ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00048

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 11
Seduta di annuncio: 26 del 20/07/1992
Abbinamenti
Atto 1/00035 abbinato in data 21/07/1992
Firmatari
Primo firmatario:
Gruppo: DEMOCRATICO CRISTIANO
Data firma: 20/07/1992
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEMOCRATICO CRISTIANO 07/20/1992
DEMOCRATICO CRISTIANO 07/20/1992
DEMOCRATICO CRISTIANO 07/20/1992
DEMOCRATICO CRISTIANO 07/20/1992
DEMOCRATICO CRISTIANO 07/20/1992
DEMOCRATICO CRISTIANO 07/20/1992
DEMOCRATICO CRISTIANO 07/20/1992
DEMOCRATICO CRISTIANO 07/20/1992
DEMOCRATICO CRISTIANO 07/20/1992


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Stato iter:
23/07/1992
Partecipanti allo svolgimento/discussione
SVOLGIMENTO 21/07/1992
DEMOCRATICO CRISTIANO
 
RISPOSTA GOVERNO 22/07/1992
MINISTRO - (MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI)
MINISTRO - (MINISTERO DELL'AMBIENTE)
 
RINUNCIA VOTAZIONE 23/07/1992
DEMOCRATICO CRISTIANO
Fasi iter:

PRESENTATO IL 20/07/1992

DISCUSSIONE IL 21/07/1992

ABBINAMENTO (ATTO NON CAPOSTIPITE) IL 21/07/1992

RINVIATO IL 21/07/1992

DISCUSSIONE IL 22/07/1992

RISPOSTA DEL GOVERNO IL 22/07/1992

RINVIATO IL 22/07/1992

DISCUSSIONE IL 23/07/1992

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 23/07/1992

ASSORBITA IL 23/07/1992

ITER CONCLUSO IL 23/07/1992

La Camera,
considerato che il 14 giugno 1992, si è conclusa la
Conferenza di Rio de Janeiro sull'ambiente e lo sviluppo;
considerato che i risultati della Conferenza sono trasfusi
nei seguenti testi:
Dichiarazione di Rio;
Agenda 21;
Convenzione sui cambiamenti climatici;
Convenzione sulla bio-diversità;
Dichiarazione sulle foreste;
considerato che l'elaborazione della "Carta della Terra" è
stata rinviata al 1995, a causa della riscontrata difficoltà di
tramutare in Convenzione i doveri ed i diritti ambientali dei
singoli, degli Stati e dei gruppi economici;
considerato che costituisce aspettativa comune alla
stragrande maggioranza dei Paesi partecipanti quella di
rafforzare i vincoli di solidarietà internazionale;
considerato che il bilancio complessivo della Conferenza di
Rio non può essere considerato del tutto soddisfacente in quanto
i testi proposti sono stati indeboliti dalla necessità di mediare
tra le diverse tesi oppure alcuni schemi di convenzione sono
stati tramutati in Dichiarazioni non vincolanti;
considerato che la conferenza ha posto in evidenza il
persistente contrasto tra Paesi ricchi e Paesi poveri;
considerato che la Dichiarazione di Rio ha riconosciuto il
genere umano come un primus inter pares sul quale incombe il
dovere di considerare la salvaguardia dell'ambiente come un
vincolo ineliminabile dei processi di sviluppo economico;
considerato che l'Agenda 21, quale sintesi dello sviluppo
sostenibile per il ventunesimo secolo, oltre a costituire un
ampio programma d'azione in materia ambientale per le Nazione
Unite, i singoli Stati, le associazioni ambientaliste e gli
operatori economici, ha posto in evidenza che la tutela
dell'ambiente richiede l'indispensabile partecipazione delle
donne, dei giovani, degli agricoltori e delle formazioni sociali
a forte contenuto associativo;
considerato che la Convenzione sui cambiamenti climatici è
una semplice convenzione-quadro le cui clausole sono prive di
impegni concreti di attuazione;
considerato che la Convenzione sulla bio-diversità, per
quanto firmata da 155 Paesi, ha registrato la contrapposizione
tra Paesi detentori delle diverse specie e Paesi detentori delle
bio-tecnologie;
considerato che la Dichiarazione sulle foreste nasconde
