Ai Ministri dell'interno e della difesa. - Per sapere
- premesso che:
la sera del 6 settembre 1944 il medico condotto dottor
Vittorio Bonetti, che abitava con la famiglia in località
Poggio Grande (frazione di Castel S. Pietro - Bologna) in
una villa di campagna ricevette una chiamata per la visita
domiciliare ad un malato fatta da un colono di sua conoscenza;
il dottor Bonetti, che non aveva mai avuto incarichi
di regime, che non era politicamente impegnato, che non
aveva aderito alla RSI e che in diverse occasioni aveva
mosso critiche a certi atteggiamenti di alcuni gerarchi,
non fu logicamente indotto a sospetto da tale chiamata ed
anzi uscì subito con il latore della stessa;
da quel momento è sparita ogni traccia del dottor Bonetti
il cui corpo non è stato ritrovato;
nel cimitero di Medicina (Bologna) sulla lapide della
tomba della famiglia Bonetti, sotto il nome della madre
Geltrude, vi è la scritta: "Le spoglie mortali di Vittorio
Bonetti, 1892-1944, attendono ancora di essere qui sepolte";
risulta ai famigliari che il dottor Bonetti fu bloccato,
poco distante dalla sua abitazione, da quattro uomini armati
e da essi quindi prelevato -:
se non ritengano di aprire i loro archivi, anche quelli
"riservati", per accertare: 1) con quali modalità e perché
fu effettuato il sequestro del dottor Vittorio Bonetti;
2) dove e perché avvenne il successivo assassinio e in quale
località fu poi sepolto il suo corpo.
(3-00004)