ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00376

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 11
Seduta di annuncio: 96 del 19/11/1992
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA
Data firma: 19/11/1992
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO 11/19/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 11/19/1992
FEDER. EUROPEO PR 11/19/1992
RIFONDAZIONE COMUNISTA 11/19/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 11/19/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 11/19/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 11/19/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 11/19/1992
RIFONDAZIONE COMUNISTA 11/19/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 11/19/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 11/19/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 11/19/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 11/19/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 11/19/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 11/19/1992
RIFONDAZIONE COMUNISTA 11/19/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 11/19/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 11/19/1992
MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE 11/19/1992
MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE 11/19/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 11/19/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 11/19/1992
RIFONDAZIONE COMUNISTA 11/19/1992
RIFONDAZIONE COMUNISTA 11/19/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 11/19/1992
MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE 11/19/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 11/19/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 11/19/1992
MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE 11/19/1992
FEDER. EUROPEO PR 11/19/1992
MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE 11/19/1992
RIFONDAZIONE COMUNISTA 11/19/1992
RIFONDAZIONE COMUNISTA 11/19/1992
RIFONDAZIONE COMUNISTA 11/19/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 11/19/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 11/19/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 11/19/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 11/19/1992


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

PRESENTATO IL 19/11/1992

I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri degli
affari esteri e dell'interno, per sapere - premesso che:
la legge n. 39 del 1990, sull'immigrazione all'articolo 2
prevedeva la definizione annuale di flussi d'ingresso, attraverso
apposita decretazione e sentite le parti sociali interessate;
nei primi due anni i relativi decreti interministeriali,
predisposti dal "Gruppo ad hoc" presso il Ministero degli Esteri,
non hanno consentito alcun nuovo ingresso, ad eccezione delle
riserve già previste dalle leggi n. 943 del 1986, e n. 39 del
1990, per ricongiungimenti familiari, asilo politico e chiamata
diretta per lavoro, né hanno consentito la regolarizzazione di
quote di lavoratori già presenti in Italia; gli stessi ingressi
per chiamata lavorativa diretta sono resi estremamente difficili
dalle lentezze procedurali ed amministrative, con la sola
eccezione dei "collaboratori/trici familiari", per i quali è
stata emessa un'apposita circolare;
gli ingressi per lavoro su chiamata diretta, pari a 14.377
cittadini extra-Cee nel primo semestre dell'92, hanno quindi
riguardato per la maggior parte cittadini stranieri già presenti
sul territorio nazionale, obbligati ad uscire e rientrare
dall'Italia al fine di regolarizzare rapporti di lavoro già in
corso;
in questi due anni non si è peraltro provveduto
all'emissione di permessi di soggiorno per lavoro stagionale, la
cui possibilità è contemplata dalle leggi vigenti;
per quanto riguarda i rifugiati in attesa d'asilo o con
ricorso amministrativo pendente, nonché i profughi accolti per
motivi umanitari, permane il divieto di iscrizione al
Collocamento e quindi di lavoro regolare: anche il recente
decreto a favore dei rifugiati somali, che consente il lavoro,
risulta largamente inosservato da parte degli uffici del Lavoro;
tutto questo ha condotto alla stabilizzazione di una
consistente quota di presenze straniere sul territorio nazionale
irregolari sia dal punto di vista del soggiorno che del lavoro,
con gravi conseguenze sui rapporti di lavoro nelle città e nelle
campagne e sulle condizioni di vita e di integrazione sociale, e
con grave danno economico in termini di evasioni contributive e
fiscali;
questa situazione comporta la diffusione di fenomeni di
intermediazione illegale di manodopera, specie nelle campagne, e
di intermediazione speculativa nelle procedure per l'ingresso e
l'offerta di lavoro;
in materia di ricongiungimenti familiari, a partire dal
1991 sono state introdotte per circolare procedure estremamente
restrittive, che escludono in ogni caso il ricongiungimento di
parenti (anche di primo grado), entrati in Italia con visto
turistico o comunque presenti irregolarmente, con parenti
regolarmente residenti;
la Cgil, in sede di consultazione preventiva in vista
dell'imminente emissione del decreto sui "flussi d'ingresso" per
il 1993, ha chiesto che "in via pregiudiziale e contestuale alla
formulazione del decreto si faccia accedere legalmente al mercato
del lavoro quegli "irregolari" per i quali il datore di lavoro
dichiara l'assunzione, senza che per gli stessi sia obbligatorio
l'ingresso dall'estero", e che contemporaneamente vi sia una
soluzione circa l'ingresso in Italia e l'accesso al lavoro dei
"rifugiati di fatto" provenienti da Paesi colpiti da eventi
bellici o catastrofi, degli infermieri professionali di cui al
decreto ministeriale n. 174 del 1991, e dei lavoratori
stagionali;
peraltro sarebbe ipotizzabile, ai fini dell'attribuzione di
permessi di soggiorno per lavoro agli attuali "irregolari",
l'autocertificazione da parte dello stesso lavoratore di rapporti
di lavoro in atto, a somiglianza di quanto stabilito nella
recente operazione di rinnovo dei permessi di soggiorno, allo
scopo di sottrarre il lavoratore all'arbitrio di datori di lavoro
disonesti -:
se non ritengano di accogliere queste indicazioni,
condivise da tempo dall'intero arco dell'associazionismo e dal
volontariato sia laico che cristiano e fatte proprie anche dai
rappresentanti dei principali Comuni metropolitani nel recente
incontro con il Ministero dell'interno, e di attivare con urgenza
tutti questi strumenti - a partire dalla formulazione del decreto
annuale sui "flussi" e dalla legalizzazione dei lavoratori
stagionali già presenti in Italia - che possono consentire,
nell'ambito dell'attuale legislazione, l'emersione di quote di
manodopera straniera dalla clandestinità e dalla forzata
irregolarità lavorativa.
(2-00376)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
EXTRA COMUNITARI, IMMIGRAZIONE, LAVORATORI STAGIONALI, PERMESSO DI SOGGIORNO, PROFUGHI E RIFUGIATI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

L 1990 0039