l'insuccesso per la rinuncia ad una specifica Convenzione per la
tutela del patrimonio forestale planetario;
considerato che la definizione degli strumenti economici ha
posto in evidenza la necessità di ricercare risorse finanziarie
aggiuntive da trarre dagli usi delle risorse ambientali,
impegna il Governo a:
modificare radicalmente la tecnica di ratifica delle
convenzioni e degli altri atti internazionali in materia
ambientale, corredando le norme di ratifica con le disposizioni
indispensabili per adeguare l'ordinamento interno a quello
internazionale anche abrogando espressamente norme divenute
incompatibili;
recepire le direttive della CEE in materia ambientale, in
maniera che la legislazione interna si adegui sostanzialmente sia
ai principi comunitari che a quelli internazionali;
disporre per ogni atto di recepimento o di ratifica una
relazione tecnica che fornisca un quadro completo delle risorse
aggiuntive necessarie per rendere concreto l'adeguamento
dell'ordinamento interno;
contemperare le esigenze dei singoli a conseguire livelli
di esistenza più confortevoli con la necessità che l'applicazione
delle bio-tecnologie, delle manipolazioni genetiche e degli atti
che comunque possono riguardare il corpo umano, avvenga nel
rispetto della pari dignità di tutti gli esseri viventi a
prescindere dal requisito della cittadinanza;
definire i doveri degli utenti, sia come singoli che quali
operatori economici, nei riguardi delle risorse ambientali al
fine di una generale azione di prevenzione degli impatti che
possono pregiudicare il bilancio ambientale;
stabilire, almeno annualmente, le linee programmatiche per
orientare in maniera uniforme e nel rispetto degli indirizzi del
Parlamento l'azione dei rappresentanti del Governo in qualsiasi
organismo internazionale i cui obiettivi riguardino la
predisposizione, la formulazione, la redazione di Carte,
Dichiarazioni, Convenzioni ed altri atti che siano vincolanti per
la Repubblica o che introducano principi generali;
introdurre le modifiche legislative indispensabili per la
valorizzazione del patrimonio boschivo nazionale, con particolare
riguardo per i demani forestali, per i patrimoni boschivi degli
enti pubblici e per i boschi appartenenti alle università ed alle
comunanze agrarie;
operare per un coordinamento degli interventi dei diversi
organismi internazionali per la protezione del Mare Mediterraneo,
delle risorse ittiche e delle potenzialità turistiche nel quadro
di un generale rispetto degli equilibri ambientali;
adottare una revisione organica della legislazione sulle
acque al fine di introdurre una sostanziale salvaguardia delle
risorse idriche e della particolare protezione delle risorse
idriche ritenute strategiche;
determinare i criteri generali e le compatibilità con le
attuali prestazioni tributarie per l'introduzione di
contribuzioni sugli usi delle risorse ambientali, evitando che la
razionalizzazione del sistema possa tradursi in una
indiscriminata lievitazione della pressione fiscale;
attuare tutte le iniziative indispensabili perché siano
ratificate le convenzioni e siano perseguiti gli obiettivi
ulteriori scaturiti dalla Conferenza di Rio, orientando l'azione
italiana al perseguimento della concreta solidarietà
internazionale nell'uso e nel trasferimento delle risorse
ambientali.
(1-00048)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
BOSCHI E FORESTE, CONGRESSI CONVEGNI E SEMINARI, DECONTAMINAZIONE DALL' INQUINAMENTO, DIRETTIVE DELLA COMUNITA' EUROPEA, TUTELA DELL' AMBIENTE
SIGLA O DENOMINAZIONE:

GEO-POLITICO: