La V e la XII Commissione,
considerato che si stanno concentrando sul comparto della
sanità pubblica una serie di provvedimenti e di misure economiche
(legge-delega, decreto-legge n. 384, legge finanziaria 1993,
mancati ripiani dei disavanzi pregressi) che possono scardinare
definitivamente il sistema sanitario con grandi e gravi
ripercussioni su tutto il Paese;
rilevato che illegittimamente si ritarda nel versare alle
USL le trimestralità del Fondo sanitario nazionale compromettendo
pesantemente persino l'erogazione della rimessa ordinaria mensile
(ex articolo 35, legge n. 119 del 1981);
constatato che l'incertezza e la crisi finanziaria sono
diventate insostenibili tanto che in molte Regioni d'Italia non
si riesce neppure a pagare le retribuzioni del personale;
evidenziato che molte Regioni, in collaborazione con gli
Istituti Tesorieri e con le rappresentanze sindacali del
personale hanno operato con grande collaborazione riuscendo così
a garantire il pagamento delle retribuzioni del mese di
settembre;
preso atto che, ad oggi, si ripropongono per quasi tutte le
USL i medesimi drammatici problemi di cassa vissuti a settembre,
impegnano il Governo e per esso, il Ministro del tesoro e il
Ministro della sanità
ad attivare con la massima urgenza tutte le procedure
politico-amministrative tese a riconsegnare agli operatori delle
USL una certezza delle proprie remunerazioni e a tutti i settori
della sanità pubblica una condizione di stabilità e serenità.
(7-00060)