ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00554

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 407 del 13/10/2020
Abbinamenti
Atto 7/00381 abbinato in data 06/05/2021
Firmatari
Primo firmatario: CRIPPA DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SUT LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 13/10/2020
ALEMANNO MARIA SOAVE MOVIMENTO 5 STELLE 13/10/2020
GIARRIZZO ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 13/10/2020
MASI ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 13/10/2020
PAPIRO ANTONELLA MOVIMENTO 5 STELLE 13/10/2020
PAXIA MARIA LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 13/10/2020
BERARDINI FABIO MOVIMENTO 5 STELLE 13/10/2020
PERCONTI FILIPPO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 13/10/2020


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/11/2020
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 04/11/2020
NARDI MARTINA PARTITO DEMOCRATICO
SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
BERSANI PIER LUIGI LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/11/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 04/11/2020

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/05/2021

AUDIZIONE INFORMALE IL 06/05/2021

AUDIZIONE INFORMALE IL 11/05/2021

AUDIZIONE INFORMALE IL 17/05/2021

AUDIZIONE INFORMALE IL 19/05/2021

AUDIZIONE INFORMALE IL 25/05/2021

AUDIZIONE INFORMALE IL 22/06/2021

AUDIZIONE INFORMALE IL 23/06/2021

AUDIZIONE INFORMALE IL 29/06/2021

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00554
presentato da
CRIPPA Davide
testo di
Martedì 13 ottobre 2020, seduta n. 407

   La X Commissione,

   premesso che:

    nel nostro Paese il processo di apertura del mercato interno dell'energia elettrica e del gas ha preso l'avvio dalla metà degli anni ’90, data a partire dalla quale si sono assunte iniziative per attuare gli indirizzi comunitari nella consapevolezza che un'effettiva politica energetica europea potesse realizzarsi appieno solo in un contesto di regole armonizzate e, soprattutto, di eliminazione delle asimmetrie nei processi di apertura dei singoli mercati nazionali;

   in particolare, le basi per la progressiva apertura dei mercati energetici sono state poste con l'adozione del decreto legislativo n. 79 del 1999 (per il settore elettrico, che ha recepito la direttiva 1996/92/UE) e del decreto legislativo n. 164 del 2000 (per il settore del gas, che ha recepito la direttiva 1998/30/UE), con l'obiettivo di promuovere il superamento, quand'anche con modalità e tempi tali da assicurare la necessaria gradualità dei processi, delle situazioni di monopolio pubblico che caratterizzavano gli assetti dei mercati energetici in Italia;

   la legge 4 agosto 2017, n. 124 (cosiddetta legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha stabilito, dal 1° luglio 2019, la fine della tutela di prezzo fornita dall'Autorità per i settori dell'energia elettrica (per i clienti domestici e le piccole imprese connesse in bassa tensione) e del gas naturale (per i clienti domestici), individuando a tal fine un percorso a beneficio dei clienti finali di piccole dimensioni. Tale scadenza è stata rinviata al 1° luglio 2020 in seguito all'approvazione della legge di conversione del decreto-legge n. 91 del 2018;

   il decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8 (cosiddetto Milleproroghe) – da ultimo – ha previsto un ulteriore rinvio, rivedendo le tempistiche per il superamento del servizio di maggior tutela e disponendo rispettivamente l'uscita per le piccole imprese (di cui all'articolo 2 della direttiva (UE) 2019/944) a partire dal 1° gennaio 2021 e per le microimprese (di cui al medesimo articolo della direttiva europea) e per i clienti domestici a partire dal 1° gennaio 2022 (articolo 1, comma 60);

   la ratio alla base del rinvio è stata quella di assicurare, dalle date di rimozione della tutela di prezzo, un servizio a tutele graduali per i clienti finali senza fornitore di energia elettrica, nonché specifiche misure per prevenire ingiustificati aumenti dei prezzi e alterazioni delle condizioni di fornitura a tutela di tali clienti;

   con la segnalazione 515/2019/I/COM del 9 dicembre 2019, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) richiamava l'attenzione di Parlamento e Governo sulle criticità ancora presenti nei mercati della vendita dell'energia elettrica e del gas naturale, tra cui la persistenza nei mercati retail di dinamiche concorrenziali ed un effettivo grado di maturità per l'accesso al mercato conseguito dai clienti di piccole dimensioni ancora limitato, determinando una presenza di tali clienti riforniti sul libero mercato piuttosto insoddisfacente;

   la direttiva (UE)2019/944 del 5 giugno 2019 relativa a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica, di modifica della direttiva 2012/27/UE, mira a creare mercati elettrici nazionali efficienti e integrati, che consentono un accesso non discriminatorio a tutti i fornitori di risorse e ai clienti dell'energia elettrica, responsabilizzino i consumatori, assicurino la competitività sul mercato globale, la gestione della domanda, lo stoccaggio di energia e l'efficienza energetica;

