La Camera,
premesso:
che l'originaria impostazione del tema "quote latte" con
l'ancoraggio di esso ad annate agrarie che dallo stesso Governo
Nazionale erano state dichiarate, per la Sicilia, di grave
calamità naturale a causa della siccità, costituisce una scelta
distorsiva della reale capacità produttiva di latte per quella
regione;
che tale capacità produttiva ove si fosse considerato, in
termini dinamici, il necessario superamento dello stato di
arretratezza delle infrastrutture agricole, l'estensione
territoriale dell'Isola, il dato relativo alla popolazione, la
vocazione preminente agricola, la percentuale di zone
svantaggiate e montane, si sarebbe dovuto attestare in termini
reali sul 10 per cento di quella Nazionale, a fronte di quella
irrisoriamente fissata intorno al 2 per cento che si rinviene nel
Bollettino EIMA 3/93;
che risulta gravemente contraddittorio il comportamento
dei precedenti Governi che, da un lato, hanno concesso agli
allevatori contributi per la realizzazione di stalle ed acquisto
di animali ed attrezzature e, dall'altro, hanno proceduto alla
loro cancellazione dai bollettini EIMA;
che a fronte di allevamenti intensivi ed altamente
inquinanti, quelli siciliani, aventi unicamente natura estensiva
ubbidiscono espressamente alle norme di altissima civiltà dettate
dai REG. CEE. n. 2078/92 in materia di produzione zootecnica
ecocompatibile che, sottolinea come "con un regime appropriato di
aiuti gli agricoltori possono svolgere un ruolo decisivo per
l'intera società, mantenendo metodi di produzione compatibili con
le cresciute esigenze di tutela dell'ambiente e delle risorse
naturali, nonché con la necessità di salvaguardare lo spazio
naturale e il paesaggio";
che dalle premesse nasce l'esigenza di porre fine al
gravissimo stato di disagio in cui versano oggi moltissimi
allevatori siciliani che si vedono rifiutare il prezzo del latte
conferito o la produzione offerta a seguito della confusione
operata dai bollettini EIMA successivi al n. 3/93;
impegna il Governo:
a mantenere, in considerazione delle premesse, fermo e
valido quanto per la Sicilia previsto dal Bollettino EIMA 3/93
sin dalla sua pubblicazione, escludendo solo quanti risultassero
aver abbandonato la produzione, dando con ciò tra l'altro,
concreta attuazione alle direttive comunitarie in materia di
produzione zootecnica ecocompatibile;
a considerare le quantità recuperate per l'abbandono
acquisito al bacino unico regionale della Sicilia per essere
riassegnate ai giovani allevatori di primo impianto ed ai
titolari di piani di sviluppo e di miglioramento zootecnico.
(1-00027)