Ai Ministri dell'interno e del lavoro e previdenza sociale. -
Per sapere - premesso che:
un cittadino marocchino, il signor Mohamed Irzane, pure
essendo in regola con i requisiti delle leggi n. 39 e n. 943 in
materia di lavoro e di casa, ha da oltre due anni delle
difficoltà ad ottenere il permesso di soggiorno e ad oggi il
signor Mohamed si trova di fronte alle norme sul soggiorno in
condizioni di irregolarità, di clandestinità nonostante abbia una
situazione lavorativa regolare. Risulta agli interroganti,
infatti, che il signor Mohamed avvalendosi della sanatoria
prevista dalla legge n. 39 abbia chiesto il permesso di soggiorno
presso la Questura di Genova, in data 9 maggio 1990;
in attesa di definizione della pratica, gli è stato
rilasciato un permesso di soggiorno provvisorio. Tale documento
ha consentito al signor Mohamed di trovare un posto di lavoro a
Brescia e sono ormai due anni che egli si trova regolarmente
occupato in qualità di lavoratore subordinato nella provincia di
Brescia;
con provvedimento del 28 settembre 1990, però, il Questore
di Genova rigettava l'istanza di regolarizzazione, ritenendo la
documentazione prodotta non idonea a dimostrare la presenza del
signor Mohamed in Italia alla data del 31 dicembre 1989;
il fatto appare paradossale, fondandosi su di una
valutazione eccessivamente formalistica da parte delle autorità
competenti, che pretermettono non soltanto l'aspetto umano della
vicenda, ma anche quello sostanziale, essendovi tutte le
condizioni per l'integrazione di questa persona nella comunità
nazionale;
infatti il signor Mohamed si è integrato nella nostra
realtà, ha una casa e un lavoro, non ha mai avuto noia alcuna con
la giustizia e vuole vivere il suo futuro in Italia, ma come per
tanti altri immigrati nel nostro Paese, la mancata concessione
del permesso di soggiorno lo costringe a vivere in una situazione
di ansia e di precarietà e nel timore di una sempre possibile
espulsione -:
se non ritenga di dover intervenire affinché le autorità
competenti trattino questi casi con maggiore aderenza alla
legalità sostanziale e con una più attenta valutazione delle
situazioni reali. Nella considerazione che ciò costituisce la
base necessaria per un credibile impegno teso a combattere la
clandestinità e l'irregolarità e l'atteggiamento più corretto, in
attesa che sia completata la nostra legislazione in materia di
immigrazione e particolarmente di attribuzione del permesso di
soggiorno.
(4-03861)