ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04342

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 11
Seduta di annuncio: 40 del 05/08/1992
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: PARTITO SOCIALISTA ITALIANO
Data firma: 05/08/1992


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE
Stato iter:
20/04/1993
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/02/1993
MINISTRO - (MINISTERO DELL'AMBIENTE)
Fasi iter:

PRESENTATO IL 05/08/1992

RISPOSTA DEL GOVERNO IL 11/02/1993

ITER CONCLUSO IL 20/04/1993

Al Ministro dell'ambiente. - Per sapere - premesso che:
con decreto n. 115 del 19 maggio 1992, è stata
opportunamente istituita la riserva marina delle isole Egadi;
tale decreto riguarda in particolare l'isola di Marettimo,
estesa per chilometri 15, con 18 chilometri di costa in gran
parte accessibile solo via mare, dove vive una comunità
profondamente legata all'isola, che ha dimostrato in passato e
continua a dimostrare come sia possibile fruire delle risorse
naturali senza arrecare danno all'ambiente -:
se, nel rispetto dei valori naturali e culturali
dell'isola, al fine di non paralizzarne le attività produttive,
provocandone la desertificazione demografica, il Ministro non
intenda valutare la opportunità di procedere a una parziale
correzione del decreto in oggetto mediante un ridimensionamento
della zona di riserva integrale (zona A) e una riduzione dei
vincoli delle zone di riserva generale (zona B) e di riserva
parziale (zona C);
se, al fine di acquisire necessari ulteriori elementi di
conoscenza, anche tenuto conto del giustificato malessere diffuso
fra la popolazione interessata, non intenda incontrare al più
presto gli amministratori di Favignana, comune nel quale ricade
l'isola di Marettimo.
(4-04342)
Si comunica che con decreto 27 dicembre 1991 è stata
istituita la riserva naturale marina Isole Egadi.
E' noto che l'istituzione di un'area protetta comporta
limitazioni rigide ai diversi tipi di attività antropiche;
limitazioni e vincoli che, nel caso oggetto della presente
interrogazione, possiedono caratteri differenziali di
articolazione e graduazione a seconda del diverso tipo di tutela
previsto per le varie zone: zona A di riserva integrale; zona B
di riserva generale; zona C di riserva parziale.
Nella zona A di riserva integrale, sono vietate:
l'asportazione, anche parziale, e il danneggiamento delle
formazioni geologiche e minerali; la navigazione, l'accesso e la
sosta di navi e natanti di qualsiasi genere e tipo, ad eccezione
di quelli debitamente autorizzati dall'ente gestore per motivi di
servizio o di studio; la balneazione; la pesca sia professionale
che sportiva con qualunque mezzo esercitata; l'immersione con o
senza apparecchi respiratori, fatte salve le immersioni
autorizzate dall'ente gestore per finalità di ricerca
scientifica; la caccia, la cattura, la raccolta, il
danneggiamento e in genere qualunque attività che possa
costituire pericolo o turbamento delle specie animali o vegetali,
ivi compresa l'immissione di specie estranee; l'alterazione, con
qualsiasi mezzo, diretta o indiretta, dell'ambiente bentonico e
delle caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche delle acque,
nonché la discarica dei rifiuti solidi e liquidi e in genere
l'immissione di qualsiasi sostanza che possa modificare, anche
transitoriamente, le caratteristiche dell'ambiente marino; le
attività che possono comunque arrecare danno, intralcio o
turbativa alla realizzazione dei programmi di studio e di ricerca
da attuarsi sull'area.
Nella zona B di riserva generale sono vietate: le immersioni
con apparechi autorespiratori se non previa autorizzazione
dell'ente gestore della riserva; la pesca subacquea; qualsiasi
altra forma di pesca sportiva o professionale che non sia stata
previamente autorizzata dall'ente gestore della riserva.
Sono consentite la balneazione, la fotografia subacquea in
