I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del
Consiglio dei ministri e i Ministri di grazia e giustizia e
dell'interno, per sapere - premesso che:
il quotidiano di informazione economica Il Sole 24 Ore in
data 24 giugno 1992 ha pubblicato il testo degli appunti del
diario di Giovanni Falcone, consegnati da lui alla giornalista
Liana Milella la cui veridicità è stata confermata ufficialmente
e che ad avviso degli interroganti:
da tali appunti si evincono episodi inquietanti che
segnalano uno stato di malessere e di isolamento del dottor
Falcone nel periodo fra i primi di dicembre del 1990 e il 6
febbraio 1991, dovuto ai comportamenti del Procuratore Capo della
Repubblica di Palermo, dottor Pietro Gianmanco;
dall'appunto dei primi di dicembre 1990 emerge una
lamentela del dottor Gianmanco rispetto alla mancata informazione
su un contrasto tra pubblica sicurezza e carabinieri a Corleone
sul latitante Totò Riina;
dagli appunti del 7 dicembre 1990, del 18 dicembre 1990 e
del 19 dicembre 1990 emerge l'indisponibilità del dottor
Gianmanco ad estendere per i grandi delitti politico-mafiosi le
indagini sulla Gladio, come chiesto dalla parte civile nel
processo La Torre (PCI);
dagli appunti del 10 dicembre 1990 si ricava che su
sollecitazione di qualche uomo politico il dottor Gianmanco
avrebbe spinto per la rapida definizione di indagini cui sarebbe
poi seguita l'archiviazione, riguardanti la regione -:
di quali informazioni disponga il Governo sull'episodio del
"contrasto fra carabinieri e pubblica sicurezza a Corleone su
Riina" nonché sulla situazione generale degli uffici della
Procura della Repubblica di Palermo;
quali iniziative intenda assumere per contribuire a ridare
alla direzione della Procura della Repubblica di Palermo
certezza, autorevolezza e prestigio, condizioni essenziali per
l'esercizio delle attività giudiziarie tanto più in un momento di
grave sfida mafiosa e criminale.
(2-00103)