un'interrogazione,
poi sfociata in un esposto alla Procura della Repubblica,
presentata nei mesi scorsi all'assemblea regionale dell'allora
Consigliere Domenico Gramazio, anche in qualità di Vice
Presidente della commissione speciale "Roma Capitale";
l'ipotesi di reato oggetto di indagini, sempre secondo le
riferite notizie apparse sulla stampa, sarebbe quella di abuso di
ufficio in relazione ad un provvedimento di diffida che sarebbe
stato adottato dall'onorevole Rutelli in data 3 maggio 1993,
durante le poche ore nelle quali aveva rivestito la carica di
Ministro dell'ambiente, con il quale aveva inibito l'ulteriore
corso all'attuazione dell'ordinanza sindacale che approvava il
progetto per la realizzazione di un intervento autoportuale e
commerciale all'ingrosso in località Ponte Galeria;
in relazione a tale procedimento il Sindaco Francesco
Rutelli, secondo quanto da egli stesso riferito agli organi di
stampa, si è recato dal Procuratore reggente di Roma dottor
Michele Coiro a cui avrebbe "consegnato una serie di documenti" e
dopo l'incontro, al quale peraltro "non ha partecipato il
Sostituto Procuratore Andrea Giordano che aveva inviato l'avviso
di garanzia", ha rilasciato una serie di dichiarazioni secondo
cui "sarebbe tutto regolare" ed il dottor Coiro che "sta seguendo
l'indagine" non potrebbe non prenderne atto, in tempi che confida
i "più rapidi possibili", dopo di che, prosegue ancora Rutelli,
"passerò alla seconda fase: quella delle querele. Agirò contro
Gramazio sia in sede penale che in sede civile";
stando alle riferite notizie, poiché oggetto di indagine è
l'atto diffida adottato dall'onorevole Rutelli nella qualità di
Ministro dell'ambiente pro tempore, il reato ipotizzabile è
quello c.d. "ministeriali", in relazione al quale, secondo il
chiaro disposto dell'articolo 6 della legge cost. 16 gennaio 1989
n. 1, nessuna indagine è tuttavia consentita al Procuratore della
Repubblica che, "omessa ogni indagine", è tenuto invece a
trasmettere entro il termine di 15 giorni dal ricevimento della
notizia di reato agli atti relativi al Collegio per i reati
ministeriali, "dandone immediata comunicazione ai soggetti
interessati...";
quanto precede indipendentemente da ogni valutazione circa
l'esistenza dei fondati elementi a sostegno dell'ipotizzato abuso
di ufficio, elementi peraltro fondatamente ravvisabili già solo
alla stregua delle riferite modalità di tempo con le quali si
sarebbe pervenuti all'adozione del provvedimento, le quali, ove
confermate, ferebbero pensare, in considerazione degli
ineliminabili tempi tecnici di istruttoria e valutazione, ad un
provvedimento già "pronto" prima dell'assunzione della carica di
Ministro -:
quali siano le informazioni in possesso del Governo circa i
fatti sovraesposti e se non si reputi opportuno disporre
accertamenti su si essi;
quali iniziative o provvedimenti di competenza si intendano
assumere per far sì che, una volta acquisite le necessarie
informazioni, la gestione di una così importante e delicata
vicenda giudiziaria si conformi a criteri di legalità.
(3-00155)