apnea nonché la navigazione oltre i 500 metri dalla costa.
L'ente gestore può consentire la navigazione, anche entro i
500 metri dalla costa ai natanti adibiti alla visita del
pubblico, con personale debitamente autorizzato dall'ente stesso,
nonché nei modi e nei periodi che dovranno essere previsti dal
regolamento.
Nella zona C di riserva parziale sono consentite: la pesca
professionale, la pesca sportiva e le immersioni con apparecchi
autorespiratori, previa autorizzazione dell'ente gestore della
riserva secondo quanto sarà previsto dal regolamento è comunque
vietata qualunque forma di pesca con reti da traino.
In tale zona saranno effettuati interventi di protezione e di
incremento delle risorse ittiche, anche mediante eventuale
immissione di strutture artificiali, da realizzarsi in aree
opportunamente scelte sulla base di specifiche indagini
scientifiche.
Per quanto riguarda l'isola di Marettimo, sono presenti una
zona A di riserva integrale, e due zone B di riserva generale, e
una zona C di riserva parziale.
La zona A di riserva integrale comprende il tratto di mare
tra la punta che delimita a sud-ovest Cala Bianca, il faro a sud
di punta Libeccio e l'isobata di 50 metri, e delimitata dalla
congiungente i punti indicati nella cartografia allegata al
decreto.
La zona B di riserva generale comprende nell'isola di
Marettimo due aree:
a) il tratto di mare tra la punta che delimita a sud-ovest
Cala Bianca, la punta Troia e l'isobata dei 50 metri delimitato
dalla congiungente i punti indicati nella cartografia allegata al
decreto.
b) il tratto di mare tra la punta Bassana, il faro a sud di
punta Libeccio e l'isobata dei 50 metri delimitato dalla
congiungente i punti indicati nella cartografia allegata al
decreto.
La zona C di riserva parziale comprende il residuo tratto di
mare all'interno del perimetro della riserva.
L'articolo 8 del summenzionato decreto, prevede la
regolamentazione della riserva, per cui con l'approvazione del
regolamento potranno essere previsti fra i servizi della riserva
anche le attività di visita guidata all'interno della stessa zona
A, con definizione di percorsi, tempi, numero e tipologia dei
natanti, che, come esplicitamente previsto dall'articolo 3 ultimo
comma, potranno essere gestiti in via prioritaria ed agevolata
dai residenti locali.
Considerato inoltre che la quasi totalità della costa
orientale dell'isola risulta libera da limitazioni di uso,
essendo solo soggetta ai vincoli di regolamentazione previsti per
la zona C, come sopra specificato, ed essendo perciò di massima
consentite sia la pesca che le attività turistiche e ricreative,
emerge una pianificazione ambientale che non solo non determinerà
penalizzazione dell'economia locale, ma potrà invece favorire uno
sviluppo duraturo basato sulla conservazione delle risorse
naturali ed ambientali.
Si riferisce, infine, che, congiuntamente all'ispettorato
centrale della difesa mare del Ministero della marina mercantile,
il servizio conservazione della natura di questo Ministero, ha
preso parte a diversi incontri con i rappresentanti del comune di
Favignana. L'ultimo si è tenuto in data 13 novembre u.s. ed è in
tale sede emersa la disponibilità dell'amministrazione comunale
di Favignana a collaborare con questo Ministero per la
realizzazione della riserva.
Ci si propone di continuare tali incontri al fine di
raggiungere intese e consensi per il funzionamento a regime
dell'area protetta e la contestuale realizzazione di specifici
piani di sviluppo per la comunità locale; il prossimo si terrà a
Roma - Piazza Venezia 11 - il 15 c.m. con i rappresentanti delle
categorie.
Il Ministro dell'ambiente: Ripa di Meana.
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
PARCHI E RISERVE MARINE
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

MINISTERO DELL' AMBIENTE, FAVIGNANA (TRAPANI+ SICILIA+), ISOLA DI MARETTIMO, ISOLE EGADI, DM 1992 05 19