I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del
Consiglio dei ministri e il Ministro per le risorse agricole,
alimentari e forestali, per sapere - premesso che:
l'AIMA, riordinata con legge 610/82 è stato lo strumento
per l'attuazione dei regolamenti comunitari e per tale ragione
attraverso tale azienda è passato un flusso enorme di denaro
pubblico;
nell'ultimo triennio l'intervento AIMA, tra fondi a carico
della CEE e fondi a carico dello Stato italiano, ha utilizzato
somme di denaro pari a circa il 15 per cento del valore
complessivo della PLV dell'agricoltura italiana;
il Ministero dell'Agricoltura e Foreste è stato organismo
vigilante sull'attività dell'azienda, con il Ministro posto al
vertice dell'AIMA giacché suo Presidente;
nel corso degli ultimi anni è emerso, da numerose denunce
formalizzate sia in sede parlamentare che in sede giudiziaria, un
sistema distorto che ha consentito, attraverso innumerevoli
truffe, l'accaparramento illecito di cospicui finanziamenti
pubblici;
tali illeciti sono stati evidenziati da importanti
interventi operati dalla magistratura nei confronti di numerosi
assuntori (vedi recente arresto di Pasquale Casillo) e nei
confronti di alcuni dirigenti della stessa azienda;
sta emergendo sempre più un sistema truffaldino con gravi
collusioni tra sistema finanziario e assicurativo, assuntori,
società di controllo e di sorveglianza, personaggi interni
all'AIMA, che hanno reso, nei fatti, strutturale l'azione
truffaldina e fraudolenta;
il recente decreto presentato che trasforma l'AIMA in EIMA
e procede al commissariamento del nuovo Ente, non affronta il
nodo complessivo delle connivenze affaristiche e si limita
sostanzialmente alla eliminazione del consiglio di
amministrazione, per altro nominato solo da qualche mese;
già il Ministro Alfredo Diana aveva, dopo numerose
iniziative parlamentari, provveduto alla nomina di una
Commissione di indagine ministeriale, chiamandovi, alla
presidenza, l'avvocato Francesco Lettera;
il nuovo Ministro ha nominato una nuova Commissione di
inchiesta ministeriale, confermando alla presidenza, il medesimo
avvocato Francesco Lettera-:
quali siano le conclusioni della commissione di indagine
istituita dal Ministro Diana e della commissione istituita di
recente dal Ministro delle risorse agricole, alimentari e
forestali;
se tali commissioni abbiano analizzato ed escluso possibili
correlazioni commerciali e di servizio tra l'AIMA e società
gestite in passato dal Direttore generale dottor Filippo Galli o
da suoi familiari, o società gestite da consiglieri
d'amministrazione presenti sia nelle società suddette che in
altre;
se tali commissioni abbiano accertato e valutato le
modifiche introdotte nelle relazioni AIMA-assuntori con la
definizione da parte dell'azienda di un'unica polizza
assicurativa per i rischi (furto, incendio, eccetera) connessi a
stoccaggio e deposito delle merci, ed, in caso positivo, chi
abbia deciso e comunque reso possibili siffatte modifiche;
se tali commissioni abbiano valutato l'opportunità da parte
dell'AIMA di assumersi direttamente l'onere di pagare l'imposta
di fabbricazione nel caso di furti o evaporazione dell'alcool
depositato presso gli assuntori;
se tali commissioni abbiano valutato gli appalti per i
controlli concessi negli ultimi 5 anni alle società
Agriconsoulting, Italeco, Acquater, Sitris, sia sul piano
procedurale che sul piano dei costi;
se siano in grado di escludere presenze dirette o indirette
di soggetti controllati nelle società di controllo suddette o in
società di sorveglianza;
se siano in grado di escludere intrecci tra società
finanziarie e banche erogatrici di fideiussioni e altri sistemi
finanziari direttamente o indirettamente coinvolti nei confronti
dell'AIMA;
le motivazioni che abbiano portato alla nomina di
presidente di commissione di indagine, da parte dell'attuale
ministro delle risorse agricole, alimentari e forestali,
dell'avvocato Francesco Lettera tenuto conto dell'incarico già
svolto in precedenza senza apprezzabili risultati;
se siano in grado di fornire l'elenco dettagliato dei
fornitori, degli intermediari, delle assicurazioni, coinvolte
nell'operazione della vendita di 1 milione di ettolitri di alcool
alla Russia (società "Roskheboproduct" di Mosca);
se siano in grado di escludere rapporti finanziari tra gli
assuntori e società di controllo e di sorveglianza;
se non ritengano inopportuno il mantenimento nell'incarico
di direttore generale dell'Azienda, oggi EIMA, il dottor Filippo
Galli.
(2-00118)