Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro
dell'agricoltura e foreste. - Per sapere - premesso che:
in quest'ultimo periodo la crisi si fa sentire con maggiore
insistenza nelle regioni meridionali per le aziende commerciali
ed esportatrici del comparto ortofrutticolo, a causa della minore
domanda sia estera che interna;
la ridotta attività economica ha determinato la forte
contrazione della liquidità monetaria disponibile per le aziende
del settore;
sono numerose le imprese che presentando debiti
contributivi pregressi verso il Servizio dei contributi agricoli
unificati (SCAU) hanno ricevuto notifiche di ingiunzione per il
versamento dei relativi contributi;
in pendenza delle ingiunzioni numerosi istituti di credito
stanno comunicando l'indisponibilità a concedere crediti o
finanziamenti alle imprese del settore coinvolte, riducendone
l'attività economica e commerciale;
le ingiunzioni dello SCAU sono in molti casi contestate
dalle imprese, perché in questi anni si sono succedute
disposizioni normative contraddittorie ed in alcuni casi
contrastanti tanto da rendere dubbio e non identificabile
l'importo dei contributi agricoli unificati imputabile ad ogni
singola impresa;
tale situazione di incertezza sta progressivamente portando
alla paralisi l'attività economica delle imprese, con prevedibili
negative ripercussioni sui livelli occupazionali di intere aree
regionali dove le imprese commerciali ortofrutticole
rappresentano la principale fonte di reddito e di garanzia del
lavoro -:
quale sia il giudizio sui problemi connessi alla
riscossione dei contributi agricoli unificati nelle regioni
meridionali;
quali azioni intendano sviluppare al fine di riportare le
imprese del settore ad una condizione di certezza degli importi
contributivi dovuti;
quali provvedimenti ritengano di assumere allo scopo di
assicurare la volontaria regolarizzazione delle posizioni
contributive pregresse delle imprese considerato che l'esecuzione
forzosa dei debiti da parte del servizio dei contributi agricoli
unificati (SCAU) porterebbe le imprese alla dichiarazione di
fallimento e considerato che le modalità di versamento rateizzato
o dilazionato non hanno, nel passato, consentito alle imprese di
effettuare i versamenti per insufficiente liquidità;
se l'incerta possibilità di recupero dei crediti da parte
del Servizio dei contributi agricoli unificati (SCAU) non possa
ritenersi da parte del Governo un fatto ormai acquisito sul quale
occorra far fronte con un provvedimento di sanatoria che,
liberando le imprese da una gravosa esposizione debitoria
pregressa che comprime l'attività economica ed occupazionale di
ampie aree delle regioni meridionali, consenta la ripresa e lo
sviluppo di un settore strategico dell'agricoltura nazionale.
(4-15364)