ATTO CAMERA

INTERPELLANZA 2/00017

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 11
Seduta di annuncio: 3 del 06/05/1992
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: FEDERAZIONE DEI VERDI
Data firma: 06/05/1992
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FEDERAZIONE DEI VERDI 05/06/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 05/06/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 05/06/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 05/06/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 05/06/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 05/06/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 05/06/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 05/06/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 05/06/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 05/06/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 05/06/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 05/06/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 05/06/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 05/06/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 05/06/1992


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
  • MINISTERO CON L'INCARICO PER LE AREE URBANE
  • MINISTERO DELLA SANITA'
  • MINISTERO DELLE FINANZE
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

PRESENTATO IL 06/05/1992

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del
Consiglio dei ministri ed i Ministri per i problemi delle aree
urbane, della sanità e delle finanze, per sapere - premesso che:
nel 1975 una variante al piano regolatore generale del
comune di Roma (deliberazione consiliare n. 240, approvata dalla
regione nel 1978), richiesta dall'ACEA, stabilì il passaggio di
un'area di circa 17 ettari, in località Magliana, da zona H2 a
zona M1 (servizi generali pubblici o gestiti da enti pubblici) e
ne fissò specificamente la destinazione a "impianti tecnologici,
idrici, elettrici e gestionali dell'ACEA"; successivamente l'ACEA
comunicò che l'area in questione non era più necessaria per tali
usi, in quanto l'ACEA stessa aveva deciso di ampliare il centro
già esistente al Laurentino;
il 2 aprile 1991 il comune di Roma ha rilasciato una
concessione edilizia (n. 296/C) alle società Roma Ovest
Costruzioni srl e Basileus srl del "gruppo Caltagirone" per la
costruzione di un "complesso edilizio per edifici pubblici" di
304.000 metri cubi fuori terra e 204.000 entro terra (totale
508.000 metri cubi per 3.500 addetti) da affittare al Ministero
della sanità, con l'esenzione dal pagamento degli oneri
concessori per tutta la durata della locazione al suddetto
Ministero;
con rara solerzia, una settimana dopo (9 aprile 1991),
l'Ufficio tecnico erariale di Roma ha valutato congruo un canone
di locazione di 42 miliardi annui; l'importo, pari a circa il
doppio del prezzo di mercato in quella zona di Roma, è stato
immediatamente accettato dalle due società; il periodo di
locazione è stato fissato, nel contratto predisposto subito dopo
dal Ministero della sanità, in nove anni: dopo tale periodo
l'immobile, il cui costo sarebbe ormai completamente ripagato,
tornerebbe nel pieno possesso delle due società private; queste
potrebbero segnare al proprio attivo, nel caso l'operazione
andasse in porto, alcuni importanti risultati: 1) aver ottenuto
una concessione edilizia - benché soggetti privati - su aree a
destinazione pubblica; 2) essersi fatte ripagare dallo Stato, nel
giro di pochi anni, il costo di costruzione; 3) essere tornate
nella piena proprietà dell'immobile, del cui uso potranno
disporre a propria discrezione, eventualmente scegliendo se
continuare ad affittarlo, a prezzi molto vantaggiosi, al
Ministero, oppure collocarlo sul mercato: con buona pace della
destinazione pubblica dell'area;
appare davvero singolare che: a) la concessione edilizia in
zona M1 sia stata rilasciata a società private e non a soggetti
pubblici o concessionari di servizi pubblici; b) che sia stata
considerata ammissibile la localizzazione in zona M1 di un
edificio di direzionalità pubblica, qual è senz'altro un
Ministero, che dovrebbe essere insediato nelle zone I (attività
direzionali) ed in particolare nell'ambito del sistema
direzionale orientale; c) che pochi mesi dopo l'approvazione
della legge per Roma capitale (legge n. 396 del 15 dicembre
1990), sia stata rilasciata dal comune di Roma una concessione
platealmente contraddittoria con il primo obiettivo indicato
nell'articolo 1 della legge e cioè la realizzazione dello SDO ed
