Al Ministro dell'agricoltura e foreste. - Per sapere -
premesso che:
sono numerosi i rilievi espressi dalla Corte dei conti per
quanto concerne l'esigenza di rafforzare e strutturare l'ufficio
ispettivi dell'AIMA la cui istituzione è stata prevista
espressamente dalla legge 610 del 1982;
tale ufficio risulta attivato solo dal 1989 e con personale
assunto in prevalenza per chiamata diretta (invalidi civili) e
provenienti soprattutto dalla Sicilia;
inutile sottolineare che tale strategia e del tutto
contraddittoria rispetto ai criteri di funzionalità ed efficienza
di un ufficio così delicato nella lotta alle truffe e tale da
richiedere alta professionalità agli addetti;
la pianta organica dell'AIMA risulta incompleta per decine
di posti e per diversi profili professionali e che tale
situazione pesa negativamente sulla funzionalità ed efficienza
dell'azienda;
nonostante le questioni richiamate il consiglio
d'amministrazione dell'AIMA con delibera n. 21 bis/92 adottata
nella riunione del 28 gennaio 1982 esprime parere favorevole al
comando di alcuni dipendenti presso altre amministrazioni ed in
particolare: a) presso le commissioni mediche periferiche per le
pensioni di guerra ed invalidità civile di Agrigento e
Caltanissetta, b) presso il Ministero dei lavori pubblici e
presso altre amministrazioni;
secondo le informazioni disponibili il numero di dipendenti
AIMA comandati presso altre amministrazioni sarebbero almeno 10
unità di cui 7 in Sicilia -:
in che modo si concili l'obiettivo, sottolineato più volte
dal Ministro, di dare maggiore efficienza, e funzionalità e
trasparenza all'AIMA con una gestione così palesemente
clientelare;
quali provvedimenti urgenti intenda adottare, in quanto
anche presidente dell'AIMA, per porre fine ad un modo di gestire
personale e risorse in modo assolutamente non rigoroso.
(5-00063)