ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00094

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 11
Seduta di annuncio: 1 del 23/04/1992
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE
Data firma: 23/04/1992


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL BILANCIO E DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA delegato in data 21/06/1993
Stato iter:
02/07/1993
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/06/1993
MINISTRO - (MINISTERO DEL BILANCIO E DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA)
Fasi iter:

PRESENTATO IL 23/04/1992

INTERLOCUTORIO IL 08/05/1992

INTERLOCUTORIO IL 21/06/1993

SOLLECITATO DAL PARLAMENTARE IL 30/09/1992

RISPOSTA DEL GOVERNO IL 21/06/1993

ITER CONCLUSO IL 02/07/1993

Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per conoscere
- premesso che:
il sostegno economico e finanziario alle imprese industriali,
commerciali e di servizio del Mezzogiorno d'Italia, è stato
attuato attraverso l'intervento ordinario, ma soprattutto
quello straordinario dello Stato nel Mezzogiorno, a norma
di numerose leggi tra le quali le leggi 218/78, 517/78,
219/81, 46/82, 651/83, 775/84, 64/86, 346/88 e molte altre
che hanno riguardato incentivi economici in varie forme
(agevolazioni fiscali, fiscalizzazione di oneri sociali,
accesso al credito a condizioni particolari per la costruzione,
ricostruzione, ampliamento degli stabilimenti, per l'acquisto
di macchinari ed impianti, per la riconversione produttiva,
la ricerca e la innovazione tecnologica di processo e di
prodotto e via di seguito). Nel presentare le istanze, volte
ad accedere alle risorse disponibili le imprese hanno prodotto
progetti e programmi nei quali hanno dovuto fare esplicito
cenno agli organici che con l'approvazione dei programmi
e la erogazione delle relative risorse sarebbero stati impiegati
o mantenuti o aumentati nella loro entità. Nell'istruttoria
delle pratiche e nelle conseguenti deliberazioni da parte
degli enti e degli uffici preposti si è quindi tenuto conto
dei riflessi occupazionali che l'erogazione delle risorse
avrebbero comportato sul mantenimento e l'ampliamento dei
livelli occupazionali. Parametro - come appare ovvio - concorrente
in misura determinante e condizionante per la conclusione
positiva dell'istruttoria e per l'erogazione delle risorse
finanziarie e delle agevolazioni concesse. Da ciò si deve
dedurre che le imprese erano destinatarie - spesso anche
per migliaia di miliardi come è avvenuto per gli accordi
di programma o cumulando diverse provvidenze a vario titolo
- delle risorse finanziarie e creditizie e delle agevolazioni
fiscali e previdenziali a condizione che avessero realizzato,
lasciato inalterato o addirittura ampliato, i livelli
occupazionali; è invece accaduto e tuttora accade che, fatte
proprie le risorse pubbliche, talune imprese o hanno trasferito
a terzi le aziende o le hanno chiuse volontariamente per
poi riaprirle in altre forme e/o luoghi, o sono state dichiarate
fallite o ancora hanno continuato ad esercitare la loro
attività non solo non realizzando ma anche non mantenendoli
inalterati o non sviluppando i livelli occupazionali (a
differenza di quanto era stato rispettivamente esplicitato
nel programma presentato per ottenere le risorse pubbliche)
ed invece hanno effettuato o vanno effettuando licenziamenti
collettivi, o hanno posto e stanno ponendo in tutto od in
parte i dipendenti in cassa integrazione per poi licenziarli
secondo le pregresse procedure o attraverso, ora, anche
il passaggio intermedio della mobilità a norma della legge
223 del 23 luglio 1991, in violazione palese delle condizioni
specifiche, quanto al parametro occupazionale programmato,
in presenza e sul presupposto dell'attuazione delle quali
le risorse erano state erogate.
Non spetta certo all'interrogante qualificare le fattispecie
come ipotesi di reato di truffa (pur avendone in taluni
casi tutte le apparenze ove si fosse in presenza di dolo
che avesse posto in essere raggiri od artifizi in ordine
ai livelli occupazionali da realizzare, sviluppare, mantenere
ed in riferimento anche ai quali i finanziamenti erano stati
erogati) essendo, questo, compito esclusivo della magistratura
ordinaria e contabile. L'interrogante intende piuttosto,
oltre che evidenziare l'eventuale rilevanza penale di fattispecie
per le quali fossero accertate, a seguito di indagini approfondite
ipotesi di reato per la sussistenza di dolo, un'altra questione
delicata e rilevante anche nell'ipotesi di sola colpa. E
cioè che - a parte altre sanzioni - in tutte le ipotesi
potrebbe essere configurabile il doveroso risarcimento del
danno erariale, con la restituzione delle somme (capitale
oltre interessi e svalutazione monetaria) dalle imprese
introitati senza causa con l'indebito loro arricchimento.
Non potendo minimamente pensarsi che il legislatore abbia
voluto garantire, con le risorse e le agevolazioni pubbliche
concesse, i soli profitti alla proprietà dell'impresa assicurandol
ampi margini di utili patrimoniali ed economici per l'effetto
dell'introito di risorse pubbliche senza un parallelo effetto
sociale, dovendosi globalmente guardare ai vantaggi assicurati
alle imprese come ad un contesto nel quale capitale e lavoro
