Legislatura: 18Seduta di annuncio: 338 del 12/05/2020
Primo firmatario: PICCOLI NARDELLI FLAVIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 12/05/2020 PRESTIPINO PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 12/05/2020 ROSSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 12/05/2020 DI GIORGI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 12/05/2020
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 20/05/2020 PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO PARLAMENTARE 20/05/2020 MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA CASCIELLO LUIGI FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE ILLUSTRAZIONE 27/05/2020 PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO PARLAMENTARE 27/05/2020 MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA CASCIELLO LUIGI FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE BELOTTI DANIELE LEGA - SALVINI PREMIER LATTANZIO PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE DI GIORGI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO ANZALDI MICHELE ITALIA VIVA VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO GOVERNO 27/05/2020 MARTELLA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) PARERE GOVERNO 27/05/2020 MARTELLA ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/05/2020
DISCUSSIONE IL 20/05/2020
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 20/05/2020
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/05/2020
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 27/05/2020
DISCUSSIONE IL 27/05/2020
ACCOLTO IL 27/05/2020
PARERE GOVERNO IL 27/05/2020
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 27/05/2020
CONCLUSO IL 27/05/2020
La VII Commissione,
premesso che:
nella condizione di emergenza sanitaria connessa alla diffusione del COVID-19, il sistema della stampa ha continuato a svolgere una funzione essenziale di pubblico interesse, assicurando ai cittadini un servizio informativo professionale che, oltre a concorrere all'efficacia delle misure di contenimento del contagio, ha concretamente garantito l'esercizio dei diritti di libertà di cui all'articolo 21 della Costituzione;
in considerazione della rilevanza costituzionale del diritto all'informazione, il Governo ha infatti escluso l'intera filiera della stampa, a partire dalle edicole, dal novero delle attività commerciali e produttive soggette agli obblighi di sospensione ai sensi dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo, 22 marzo e 1° aprile 2020;
a fronte di ciò e pur con le obiettive difficoltà affrontate dagli operatori della filiera, il sistema della stampa nazionale e locale ha dato nell'emergenza una buona prova di tenuta, testimoniata dalla crescita di lettori e dall'accresciuta domanda di informazione professionale di qualità, anche in funzione di contrasto alle false notizie;
tale tenuta, peraltro, non avrebbe potuto essere parimenti garantita senza le misure di messa in sicurezza del settore adottate, con il determinante apporto emendativo del Parlamento, attraverso l'ultima legge di bilancio e i provvedimenti successivi, che – per quanto parziali e da consolidare nel quadro di una riforma di sistema – hanno contribuito nell'immediato a limitare l'impatto economico, finanziario e occupazionale della crisi;
il settore editoriale è investito da almeno dieci anni da una pesante crisi strutturale che l'emergenza in atto sta aggravando per effetto della caduta degli investimenti pubblicitari delle imprese, con immediato pregiudizio per le condizioni di sostenibilità economica di numerose realtà editoriali – giornali quotidiani e periodici ed emittenti radiotelevisive locali – per le quali la pubblicità è il prevalente driver di ricavi;
all'erosione dei ricavi del settore editoriale ha contribuito negli ultimi anni, in misura esponenzialmente crescente in coincidenza con l'emergenza sanitaria, il fenomeno della pirateria editoriale e in particolare la diffusione, in rete e nelle chat, di intere edizioni digitali dei giornali; oltre ad arrecare gravi danni al sistema editoriale e a tutta l'industria creativa, tali pratiche illegali minano il pluralismo dell'informazione e colpiscono il giornalismo professionale e di qualità;
l'articolo 98 del decreto-legge «Cura Italia», decreto-legge n. 18 del 2020, ha realizzato un primo intervento a sostegno della filiera della stampa, che la persistenza dell'emergenza sanitaria e l'ulteriore aggravamento della crisi economica impongono oggi di rafforzare, anche attraverso l'investimento di nuove risorse finanziarie,
impegna il Governo:
a valutare, fin dai prossimi interventi di sostegno economico alle imprese per l'emergenza epidemiologica da COVID-19, l'opportunità di adottare iniziative per un significativo rafforzamento delle misure per la stampa, secondo una logica di filiera, che consideri in un unico quadro tutti gli operatori del settore e i loro specifici bisogni;
al fine di sostenere la ripresa degli investimenti pubblicitari delle imprese sui giornali e le emittenti radiotelevisive locali, a valutare l'adozione di iniziative per l'estensione fino al 50 per cento del credito di imposta di cui all'articolo 57-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, disponendo un adeguato incremento della dotazione finanziaria della misura;
a considerare l'introduzione di misure innovative idonee ad accompagnare i processi di trasformazione digitale che l'emergenza in atto ha di fatto accelerato, attraverso il riconoscimento di un credito d'imposta ad hoc rivolto alle testate edite in formato digitale per l'acquisizione dei servizi digitali (servizi di server, hosting, banda larga, e altro);
per altro verso, in funzione di sostegno ai prodotti editoriali tradizionali, a valutare l'adozione di iniziative per prevedere agevolazioni fiscali connesse all'utilizzo della carta, quali un credito d'imposta per l'acquisto della carta dei giornali, rivolto alle imprese editoriali che non accedono ad altre forme di sostegno pubblico, e l'estensione del regime di forfettizzazione delle rese, a beneficio dell'intera filiera della stampa;
con riferimento alle edicole, che nell'emergenza hanno garantito la continuità del servizio informativo, a prendere in considerazione iniziative per l'erogazione di un bonus una tantum per i maggiori oneri correlati allo svolgimento dell'attività durante l'emergenza sanitaria, da riservarsi agli esercenti di punti vendita esclusivi non destinatari di altre forme di sostegno, nonché per rafforzare il ruolo delle edicole quali soggetti erogatori di servizi in raccordo con gli enti territoriali;
sul fronte ordinamentale, a garantire, anche a fronte delle difficoltà legate all'emergenza, il regolare pagamento dei contributi diretti in favore delle imprese editoriali, eventualmente attraverso la semplificazione delle procedure e il differimento dei controlli di regolarità sui soggetti beneficiari;
a valutare l'opportunità di adottare iniziative per differire al 31 dicembre 2020 il termine per il completamento della procedura di riequilibrio dell'Inpgi, in modo da consentire lo svolgimento dell'attività dell'apposito tavolo tecnico insediato a tal fine dal Presidente del Consiglio dei ministri nel febbraio 2020, che l'emergenza sanitaria ha di fatto impedito;
analogamente, in relazione ai rallentamenti che l'emergenza ha imposto all'agenda parlamentare e governativa, a valutare l'adozione di iniziative per un'ulteriore proroga – dopo quella già disposta dal decreto-legge «proroga termini» fino al 31 dicembre 2020 – dei contratti in essere con le agenzie di stampa per i servizi di informazione primaria resi alle amministrazioni centrali, in funzione della necessità di verificare la possibilità di superare l'obbligo di gara per la selezione delle agenzie di stampa nazionali che forniscono i servizi di informazione primaria, nel presupposto che l'informazione sia un bene costituzionalmente protetto e non fungibile, e come tale non assimilabile ad altri beni acquisibili sul mercato;
sul fronte della tutela del reddito, ad adottare iniziative per garantire un'adeguata copertura ai giornalisti più esposti agli effetti della crisi, cioè ai giornalisti precari e autonomi a basso reddito iscritti all'Inpgi e, in generale, a garantire che l'utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga per i lavoratori dell'informazione, ai sensi dell'articolo 22 del decreto-legge n. 18 del 2020, sia riservato ai casi di effettiva sospensione o cessazione di attività e non comporti alcuna penalizzazione contributiva per i giornalisti interessati;
pur nelle condizioni di contesto mutate per effetto dell'emergenza sanitaria, a garantire, a partire dal prossimo anno scolastico, la piena attuazione della misura per la promozione della lettura introdotta con l'ultima legge di bilancio, che riconosce alle istituzioni scolastiche pubbliche e paritarie, di ogni ordine e grado, un contributo per l'acquisto di abbonamenti a giornali e riviste di settore, nonché della misura che ha inserito i quotidiani tra i prodotti culturali acquistabili dai ragazzi con la «18APP», misure a maggior ragione rilevanti in questa situazione eccezionale per la valorizzazione presso i ragazzi della lettura dei giornali, anche come strumento per la comprensione degli effetti dell'emergenza;
con riferimento al fenomeno della pirateria editoriale, a ricercare tra le forze politiche rappresentate in Parlamento il più ampio consenso su una iniziativa normativa idonea a dotare il nostro ordinamento di più adeguati strumenti normativi per la difesa della proprietà intellettuale e dei contenuti editoriali, quali quelli segnalati dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni il 27 aprile 2020 con lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei ministri e al Sottosegretario di Stato per l'informazione e l'editoria;
infine, ad adottare ogni iniziativa utile a limitare l'impatto delle perdite derivanti dall'emergenza sanitaria per il sistema editoriale, a sostenere l'informazione professionale e di qualità e a garantire la tenuta occupazionale e finanziaria di un settore economico cruciale per la qualità della democrazia.
(7-00474) «Piccoli Nardelli, Ciampi, Prestipino, Rossi, Di Giorgi».