Primo firmatario: Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA Data firma: 17/06/1992
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario
Gruppo
Data firma
FEDERAZIONE DEI VERDI
06/17/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA
06/17/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA
06/17/1992
RIFONDAZIONE COMUNISTA
06/17/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA
06/17/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI
06/17/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI
06/17/1992
MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE
06/17/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI
06/17/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA
06/17/1992
Destinatari
Ministero destinatario:
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 17/06/1992
Stato iter:
17/06/1992
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO
17/06/1992
MINISTRO - (MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI)
REPLICA
17/06/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA
Fasi iter:
PRESENTATO IL 17/06/1992
INTERLOCUTORIO IL 17/06/1992
ABBINAMENTO (ATTO NON CAPOSTIPITE) IL 17/06/1992
RISPOSTA DEL GOVERNO IL 17/06/1992
ITER CONCLUSO IL 17/06/1992
Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: il brutale confronto fra diversi nazionalismi nella Bosnia Erzegovina comporta perdite sempre maggiori di vite umane e di beni materiali, calpesta ogni diritto umano, produce immani sofferenze a popolazioni inermi, provoca la distruzione indiscriminata e sovente deliberata di monumenti di inestimabile valore per la storia e l'identità culturale dei popoli coinvolti nella guerra e dell'intera Europa; a fronte di un numero di profughi dalle zone del conflitto finora valutato dall'ONU in 1.451.000, l'Italia ha accolto sul proprio territorio solo 1.700 persone; è maturato, anche nel nostro paese, un forte sentimento di preoccupazione e di angoscia, che si è espresso in una crescente mobilitazione del movimento pacifista, degli enti locali, di comunità varie, trovando nell'assemblea svoltasi a Padova il 7 giugno scorso un momento importante di riflessione e di proposta; il pur tardivo tentativo dell'ONU per la pacificazione della regione non ha tenuto conto del rapporto del Segretario generale dell'Organizzazione che indicava, in questa crisi, responsabilità ulteriori rispetto a quelle indubitabili della Serbia; secondo quanto riferito dalla stampa, la NATO starebbe attivandosi per assicurare il rispetto delle risoluzioni dell'ONU relative alla regione -: quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare in tutte le sedi internazionali per porre termine al conflitto ed ottenere nell'immediato il ritiro di tutte le milizie, regolari o irregolari, serbe o croate, dal territorio della Bosnia-Erzegovina; se e in che modo il Governo intenda opporsi al ventilato intervento della NATO nella regione o ad altre forme di intervento militare esterno; quali iniziative il Governo intenda assumere per evitare che le sanzioni già deliberate dall'ONU si traducano in un ostacolo o peggio in un blocco degli interventi umanitari a favore delle popolazioni, come denunciato dall'Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati; quali iniziative il Governo intenda adottare per evitare che dette sanzioni assumano il carattere di un intervento parziale che, anziché spegnere il conflitto, alimenti volontà di rivincita di una delle parti; quali iniziative il Governo intenda assumere a sostegno delle forze democratiche e di pace del crescente movimento di opposizione in Serbia; quali iniziative il Governo intenda assumere a sostegno della richiesta di amnistia per i disertori da tutti gli eserciti coinvolti e il rispetto dei diritti civili e umani in tutte le Repubbliche; quali impegni il Governo intenda assumere per un'ulteriore adeguata accoglienza dei profughi nel nostro paese e in particolare per garantire la tutela e l'accoglienza a chi rifiuta la scelta delle armi; quali garanzie intenda dare il Governo affinché gli aiuti inviati siano equamente distribuiti a profughi e popolazioni colpite di tutte le etnie, religioni e provenienze, qualunque sia la zona in cui essi hanno trovato rifugio; quali impegni intenda assumere il Governo perché nella gestione degli aiuti venga data priorità a enti e organizzazioni umanitarie e non governative e valorizzato il contributo del volontariato e della società civile; quali iniziative il Governo intenda assumere per l'embargo totale delle armi a tutte le parti in conflitto. (3-00093)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
CESSAZIONE DELLA GUERRA, DIRITTO INTERNAZIONALE, GUERRA, PROFUGHI E RIFUGIATI
SIGLA O DENOMINAZIONE:
EMBARGO
GEO-POLITICO:
ORGANIZZAZIONE DEL TRATTATO DELL' ATLANTICO DEL NORD ( NATO ), ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE ( ONU ), SERBIA, IUGOSLAVIA, BOSNIA ERZEGOVINA