Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per
sapere - premesso che:
in occasione del rinnovo del contratto nazionale del
settore dei servizi di pulizia nel 1989 il ministro del lavoro
propose un protocollo d'intenti nel quale, tra l'altro, si
afferma che: "Il settore dei servizi di pulizia, disinfezione,
disinfestazione e derattizzazione si appalesa sempre più
caratterizzato da una situazione evolutiva legata sia ai
mutamenti strutturali propri della committenza, sia alla
presenza, sul mercato, di una pluralità di operatori appartenenti
a categorie produttive estremamente diversificate.
Il Ministero del lavoro ritiene necessario intervenire a
sostegno della crescita ordinata della categoria delle imprese di
pulizia, adoperandosi in tempi certi e con percorsi legislativi
puntuali per l'emanazione di una normativa tendente a
regolamentare il settore dei servizi di pulizia (Albo delle
imprese) da parte del Parlamento.
Il rispetto delle norme di legge in materia di appalti,
soprattutto nei frequenti casi di assegnazione annua dei servizi
di pulizia, ed il rispetto delle norme contrattuali per i
lavoratori dipendenti, debbono trovare riferimento
nell'individuazione di criteri di onorabilità e affidabilità per
le imprese sia a livello nazionale che regionale, al fine di
creare condizioni di concorrenza leale nel settore e di regole
certe nel mercato.
A tal fine, il Ministero del lavoro si attiverà nei confronti
della associazioni datoriali e delle organizzazioni sindacali,
del Ministero dell'industria per addivenire, in breve tempo, alla
formulazione di una proposta di legge nel senso indicato";
le proposte presentate in materia nel corso della X
legislatura sono rimaste ferme presso la Commissione attività
produttive della Camera;
le imprese del settore dei servizi di pulizia, disinfezione
e disinfestazione sono, allo stato attuale, soggette ad alto
rischio di lottizzazione, intermediazione clientelare e
corruzione, come dimostrano le vicende che hanno colpito le
amministrazioni pubbliche di Milano e del Lazio in queste ultime
settimane;
le imprese di pulizia sono di fatto attualmente prive di
regolamentazione in vigore, in quanto le vertenze in corso da
mesi non si sono ancora concluse e non sono stati stipulati gli
accordi integrativi territoriali;
le associazioni di categoria e le rappresentanze
territoriali sollecitano ormai da mesi la predisposizione di una
regolamentazione del settore in grado di dotare le imprese
esercenti servizi di pulizia di una normativa efficace ed
adeguata -:
in che modo il ministro intenda operare per favorire una
positiva conclusione delle vertenze attualmente aperte
relativamente alle imprese esercenti attività di pulizia;
quali iniziative intenda assumere per una rapida
definizione normativa della materia.
(4-01156)