ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00061

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 12
Seduta di annuncio: 10 del 01/06/1994
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI
Data firma: 01/06/1994
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI 06/01/1994
RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI 06/01/1994
RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI 06/01/1994
RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI 06/01/1994
RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI 06/01/1994
RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI 06/01/1994
RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI 06/01/1994


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

PRESENTATO IL 01/06/1994

Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere -
premesso che:
mercoledì 18 maggio il senatore Cecchi Gori con l'assenza
dal voto sulla fiducia ha contributo al varo del Governo
Berlusconi e, per questo, viene sospeso dal gruppo del Partito
Popolare;
venerdì 20 maggio il quotidiano Il Manifesto titola "un
voto da 400 miliardi" con riferimento ai rapporti finanziari tra
il senatore e il Presidente del Consiglio dei ministri, rapporti
che passano attraverso i loro rispettivi gruppi imprenditoriali e
finanziari. Il Manifesto solleva così la questione dell'intreccio
tra rapporti economici e finanziari e rapporti, scelte,
responsabilità politiche e di governo;
nei giorni successivi il senatore imprenditore Cecchi Gori,
monopolista cinematografico, oltre a querelare Il Manifesto
rompe, secondo quanto riferito dal quotidiano, un accordo
pubblicitario su Il Manifesto rispondendo così, con una sorta di
boicottaggio economico e utilizzando direttamente la propria
posizione finanziaria nei confronti di una critica politica
espressa verso il suo comportamento da senatore;
questi fatti segnalano con estrema gravità lo stabilizzarsi
di una pericolosa situazione nella quale risulta sempre più
difficile definire i confini e distinguere i ruoli di
imprenditore e di politico, ruoli ormai coincidenti ai massimi
livelli istituzionali, determinando oggettive e continue
condizioni di conflitti di interessi e di inquinamento di
interessi privati nella gestione della cosa pubblica;
inoltre, come già denunciato, il ruolo monopolistico nel
settore dell'informazione e nella gestione del mercato
pubblicitario da parte del gruppo di proprietà del Presidente del
Consiglio dei ministri e i suoi estesi rapporti di affari in
questi come in altri settori, determinano una effettiva e
oggettiva condizione di minorazione della libertà di stampa e
dell'informazione con una potente messa in discussione, come in
questo caso, del diritto di critica, con gravi pericoli per la
democrazia;
anche per tutelarsi da improvvide, arroganti e gravi
iniziative di altri soggetti in affari con il gruppo di proprietà
del Presidente del Consiglio dei ministri che utilizzino, come
nel caso di specie, direttamente la propria forza e interessi
economici per agire in politica, sarebbe opportuno, ad avviso
dell'interrogante, che il Presidente del Consiglio dei ministri
procedesse alla vendita delle sue attività imprenditoriali e
finanziarie -:
quali immediate iniziative il Governo nella sua
collegialità ed il Presidente del Consiglio dei ministri
personalmente intendano assumere per affermare e dare concreta
attuazione ad un sistema di regole che, al di là della buona
coscienza che può essere dei singoli ma non incide su oggettivi
intrecci di interesse, ripristini condizioni elementari di
separazione tra interessi pubblici e privati, di garanzia
democratica per il Paese e per diritti e libertà fondamentali.
(3-00061)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
EMITTENTI TELEVISIVE PRIVATE ED ESTERE, FIDUCIA AL GOVERNO, IMPRENDITORI, PARTITI POLITICI, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, SENATORI, VENDITA
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

PPI, IL MANIFESTO