ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00061

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 12
Seduta di annuncio: 118 del 20/12/1994
Abbinamenti
Atto 1/00062 abbinato in data 21/12/1994
Atto 1/00063 abbinato in data 21/12/1994
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: LEGA NORD
Data firma: 20/12/1994
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
MISTO 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
MISTO 12/20/1994
MISTO 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
MISTO 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994
MISTO 12/20/1994
PART.POP.ITAL. 12/20/1994
LEGA NORD 12/20/1994


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
COMUNICAZIONE GOVERNO 21/12/1994
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO)
 
INTERVENTO 21/12/1994
LEGA NORD
ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO
PROG.FEDER.
RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI
PART.POP.ITAL.
MISTO
CENTRO CRISTIANO DEMOCRATICO
FORZA ITALIA
FED.LIB.DEM
MISTO
MISTO
MISTO
 
INTERVENTO 22/12/1994
MISTO
FORZA ITALIA
PROG.FEDER.
FED.LIB.DEM
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 22/12/1994
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO)
 
RITIRO FIRMA 17/01/1995
CENTRO CRISTIANO DEMOCRATICO
Fasi iter:

INTERLOCUTORIO IL 17/01/1995

PRESENTATO IL 20/12/1994

DISCUSSIONE IL 21/12/1994

ABBINAMENTO (ATTO CAPOSTIPITE) IL 21/12/1994

RINVIATO IL 21/12/1994

DISCUSSIONE IL 22/12/1994

RINVIATO IL 22/12/1994

La Camera,
premesso che:
in sede parlamentare si manifestano divergenze sempre più
profonde tra le forze dell'attuale coalizione;
la disarmonia e la conflittualità tra i poteri dello
Stato logorano le Istituzioni e avviliscono la democrazia;
l'inadeguatezza della politica economica e sociale
rischia di compromettere uno sviluppo omogeneo del Paese;
sul piano interno ed internazionale è avvertita
l'esigenza di un nuovo Governo;
il nuovo Governo dovrà avere il compito principale di
determinare rapporti corretti con gli organi costituzionali,
condizione indispensabile per assicurare la "governabilità" e il
rispetto delle regole, e condizione necessaria per assicurare
legittimamente il primato della politica;
ritiene necessaria e indispensabile la formazione di un
nuovo Governo che:
restituisca serenità al Paese;
ristabilisca condizioni di armonia e collaborazione tra i
poteri dello Stato nella distinzione e nel rispetto dei
rispettivi ruoli costituzionali;
garantisca un quadro di certezze agli operatori economici
e precise condizioni favorevoli alla pace sociale e alla ripresa
produttiva;
rassicuri le istituzioni europee e i mercati
internazionali;
collabori con il Parlamento nella improrogabile
definizione delle regole e delle riforme necessarie per adeguare
il nostro sistema istituzionale ad una più puntuale difesa dei
nuovi diritti dei cittadini, ad una ordinata e pacifica
convivenza sociale, ad uno sviluppo equilibrato e omogeneo inteso
esplicitamente a favorire il lavoro, l'innovazione, l'iniziativa
di ciascun soggetto individuale e collettivo;
ritiene necessario che tale Governo sia sostenuto da una
ampia base parlamentare che faccia riferimento al filone
liberaldemocratico nelle componenti di ispirazione cristiana e
laica e al filone socialdemocratico. I gruppi parlamentari, pur
nella loro identità e nella distinzione delle loro rispettive
prospettive strategiche, debbono convergere nella definizione di
un programma di riforme e di misure intese a:
1) avviare a soluzione, con rigore ed equità, i problemi
del risanamento della finanza pubblica nei tempi imposti dalla
gravità della situazione e dagli impegni europei; affrontare la
questione della disoccupazione, soprattutto quella più
consistente delle aree svantaggiate, della competitività e
dell'ammodernamento del nostro sistema produttivo; sviluppare il
sistema formativo e gli organismi di ricerca; procedere alla
riforma dello "Stato sociale", capace di superare le politiche
assistenzialistiche e nello stesso tempo garantire a tutti
(persone e famiglie), innanzitutto ai più deboli, il diritto di
partecipazione e di solidarietà;
2) realizzare una generale riforma della organizzazione
costituzionale dello Stato per rinnovare il rapporto tra Stato e
cittadino sulla base dei princìpi del federalismo istituzionale e
fiscale, democratico e solidale,come strumento per ricostituire
nella sua pienezza l'unità della nazione, sulla base dei princìpi
di sussidiarietà, responsabilità e cooperazione; potenziare la
funzione delle regioni in armonia con un diverso sistema delle