   la direttiva 2019/944/UE sancisce, inter alia, due fondamentali principi, quali la libertà di scelta del fornitore, la quale deve essere assicurata dagli Stati membri a tutti i clienti che devono essere liberi di avere più di un contratto di fornitura di energia elettrica, nonché la libertà dei fornitori di determinare liberamente il prezzo della fornitura di energia elettrica ai clienti, in una dinamica di mercato e di effettiva concorrenza;

   in deroga a quest'ultimo principio, gli Stati membri possono adottare interventi pubblici di fissazione dei prezzi per un periodo transitorio volto a conseguire una concorrenza effettiva a favore di clienti civili e di microimprese non rientranti in dette condizioni, purché tesi verso un interesse economico generale non discriminatorio, trasparente, di concorrenza effettiva tra fornitori e senza costi aggiuntivi per i partecipanti al mercato;

   nonostante il miglioramento e le misure assunte negli ultimi anni, l'Italia mantiene ancora un gap con gli altri Paesi europei per quanto riguarda il prezzo dell'energia elettrica, con diretto impatto sulla competitività delle aziende e del potere d'acquisto delle famiglie, specie quelle in condizioni di povertà energetica;

   dalla Relazione annuale 2020 sullo stato dei servizi e sull'attività svolta dall'Arera e presentata al Parlamento e al Governo il 17 settembre 2020, emerge come, dal confronto tra mercato libero e regimi di tutela, i clienti non domestici possano beneficiare di prezzi più bassi acquistando l'energia elettrica sul mercato libero, mentre per i clienti domestici il prezzo medio del mercato libero continua ad essere maggiore di quello del regime tutelato (mediamente il 26 per cento in più sul mercato libero);

   il 2019 è stato caratterizzato da un trend al rialzo per i prezzi al lordo delle imposte e degli oneri in tutta Europa, andamento che in Italia è stato influenzato anche da un aumento più marcato dei prezzi netti (energia e costi di trasporto);

   il prezzo medio dell'energia elettrica (ponderato con le quantità vendute), al netto delle imposte, praticato dalle imprese di vendita ai clienti domestici, è stato pari a 21,50 c€/kWh nel servizio di maggior tutela e a 24,21 c€/kWh nel mercato libero. Il differenziale tra i due mercati, in parte spiegabile con ampie differenze nelle tipologie di contratti disponibili sui due mercati, è risultato quindi di 2,7 centesimi di euro, che scende a 2,6 centesimi se si guarda alla sola componente di costo per la materia energia (10,19 €cent/kWh nella tutela contro 12,81 €cent/kWh nel libero);

   inoltre, sebbene in aumento rispetto al 2018 (46,4 per cento), nel 2019 solo il 49,4 per cento dei clienti domestici si è approvvigionato sul mercato libero e la limitata concorrenzialità del segmento «clienti domestici» è confermata ed in parte attribuibile alla permanente ridotta capacità che in media caratterizza questo segmento di utenti, ancora incapaci di orientarsi tra le offerte presenti nel libero mercato e coglierne compiutamente i benefici;

   i clienti domestici che hanno già scelto il mercato libero e che potenzialmente avrebbero dovuto ottenere un risparmio in bolletta si sono ritrovati a pagare costi mediamente più elevati rispetto a chi è rimasto nella maggior tutela, complice la scarsa concorrenza e il perdurare di un alto livello di concentrazione del mercato: nonostante, infatti, nel 2019 il numero dei venditori sul mercato retail sia cresciuto in maniera decisa (+88 unità nel mercato libero, per un totale di 723 operatori), l'82,5 per cento del settore domestico è ancora servito da cinque operatori, a dimostrazione del fatto che il suddetto incremento è associato ad una frammentazione delle quote di mercato più che ad una loro crescita media;

   gli elementi critici per la concorrenzialità del mercato della vendita ai clienti domestici (come i fenomeni di concentrazione, la presenza di barriere alla crescita e la minore dinamicità dei clienti) continuano pertanto a rimanere significativi, seppure con lievi segnali di miglioramento;

   la citata Relazione annuale 2020 fotografa, pertanto, una situazione in cui, nonostante le misure adottate per agevolare il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero, la presenza di clienti finali nei servizi di tutela è ancora rilevante e permane una certa resistenza a passare al mercato libero nel quale persiste ancora un certo grado di concentrazione,

impegna il Governo:

   ad adottare le iniziative di competenza, anche di carattere normativo, che prevedano l'istituzione di un meccanismo di fissazione mensile dei prezzi al Pun (Prezzo unico nazionale) valido a partire dal 1° gennaio 2022, data di uscita dal regime di maggior tutela per microimprese e clienti domestici, nei limiti e con i requisiti previsti dalla direttiva 2019/944/UE;

   a favorire iniziative di comunicazione istituzionale a carattere pubblicitario su mezzi di comunicazione di massa e non, in grado di fornire all'utenza informazioni imparziali ed esaustive ed accrescere la capacità dei consumatori di valutare le diverse proposte contrattuali e i venditori che meglio soddisfino le loro specifiche esigenze.
(7-00554) «Davide Crippa, Sut, Alemanno, Giarrizzo, Masi, Papiro, Paxia, Berardini, Perconti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

liberalizzazione del mercato

industria del gas

protezione del consumatore