Primo firmatario: Gruppo: MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE Data firma: 25/05/1992
Destinatari
Ministero destinatario:
MINISTERO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO
MINISTERO DELL'AMBIENTE
MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:
PRESENTATO IL 25/05/1992
Ai Ministri dell'industria, commercio e artigianato, dell'ambiente e di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: la progettazione del primo impianto di depurazione delle acque industriali, denominato COMODEPUR, risale al 1970, cioé tre anni prima dell'applicazione della legge Merli ed in un momento in cui la salvaguardia delle acque dipendeva quasi unicamente dallo zelo di qualche pretore; da quella iniziativa, per la zona comasca certamente pioneristica, si è poi articolato un itinerario concretizzatosi con la costruzione di altri impianti utili ed indispensabili alla depurazione di corsi d'acqua interessati da scarichi industriali; per tale realizzazione progettuale è stata utilizzata una formula alquanto inedita di sinergia tra pubblico e privato che affidava, tramite convenzione, ai privati la costruzione degli impianti e la relativa gestione e ai consorzi dei comuni interessati la costruzione dei collettori; attualmente i depuratori risultano tecnologicamente sorpassati mentre tra le sostanze inquinanti emergono anche prodotti poco noti analiticamente; la portata degli scarichi è in costante aumento e le esigenze di trattamento in evoluzione; da tempo gli imprenditori hanno predisposto un piano d'intervento sugli impianti che comporta un investimento di circa 100 miliardi; in caso di mancato adeguamento di tali impianti non sarà possibile il rispetto della normativa vigente in materia di inquinamento delle acque; i corsi d'acqua maggiormente inquinati affluiscono nel lago di Como, unica risorsa turistica veramente tale della zona lariana -: se ritengano che il ritardo con cui si sta operando sia da ricercare unicamente nell'inerzia del meccanismo decisionale dei comuni consorziati o anche in altri settori della burocrazia; se non siano ravvisabili colpevoli omissioni o gravi inadempienze da parte di politici ed amministratori pubblici e quindi se non sia ravvisabile l'opportunità di informare della situazione l'autorità giudiziaria; chi si accollerà l'onere del pagamento delle sanzioni che verranno comminate, nel rispetto della legge, a quelle aziende cosiddette inquinanti che da tempo sollecitano l'intervento pubblico; se in merito all'intera vicenda siano stati sentiti i massimi vertici dell'Unione industriali di Como. (4-01452)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
DEPURATORI, FIUMI E TORRENTI, INQUINAMENTO DELLE ACQUE, RIFIUTI INDUSTRIALI, SANZIONI AMMINISTRATIVE