autonomie locali, basata sul principio di sussidiarietà, che
garantisca l'effettivo esercizio delle funzioni attribuite, con
risorse finanziarie adeguate, reperite anche attraverso un
sistema ispirato ai princìpi dell'autonomia impositiva; riformare
la struttura di governo secondo il modello delle grandi
democrazie parlamentari europee e dunque rifiutando ogni ipotesi
presidenzialistica, ma, al tempo stesso, rafforzando la stabilità
delle istituzioni e in particolare evidenziando il rapporto tra
il Primo Ministro e il suo esecutivo con il Parlamento
nell'esercizio delle funzioni di indirizzo;
3) stabilire regole efficaci a tutela della concorrenza e
della libertà dei mercati contro la formazione di monopoli e
oligopoli sia pubblici che privati: in particolare trovare senza
indugio una nuova disciplina delle comunicazioni che garantisca
il diritto dei cittadini ad una informazione completa e
pluralistica, che assicuri pari dignità nella informazione a
tutte le opinioni e alle diverse aree politiche e aree culturali
che attraverso la drastica riduzione dei limiti di concentrazione
dei mezzi e delle risorse pubblicitarie riapra il mercato dei
"media" ad una pluralità di soggetti secondo le indicazioni della
Costituzione e per ultimo enunciate dalla Corte costituzionale
nella recente sentenza;
4) completare le riforme istituzionali ed elettorali
capaci di determinare una alternanza al governo di coalizioni di
forze politiche diverse ma unite dalla comune adesione ai
princìpi di libertà e di democrazia iniziando dalla approvazione
di una legge elettorale regionale incentrata su un sistema
maggioritario a doppio turno che consenta agli elettori di
scegliere maggioranze regionali nel limpido confronto tra
programmi e schieramenti concorrenti e garantisca alle minoranze
una rappresentanza adeguata allo svolgimento dei loro essenziali
compiti di critica, controllo e prospettazione di alternative
politico-programmatiche; realizzare altresì: la riforma della
legge elettorale nazionale sulla base dei medesimi princìpi; il
rafforzamento delle garanzie di indipendenza della magistratura
ordinaria, amministrativa e contabile in un rapporto preciso e
armonico con gli altri poteri dello Stato che si rifaccia ai
valori della Carta costituzionale e alla necessaria
responsabilità ed effettiva autonomia della giurisdizione da
qualsiasi ingerenza, come condizione indispensabile per ritrovare
la certezza del diritto; un riconoscimento del ruolo autonomo
della Banca d'Italia, e delle autorità alle quali sono attribuiti
compiti di controllo della legalità e dell'imparzialità tra i
soggetti politici economici e sociali; l'introduzione di una
moderna e rigorosa disciplina delle forme di finanziamento della
politica dei partiti e dell'associazionismo che assicuri parità
di condizione trasparenti ed efficaci, strumenti di prevenzione
della corruzione; il rafforzamento della lotta alla delinquenza
organizzata in qualunque forma si esprima ritenendo che lo Stato
può qualificare la sua azione e il suo primato della politica
solo attraverso una scrupolosa, legale e legittima azione contro
le forze della deviazione soprattutto per quanto riguarda le aree
esposte a maggior rischio;
5) introdurre una nuova disciplina della ineleggibilità e
della incompatibilità allo scopo di prevenire e risolvere
l'insorgere di conflitti tra gli interessi privati facenti capo a
titolari di incarichi di governo o altre cariche pubbliche e gli
interessi pubblici che essi devono tutelare e rappresentare;
constatato che risponde in ogni caso all'interesse primario
del Paese che le riforme indicate siano approvate da questo
Parlamento respingendo qualunque ipotesi di scioglimento
anticipato delle due Camere che aggraverebbe in modo drammatico
conflitti, tensione e ingovernabilità del Paese e rinvierebbe di
molti mesi la necessaria azione di risanamento e di
ricostruzione;
rilevato che alcune delle riforme sopraindicate sono
pregiudiziali rispetto a qualunque consultazione elettorale che
voglia consentire ai cittadini di pronunziarsi su chiari e
coerenti alternative di governo;
considerato che per il programma di riforme generali è
necessario un vasto consenso,
auspica
che si possa registrare la convergenza di una maggioranza
parlamentare ampia, aperta ai gruppi che vorranno concorrere al
necessario cambiamento secondo le linee sopraenunciate;
esprime
ai sensi dell'articolo 94 della Costituzione, la propria
sfiducia al Governo.
(1-00061)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
FIDUCIA AL GOVERNO
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO: