ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00089

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 11
Seduta di annuncio: 87 del 06/11/1992
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE
Data firma: 06/11/1992
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 11/06/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 11/06/1992
MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE 11/06/1992
RIFONDAZIONE COMUNISTA 11/06/1992
DEMOCRATICO CRISTIANO 11/06/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 11/06/1992
DEMOCRATICO CRISTIANO 11/06/1992
MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE 11/06/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 11/06/1992
RIFONDAZIONE COMUNISTA 11/06/1992
RIFONDAZIONE COMUNISTA 11/06/1992
MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE 11/06/1992
MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE 11/06/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 11/06/1992
DEMOCRATICO CRISTIANO 11/06/1992
RIFONDAZIONE COMUNISTA 11/06/1992
LEGA NORD 11/06/1992
RIFONDAZIONE COMUNISTA 11/06/1992
RIFONDAZIONE COMUNISTA 11/06/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 11/06/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 11/06/1992
MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE 11/06/1992
MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE 11/06/1992
RIFONDAZIONE COMUNISTA 11/06/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 11/06/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 11/06/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 11/06/1992


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

PRESENTATO IL 06/11/1992

La Camera,
premesso:
che nell'autunno 1987 si è tenuto un referendum popolare
che ha portato alla sospensione della costruzione e del
funzionamento delle centrali nucleari in Italia;
che nel 1988 è stato elaborato un nuovo piano energetico
nazionale contenente anche alcune indicazioni dirette, in accordo
con le politiche comunitarie, verso un uso più razionale delle
fonti di energia;
che nella Conferenza delle Nazioni su ambiente e sviluppo
(Rio de Janeiro, giugno 1992) i paesi membri dell'ONU sono stati
invitati a ridurre le emissioni nell'atmosfera dell'anidride
carbonica dovuta alla combustione dei combustibili fossili;
che in questi anni in Italia i consumi di elettricità e
di energia totale sono cresciuti anche al di sopra delle
previsioni, già elevate, del piano energetico del 1988,
soprattutto nei settori dei trasporti e terziario;
che nel 1992 è stato elaborato un aggiornamento del piano
energetico nazionale che prevede, nei prossimi anni, un tasso
ancora crescente di aumento dei consumi sia di energia totale,
sia di elettricità, e che in coerenza con queste indicazioni
l'ENEL ha in corso un costoso programma di costruzione di nuove
centrali elettriche;
che si fanno sempre più insistenti, in Italia, le
richieste di riaprire le centrali nucleari chiuse e di costruirne
di nuove, benché permangono in pieno i motivi che hanno indotto i
cittadini italiani a votare, cinque anni fa, per una una
sospensione delle attività nucleari e cioè: a) la limitata
sicurezza dei reattori; b) l'inquinamento radioattivo, sia pur
lieve, associato al funzionamento "normale" delle centrali
nucleari; c) le difficoltà di sistemare per decenni e per secoli,
in modo affidabile, sia il combustibile irraggiato radioattivo,
sia le scorie radioattive separate dal ritrattamento del
combustibile irrogato; d) il costo dell'elettricità di origine
nucleare, superiore, se si fanno correttamente i conti, a quello
dell'elettricità ottenuta con combustibili fossili o di fonte
idroelettrica, nonostante la netta diminuzione del prezzsso
internazionale dell'uranio; e) le difficoltà tecniche e di
sicurezza e gli elevati costi dello smantellamento delle centrali
nucleari alla fine della loro vita utile;
impegna il Governo
1) a presentare al Parlamento una rielaborazione del piano
energetico coerente sia con i vincoli impostati dalla Comunità
europea e indicati a livello internazionale, sia con l'attuale
grave situazione del debito pubblico italiano che non consente
sprechi o costruzioni o opere non strettamente necessarie, un
piano energetico, cioè contenente chiare linee di programmazione
e di interventi diretti a contenere i consumi sia di elettricità
sia di combustibili fossili nei settori dell'industria, dei
trasporti, domestico e terziario;
2) a dare precise indicazioni all'ENEL perché ridimensioni
gli attuali programmi di costruzione di centrali elettriche per
una potenza di gran lunga superiore ai reali fabbisogni
elettrici; la potenza elettrica di cui l'ENEL afferma di avere
bisogno, per giustificare i costosi programmi di costruzione,
fonte di conflitti e fine a se stessi, è necesaria soltanto per
far fronte ai consumi elettrici "di punta" che si verificano in
poche ore dell'anno, soprattutto nel settore terziario, mentre
tale domanda elettrica "di punta" potrebbe essere abbassata con
adatte politiche energetiche, in modo da assicurare la stessa
disponibilità di elettricità con meno centrali (per esempio con
tariffe multiorarie che fanno pagare, anche nel settore domestico
e terziario, di più l'elettricità nelle ore di punta, tariffe
adottate da oltre venti anni in molti paesi industriali e che
l'ENEL si è sempre rifiutata di adottare nel settore domestico,
proprio perché una diminuzione della richiesta elettrica "di
punta" farebbe venir meno la necessità di costruire nuove
centrali);
3) ad avviare una politica dei trasporti soprattutto
urbani, che consenta di abbassare i crescenti consumi di
carburanti per autotrazione e il conseguente inquinamento urbano,
e che consenta nello stesso tempo di diminuire la congestione del
traffico urbano;
4) a predisporre un piano di crescente utilizzazione delle
risorse idroelettriche ancora disponibili (stimabili intorno ad
altri 15 miliardi di kwh/anno, rispetto all'attuale produzione),
non con la costruzione di grandi dighe con impatto negativo sul
territorio, ma nell'ambito dell'uso delle acque a fini multipli,
esplicitamente previsto dalla legge sulla difesa del suolo n. 183
del 1989;
5) a dichiarare esplicitamente che intende continuare a
rispettare la volontà popolare, espressa nei referendum del 1987,
di abbandonare i progetti di funzionamento e costruzione di
centrali nucleari;
6) a dare indicazioni agli organi di ricerca pubblici nel
senso di abbandonare i velleitari costosi progetti di reattori
presunti "sicuri", e di orientare invece il lavoro del grande
potenziale tecnico e scientifico, ancora esistente in Italia in
campo nucleare, alla soluzione dei crescenti problemi, italiani e
internazionali, di un futuro decisamente post-nucleare, per
esempio: a) dei problemi di sistemazione permanente dei materiali
radioattivi esistenti nelle centrali attualmente disattivate
(compresa la centrale di Caorso) e dei materiali provenienti
dall'esercizio passato delle centrali nucleari e dallo
smantellamento delle bombe nucleari b) dei problemi relativi alla
sicurezza delle centrali nucleari poco affidabili esistenti nel
mondo; c) dei problemi di smantellamento delle centrali nucleari,
a mano a mano che ne cesserà l'esercizio. Il lavoro in questi
settori di delicate tecnologie avanzate avrebbe una ricaduta
sulle conoscenze scientifiche e su attività produttive di gran
lunga superiore a quella associata al sogno di una risurrezione
della produzione nucleare di elettricità;
7) a promuovere una effettiva politica di sviluppo e
diffusione delle tecniche di utilizzazione delle fonti
energetiche rinnovabili, molte ormai uscite dalla fase
sperimentale, come, oltre al già ricordato potenziale
idroelettrico, le tecniche fotovoltaiche, l'utilizzazione
dell'energia del vento (settori in cui appena adesso si muovono,
con grande ritardo, i primi passi), l'utilizzazione di prodotti e
sottoprodotti agricoli, soprattutto nell'ambito di un programma
di utilizzazione e recupero delle terre marginali o abbandonate,
anche in relazione alla difesa del suolo;
8) a disporre un piano di interventi coordinati fra i
Ministeri dell'industria, dell'ambiente e della pubblica
istruzione, per avviare una diffusa campagna di educazione e di
sensibilizzazione sui temi del risparmio energetico.
(1-00089)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
COMBUSTIBILI E CARBURANTI, DIFESA DEL SUOLO, ENERGIA ELETTRICA, ENERGIA NUCLEARE, FONTI RINNOVABILI DI ENERGIA, IMPIANTI NUCLEARI, INQUINAMENTO ATMOSFERICO, REFERENDUM, RISPARMIO ENERGETICO, SOSTANZE RADIOATTIVE, TUTELA DELL' AMBIENTE
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

PIANO ENERGETICO NAZIONALE ( PEN ), CONFERENZA DELLE NAZIONI UNITE SU AMBIENTE E SVILUPPO ( UNCED )