Ai Ministri dell'industria, commercio e artigianato e del
lavoro e previdenza sociale. - Per sapere - premesso che:
sono ormai anni e anni che il Ministero ha in corso una
procedura che interessa la Europhon di Mantova, di Cremona e di
Milano;
esistono accordi sottoscritti dal Ministero che prevedono
un intervento della REL Spa (ex lege n. 63 del 1982) e
dell'Hantarel (società mista REL ed Hantarex);
con delibera CIPI del 1990 si erano stabilite le modalità
di intervento e gli obiettivi di ripresa di alcune aziende (tra
cui l'Europhon) partecipate REL;
l'accordo ultimo prevedeva che Hantarel facesse richiesta
al Ministero del lavoro di attività sostitutiva, ovvero di
prendere in carico tutti i dipendenti ex Europhon;
la Regione Lombardia, una dei firmatari dell'accordo, da
tempo ha già ottemperato ai suoi compiti ed è pronta a concedere
i corsi di formazione professionale;
i circa 350 lavoratori ex Europhon non percepiscono
stipendi né cassa integrazione né indennità ormai da parecchi
mesi;
l'Hantarel ha già rivolto domanda di attività sostitutiva
al Ministero del lavoro ormai dal mese di luglio (oltre tre mesi
fa) e la domanda è ancora ferma;
l'Ufficio Regionale del Lavoro e l'ispettore hanno risposto
non positivamente al Ministero rispetto alla domanda adducendo il
fatto di non aver visto gli stabilimenti Hantarel;
è ovvio che, dato il senso dell'accordo, gli stabilimenti
Hantarel apriranno il giorno in cui venga accolta la domanda di
attività sostitutiva;
questo circolo vizioso sta durando ormai da troppo tempo
con prove davvero per tutti e soprattutto con danno e beffa per i
lavoratori;
l'Hantarel ha già ricevuto 2 miliardi dalla REL per
compiere l'operazione Europhon;
l'Hantarel vanta un credito di altri tre miliardi, che
verrà versato il giorno in cui prenderà in carico i 350
lavoratori;
la REL andrà in liquidazione il 4 dicembre 1992 -:
se non intenda intervenire immediatamente per sbloccare la
domanda di attività sostitutiva presentata dalla Hantarel onde
rendere possibile l'assunzione da parte di Hantarel dei 50
lavoratori ex Europhon;
se non intenda conseguentemente intervenire sulla REL
perché proceda al versamento dei restanti 3 miliardi,
garantendosi sull'uso e l'investimento che ne verrà fatto nelle
aree degli stabilimenti ex Europhon (Quistello, Bozzolo,
Castelleone).
(5-00459)