il trasferimento in esso dei Ministeri; d) che in un'area
delicatissima sotto il profilo ambientale, pienamente inserita
nella zona del "parco del Tevere Sud", inizialmente destinata dal
piano regolatore generale a zona agricola, sia stata autorizzata
la realizzazione di un complesso equivalente, in volume, a cinque
alberghi Hilton;
il 5 marzo del 1992 il ministro delle finanze, onorevole
Rino Formica, dovendo rilasciare il necessario nulla osta alla
spesa di 42 miliardi annui per 9 anni da parte del Ministero
della sanità, ha comunicato all'Intendenza di finanza di Roma di
poter autorizzare la spesa solo a condizione che: 1) l'Intendenza
stessa dichiari che la locazione dell'immobile che le due società
intendono costruire sia l'unica soluzione possibile per ospitare
il Ministero della sanità; 2) che nel contratto di locazione sia
prevista la possibilità da parte del Ministero della sanità di
recedere dal contratto in qualsiasi momento; 3) che la Presidenza
del Consiglio dei ministri dia il proprio assenso alla locazione
stessa (ai sensi della circolare Craxi del 23 dicembre 1985);
con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri
del 3 maggio 1991 il Presidente del Consiglio, Giulio Andreotti,
aveva delegato il ministro per le aree urbane, onorevole Carmelo
Conte, ad esercitare tutte le funzioni di coordinamento,
indirizzo promozionale, vigilanza, verifica e controllo di
interventi relativi alle aree urbane, inclusi quelli "volti alla
delocalizzazione di attività amministrative"; questa delega è
stata finora rispettata, tranne che per l'assenso alla locazione
in favore delle due citate società di costruzione del "gruppo
Caltagirone"; pochi giorni prima delle elezioni, infatti risulta
agli interroganti che il Presidente Andreotti abbia dato il
proprio assenso all'operazione -:
per quale motivo il ministro della sanità abbia scelto la
localizzazione della Magliana senza alcun esame adeguato delle
alternative possibili; per quali motivi lo Stato dovrebbe versare
a due società private un canone all'incirca doppio dei prezzi
correnti sul mercato, senza con ciò acquisire alcun diritto
sull'immobile locato; per quali motivi non si sia fatto quanto
meno ricorso ad una forma di leasing, che, almeno sotto il
profilo economico e dei rapporti proprietari, sarebbe stata
senz'altro più vantaggiosa per lo Stato;
se le condizioni poste dal ministro delle finanze al
rilascio del nulla osta alla spesa di 42 miliardi annui, e cioè
la dichiarazione dell'Intendenza di finanza e l'inclusione della
clausola di rescissione del contratto, siano state rispettate;
se, comunque, il nulla osta alla spesa stessa sia stato dato;
se il ministro per la aree urbane sia stato preventivamente
informato dal Presidente del Consiglio della sospensione della
delega a lui già conferita; se, quale massimo garante
dell'attuazione della legge n. 396 del 1990 per Roma capitale,
ritenga compatibile con la legge stessa, ed in particolare con la
realizzazione dello SDO, la localizzazione del Ministero della
sanità alla Magliana; se, quale presidente della commissione per
Roma capitale, il ministro per le aree urbane non ritenga che
esistano numerose alternative, tra gli edifici di proprietà
pubblica del comune di Roma, idonee ad ospitare il Ministero
della sanità a costi più bassi di quelli previsti dal contratto
tra il Ministero stesso e le due società private, e soprattutto
con effetti meno devastanti sugli equilibri urbanistici ed
ambientali della città;
per quali motivi il Presidente del Consiglio dei ministri
abbia sospeso la delega al ministro per le aree urbane, abbia
esautorato la "commissione per la rilocalizzazione delle sedi
pubbliche a Roma" ed abbia dato il proprio assenso
all'operazione; se ritenga conciliabile con le funzioni e la
dignità del suo ufficio il ruolo che si è assunto di obiettivo
sostegno a due società private, che agli interpellanti risultano
essere a lui notoriamente vicine;
se l'intera procedura seguita e la configurazione
complessiva dell'affare non impongano un'immediata interruzione
dell'operazione, che a parere degli interpellanti si rivela come
un enorme scandalo sotto il profilo economico, finanziario,
giuridico e ambientale.
(2-00017)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
CANONE DI LOCAZIONE, CONCESSIONI E LICENZE EDILIZIE, PIANO REGOLATORE GENERALE, SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA
SIGLA O DENOMINAZIONE:

MAGLIANA

GEO-POLITICO:

MINISTERO DELLA SANITA', SISTEMA DIREZIONALE ORIENTALE ( SDO ), ROMA (ROMA+ LAZIO+), L 1990 0396