ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00252

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 11
Seduta di annuncio: 216 del 13/07/1993
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: DEMOCRATICO CRISTIANO
Data firma: 13/07/1993
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEMOCRATICO CRISTIANO 07/13/1993
DEMOCRATICO CRISTIANO 07/13/1993
DEMOCRATICO CRISTIANO 07/13/1993
DEMOCRATICO CRISTIANO 07/13/1993
DEMOCRATICO CRISTIANO 07/13/1993
DEMOCRATICO CRISTIANO 07/13/1993
DEMOCRATICO CRISTIANO 07/13/1993
DEMOCRATICO CRISTIANO 07/13/1993
DEMOCRATICO CRISTIANO 07/13/1993
DEMOCRATICO CRISTIANO 07/13/1993


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE(AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Stato iter:
14/10/1993
Partecipanti allo svolgimento/discussione
SVOLGIMENTO 23/09/1993
DEMOCRATICO CRISTIANO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 23/09/1993
SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (MINISTERO PER LE RISORSE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI)
 
INTERVENTO 23/09/1993
LEGA NORD
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA
DEMOCRATICO CRISTIANO
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO
FEDERAZIONE DEI VERDI
DEMOCRATICO CRISTIANO
 
PARERE GOVERNO 14/10/1993
SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (MINISTERO PER LE RISORSE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 14/10/1993
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA
Fasi iter:

PRESENTATO IL 13/07/1993

DISCUSSIONE IL 23/09/1993

RINVIATO IL 23/09/1993

DISCUSSIONE IL 14/10/1993

MODIFICATO IL 14/10/1993

ACCOLTO IL 14/10/1993

APPROVATO IL 14/10/1993

ITER CONCLUSO IL 14/10/1993

La XIII Commissione,
considerato che:
l'attuale situazione nazionale e comunitaria del settore
vitivinicolo è caratterizzata da una grave crisi legata:
a) al calo dei consumi nella Comunità europea che ha
portato la media procapite dai 55 litri del periodo 1971/75 agli
attuali 33 litri ed in Italia dai 102 litri agli attuali 61
litri;
b) alle conseguenti forti eccedenze di prodotto che
ammontano a 134 milioni di ettolitri di vino in giacenza nella
Comunità europea alla fine della campagna 92/93 ed in 26 milioni
di ettolitri in Italia;
c) alla forte concorrenza sui mercati internazionali dei
produttori extracomunitari (Paesi dell'Est e dell'America
Latina);
d) all'attuazione del regolamento (CEE) n. 816/87 della
Commissione del 20 marzo 1987, "che fissa, per la campagna
1986-1987, le percentuali della produzione di vini da tavola da
consegnare alla distillazione obbligatoria di cui all'articolo 41
del regolamento (CEE) n. 337/79", ha provocato una serie di
problemi connessi a remunerazioni differenti ed inique del
prodotto e alle distorsioni conseguenti all'impianto abusivo di
nuovi vigneti la cui redditività sembra derivare soltanto dal
processo di distillazione;
l'esigenza di tutela e di valorizzazione della produzione
vitivinicola, che fondata su una secolare tradizione produttiva e
culturale oltre che su esperienze e professionalità di grande
valore, fa dell'Italia il Paese maggior produttore e maggior
esportatore di vino con conseguenze nettamente positive per la
nostra bilancia agro-alimentare;
i programmi di estirpazione predisposti dalla Comunità
europea non hanno dato i risultati sperati in relazione
all'impossibilità tecnica di applicare regole rigide ed uniformi
su tutto il territorio comunitario;
l'esagerato sovraccarico burocratico che presiede tutte le
fasi dell'attività vitivinicola costituisce una aprioristica ed
inaccettabile limitazione tecnica ed imprenditoriale;
al continuo calo della redditività del settore, corrisponde
l'inesistenza di serie alternative produttive alla coltura della
vite capaci di assicurare apprezzabili risultati economici per il
produttore agricolo;
a livello comunitario è in avanzata fase di studio la
proposta di riforma della organizzazione comune di mercato del
settore vitivinicolo,
impegna il Governo
ad assumere, con la massima urgenza, gli opportuni
provvedimenti per precisare che, con riferimento al meccanismo
della distillazione ed alla sua applicazione, devono essere prese
a riferimento produzioni, vendite, consumi e giacenze relative
alle regioni geografiche, e non più quelle riferite all'intero
territorio dello Stato, nonché per stabilire l'istituzione di
un'unica distillazione facoltativa che possa essere chiesta dal
mese di ottobre dell'anno successivo a quello di produzione con
l'obbligo di distillare le giacenze che superano specifiche medie
di riferimento senza interventi finanziari di sostegno della
Comunità europea non ammissibili neppure per la distillazione
obbligatoria, nel caso di ulteriore presenza di eccedenze;
ad escludere dalla organizzazione comune di mercato del
settore vitivinicolo le produzioni di uva da tavola che devono
ricevere una specifica regolamentazione nell'ambito del settore
ortofrutticolo;
ad eliminare con riguardo al saccarosio, l'attuale
situazione, per cui o nessun produttore impiega tale sostanza e
si eliminano gli aiuti al mosto concentrato oppure tutti possono
farne uso secondo pari opportunità operative per i
vitivinicoltori della Comunità europea e nel rispetto di una
leale e corretta concorrenza tra gli stessi: attualmente ciò non
sussiste in quanto i viticoltori francesi e tedeschi possono
usare lo zucchero per elevare il grado alcolico dei loro vini ma
non quelli italiani che si trovano, per tanto, in una posizione
di netta inferiorità;
a promuovere la riforma del settore mediante l'adozione di
regolamenti comunitari intesi a stanziare opportuni fondi diretti
ad incentivare i controlli antisofisticazione e fissando sanzioni
e pene da recepire in ciascun Stato membro;
a contemplare nei regolamenti di riforma del settore
l'obbligo della indicazione del luogo di raccolta del prodotto
nel caso di vendita di vino al consumatore, assicurando la tutela
della zona di produzione e la garanzia la genuinità, intesa come
origine, del prodotto al consumo;
a sostenere l'attività di ricerca in campo viticolo ed
enologico individuando per i prodotti utilizzazioni alternative;
ad incrementare la produzione di bevande a minor gradazione
alcolica da proporre ad una vasta gamma di consumatori con il
sostegno di opportune campagne pubblicitarie, condotte con le
organizzazioni ufficiali della sanità e finanziate dalla Comunità
europea e dagli Stati membri, miranti a incentivarne il consumo;
a semplificare la disciplina che trova la propria sede nei
vari regolamenti comunitari vigenti nella materia;
ad introdurre nuove disposizioni in campo
igienico-sanitario da rispettare nelle diverse fasi di
lavorazione e cessione del prodotto, uguali per tutti gli stati
membri ed applicabili in modo uniforme;
a prevedere che aiuti e provvidenze siano destinate
esclusivamente a chi è impegnato a tempo pieno nello svolgimento
dell'attività vitivinicola.
(7-00252)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
CONCORRENZA, CONTRIBUTI PUBBLICI, DISTILLAZIONE, FONDI E FINANZIAMENTI COMUNITARI, IMPRESE AGRICOLE, ISPEZIONI SANITARIE, REGOLAMENTI DELLA COMUNITA' EUROPEA, STUDI E RICERCHE, VINO, VITICOLTURA
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

COMUNITA' ECONOMICA EUROPEA ( CEE )