ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00066

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 11
Seduta di annuncio: 41 del 06/08/1992
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA
Data firma: 06/08/1992
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEMOCRATICO CRISTIANO 08/06/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 08/06/1992
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO 08/06/1992
DEMOCRATICO CRISTIANO 08/06/1992
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO 08/06/1992
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO 08/06/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 08/06/1992
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO 08/06/1992
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO 08/06/1992
DEMOCRATICO CRISTIANO 08/06/1992
DEMOCRATICO CRISTIANO 08/06/1992
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO 08/06/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 08/06/1992
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO 08/06/1992
DEMOCRATICO CRISTIANO 08/06/1992
RIFONDAZIONE COMUNISTA 08/06/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 08/06/1992
RIFONDAZIONE COMUNISTA 08/06/1992
MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE 08/06/1992
RIFONDAZIONE COMUNISTA 08/06/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 08/06/1992
MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE 08/06/1992
RIFONDAZIONE COMUNISTA 08/06/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 08/06/1992
RIFONDAZIONE COMUNISTA 08/06/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 08/06/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 08/06/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 08/06/1992
FEDERAZIONE DEI VERDI 08/06/1992
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA 08/06/1992


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

PRESENTATO IL 06/08/1992

La Camera,
richiamando la risoluzione approvata dalla III Commissione
- Affari Esteri - della Camera dei Deputati, approvata
all'unanimità il 21 novembre 1991 (7-00482) in merito
all'attuazione della risoluzione 690 delle Nazioni Unite relativa
alla celebrazione del referendum di autodeterminazione del popolo
del Sahara Occidentale;
considerando che il referendum non ha potuto avere luogo
nella data prevista (29 gennaio 1992) a causa delle difficoltà
insorte nell'applicazione del piano di pace delle Nazioni Unite
in particolare per il mancato rispetto del piano da parte del
regno del Marocco;
considerato che le principali difficoltà risiedono:
nella pretesa del Marocco di apportare alle liste
elettorali modifiche incompatibili con gli accordi e le procedure
previste del piano di pace;
negli ostacoli frapposti dalle autorità marocchine al
dispiegamento e all'attività della Minurso;
nel trasferimento nel corso degli ultimi mesi di
centinaia dimigliaia di coloni marocchini dei territori oggetto
della contestazione;
prendendo atto:
che il segretario generale dell'ONU, signor Boutros
Ghali, nel rapporto al Consiglio di sicurezza del 29 maggio 1992
(S/24040), ha rilevato che dal marzo ad oggi la Minurso ha
constatato 102 violazioni del cessate il fuoco, delle quali ben
97 da parte del Marocco;
che il rappresentante speciale del segretario generale
dell'ONU, signor Sahabzada Yaqub-Khan, che si è recato nella
regione per colloqui con tutte le parti interessate, è stato
incaricato di condurre negoziati al fine di superare gli ostacoli
frapposti del Marocco all'applicazione del piano di pace;
che pertanto il mandato della Minurso - alla quale come è
noto partecipano 6 osservatori militari italiani - è stato
prorogato fino al 31 agosto;
che dopo tale scadenza il Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite potrebbe essere indotto ad adottare altre misure
per la soluzione della questione;
ritenendo che il rispetto delle decisioni del Consiglio di
Sicurezza è un principio internazionale che non dovrebbe
ammettere deroghe;
considerato altresì che il Congresso degli Stati Uniti ha
invitato il Presidente a subordinare l'erogazione al Marocco di
aiuti economici, finanziari e militari all'applicazione del piano
di pace dell'ONU (Camera dei rappresentanti, 26 sessione,
rapporto 102-585, appendice al rapporto 5368);
ritenendo pericoloso il protrarsi di una situazione di
conflitto in una regione che ha tante relazioni con l'Italia e
che da un assetto pacifico potrebbe trarre benefici per
promuovere il proprio sviluppo e per incentivare la cooperazione
nel quadro del grande Maghreb arabo;
considerando gravi le violazioni dei diritti umani,
denunciate nel rapporto di Amnesty International, poste in atto
dal Marocco nei confronti dei cittadini Sahrawi residenti nei
territori occupati, in particolare la mancanza di ogni notizia in
merito a oltre 800 persone prelevate, detenute senza processo e
delle quali non si ha alcuna notizia, in particolare dei
sindacalisti;
impegna il Governo:
a) a continuare a fornire appoggio attivo agli sforzi delle
Nazioni Unite per una soluzione pacifica del conflitto nel Sahara
Occidentale;
b) a operare, con urgenza, in vista della scadenza del 31
agosto, sia nel quadro dei rapporti bilaterali con Regno del
Marocco che nelle sedi internazionali per esercitare nei
confronti del Governo marocchino le necessarie pressioni al fine
di ottenere l'applicazione rigorosa del piano di pace, lo
svolgimento del referendum di autodeterminazione nel più breve
tempo possibile, l'accettazione leale del suo risultato quale che
sia la decisione degli elettori;
c) ad adoperarsi nell'ambito CEE perché venga sospesa
l'entrata in vigore del protocollo di cooperazione col Marocco
fintantoché non si siano avute precise assicurazioni circa la
data e le modalità di svolgimento del referendum di
autodeterminazione del popolo Saharawi;
d) a far conoscere alle autorità marocchine l'interesse
italiano a che i paesi che intrattengono relazioni commerciali ed
economiche con l'Italia si attengano alle decisioni delle Nazioni
Unite, rispettino le convenzioni internazionali e garantiscano il
rispetto dei diritti umani;
e) a chiedere alle autorità marocchine informazioni precise
sulla sorte degli 857 desaparecidos saharawi e a sollecitarne la
liberazione;
f) a richiedere alle autorità marocchine di consentire il
ritorno in patria dei 200 prigionieri di guerra marocchini,
liberati due anni orsono dal Fronte Polisario a seguito di un
gemellaggio tra la provincia di Roma e la Wilaya di El Ayoun che
il Marocco ha finora rifiutato di prendere in consegna;
g) a incrementare l'aiuto umanitario, in particolar modo
nel settore alimentare e sanitario, in favore dei rifugiati
saharawi costretti ancora a risiedere nei campi profughi nel
deserto algerino;
h) a dichiarare all'ONU la propria disponibilità:
a cooperare per il finanziamento delle operazioni di
rimpatrio degli elettori;
a aumentare gli effettivi italiani nella Minurso qualora
ciò si rendesse necessario;
a inviare osservatori indipendenti durante le operazioni
elettorali;
i) a comunicare fin d'ora al Segretario Generale delle
Nazioni Unite la ferma volontà del Governo italiano di operare
per il rispetto e l'applicazione del piano di pace anche
adottando, in caso di estrema necessità, misure sanzionatorie.
(1-00066)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, DIRITTO DI AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI, GUERRA, NAZIONALITA' E QUESTIONI NAZIONALI, POLITICA ESTERA, PRIGIONIERI DI GUERRA, RELAZIONI INTERNAZIONALI
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO:

ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE ( ONU ), MAROCCO, SAHARA OCCIDENTALE