Primo firmatario: Gruppo: RIFONDAZIONE COMUNISTA Data firma: 23/04/1992
Destinatari
Ministero destinatario:
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 08/05/1992
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:
PRESENTATO IL 23/04/1992
INTERLOCUTORIO IL 08/05/1992
Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per conoscere - premesso: che durante la recente campagna elettorale per il rinnovo delle Assemblee parlamentari si è registrata in Calabria la più indecorosa e squallida caccia al voto di preferenza individuale da parte di decine di candidati che non hanno escluso alcun mezzo per rastrellare voti; che alle collusioni tra candidati (alcuni eletti) e poteri criminali e mafiosi, individuate e smascherate dalle procure di Palmi e di Locri attraverso una inchiesta giudiziaria, molti degli stessi candidati hanno speso milioni di lire a fiumi sia per una indescrivibile campagna pubblicitaria fatta con manifesti e con ogni organo di informazione sia con centinaia di cene e con il reclutamento di centinaia di persone a sostegno delle singole candidature; che l'ingente spesa sostenuta dai citati candidati, che viene calcolata superiore al miliardo di lire, non trova spesso giustificazione in quanto non è chiara la provenienza delle somme spese, poiché molti soggetti non potevano essere considerati benestanti per affrontare una così spendiosa campagna elettorale -: 1) se siano state avviate iniziative dirette ad accertare la provenienza delle colossali spese sostenute; 2) se siano state intraprese delle indagini fiscali per accertare se nella dichiarazione dei redditi trovino riscontro le spese sostenute per la propaganda elettorale; 3) se non condivida l'opinione dell'interrogante che giudica l'imponente spesa una implicita offesa al popolo calabrese che si trova di fronte al più basso reddito nazionale e alla più alta percentuale di disoccupazione; 4) se non ritenga opportuno e urgente predisporre le dovute misure per fare piena luce sulle spese e sulla provenienza dei finanziamenti sostenute, come una doverosa esigenza di dare risposte agli interrogativi allarmanti che pongono le collettività calabresi. (3-00002)