sono stati visti indissolubilmente, unitariamente e congiuntamente
E che sul piano sociale avrebbero dovuto assicurare - come
molte leggi hanno richiamato - la realizzazione o la continuità
dello sviluppo globale dell'impresa, in termini cioè produttivi
ed occupazionali, e non certo di una sola parte con esclusione
dell'altra;
l'interrogante per la lunga esperienza parlamentare
sia nella Commissione bilancio che in quella bicamerale
per il controllo sugli interventi nel Mezzogiorno può affermare
- senza tema di smentita - anche a fronte della lettura
dei resoconti della Camera dei deputati, come il legislatore
abbia costantemente voluto emanare le normative richiamate
in funzione della concorrente risoluzione dei problemi
occupazionali;
poiché all'interrogante risulta al momento che a vario
titolo, nella provincia di Napoli ed in quella di Caserta,
hanno usufruito complessivamente di risorse pubbliche le
seguenti società: Kodak stabilimento di Marcianise, Sofer
stabilimento di Pozzuoli, STS Tonolli ora Nuova Samin stabilimento
di Marcianise, Olivetti stabilimento di Pozzuoli e Marcianise,
Pirelli stabilimento di Pozzuoli, Alenia (già Selenia ed
Aeritalia) stabilimenti di Napoli, Pomigliano d'Arco e Bacoli,
Birra Peroni stabilimento di Napoli, Mario Valentino stabilimenti
di Pozzuoli e di Napoli ed altri stabilimenti meridionali,
per migliaia di miliardi e che le dette società, pur in
presenza dei detti cospicui finanziamenti, hanno espletato
o intendono espletare licenziamenti di personale o attraverso
le procedure pregresse o quelle di cui alla legge n. 223
del 1991 direttamente o, prima, per il tramite della sola
cassa integrazione ed ora anche della mobilità, colpendo
molte decine di migliaia di dipendenti a Napoli, Caserta
e loro province e nel restante Mezzogiorno -:
se nelle singole fattispecie di cui alle società citate
e loro controllate, siano ipotizzabili specifiche figure
di reato ove sussista il dolo ed in ogni caso, anche per
sola colpa, violazioni civili ed amministrative in danno
dello Stato, e se il Governo voglia applicare, sentita anche
la Corte dei conti, in caso affermativo le sanzioni opportune
con la richiesta di ristoro del danno contabile e la restituzione
totale o parziale delle somme in numerario erogate e dei
corrispettivi importi delle agevolazioni concesse, gravate
dell'importo degli interessi e della rivalutazione, in misura
proporzionale ai livelli occupazionali che non fossero stati
realizzati, mantenuti o sviluppati secondo i dati contenuti
nelle istanze e nei programmi prodotti al fine di ottenere
l'erogazione di pubbliche risorse ed agevolazioni varie,
a meno che non vengano reintegrati nel posto di lavoro i
dipendenti cassaintegrati, in mobilità o licenziati oppure
assunti coloro che, sempre secondo i detti programmi, avrebbero
dovuto esserlo;
se consti quale seguito ed esito abbia avuto l'esposto
in data 29 gennaio 1992 - di analogo tenore - inviato alla
procura della Repubblica di Roma e alla procura generale
presso la Corte dei conti.
Quanto precede anche in relazione all'atto ispettivo
di uguale contenuto, restato privo di riscontro nella decima
legislatura, n. 4-31313 del 12 febbraio 1992.
(4-00094)
Per delega ricevuta della Presidenza del Consiglio dei
ministri, si risponde ella interrogazione in oggetto, con la
quale, in riferimento al pregresso ordinamento dell'intervento
straordinario nel Mezzogiorno, di cui alla legge n. 64 del 1986
ed al testo unico approvato con decreto del Presidente della
Repubblica n. 618 del 1978, si lamenta il mancato rispetto in via
generale ed anche relativamente a specifiche aziende, del vincolo
di utilizzare, anche in funzione di incremento occupazionale, i
finanziamenti pubblici che tale sistema prevedeva.
In proposito va rammentato che l'articolo 19 della legge 22
dicembre 1984, n. 887 ("finanziaria 1985") abrogando l'articolo
21 del decreto del Presidente della Repubblica n. 902 del 1976 ha
fatto venir meno l'obbligo, precedentemente previsto a carico
delle imprese beneficiarie di agevolazioni industriali, di
rispettare specifiche previsioni occupazionali. In seguito a tale
abrogazione le imprese stesse non sono state più tenute alla
sistematica presentazione delle certificazioni sull'occupazione
rilasciate dagli ispettorati provinciali del lavoro.
Secondo le informazioni fornite dal Ministero di grazia e
giustizia l'esposto presentato in materia dall'onorevole
interrogante alla procura della Repubblica presso il tribunale di
Napoli (la quale è stata investita, per competenza, della
questione stessa anche dalla procura della Repubblica presso il
tribunale di Roma, pure essa destinataria di un analogo esposto)
è stato, per i motivi anzidetti, archiviato dal giudice per le
indagini preliminari su conforme richiesta del pubblico
ministero.
Il Ministro del bilancio e della
programmazione economica: Spaventa.
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI, CONTRIBUTI PUBBLICI, DISOCCUPATI E DISOCCUPAZIONE, IMPRESE INDUSTRIALI, LAVORATORI DIPENDENTI, LICENZIAMENTO, MEZZOGIORNO, MOBILITA' DEI LAVORATORI, TUTELA DEI LAVORATORI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

L 1991 0223, CASERTA (CASERTA+ CAMPANIA+), NAPOLI (NAPOLI+ CAMPANIA+), NAPOLI (CAMPANIA+), CASERTA (CAMPANIA+)