ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00454

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 332 del 29/04/2020
Abbinamenti
Atto 7/00438 abbinato in data 27/05/2020
Atto 7/00443 abbinato in data 27/05/2020
Atto 7/00444 abbinato in data 27/05/2020
Atto 7/00450 abbinato in data 27/05/2020
Atto 7/00480 abbinato in data 27/05/2020
Atto 7/00483 abbinato in data 27/05/2020
Atto 7/00501 abbinato in data 30/06/2020
Atto 7/00502 abbinato in data 30/06/2020
Atto 7/00503 abbinato in data 30/06/2020
Atto 7/00508 abbinato in data 07/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: TOCCAFONDI GABRIELE
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 29/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ANZALDI MICHELE ITALIA VIVA 29/04/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 23/06/2020
PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO
APREA VALENTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 30/06/2020
PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE
APREA VALENTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
SASSO ROSSANO LEGA - SALVINI PREMIER
FUSACCHIA ALESSANDRO MISTO-CENTRO DEMOCRATICO-RADICALI ITALIANI-+EUROPA
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE
DI GIORGI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO
LATTANZIO PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 07/07/2020
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/05/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/05/2020

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 23/06/2020

DISCUSSIONE IL 23/06/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 23/06/2020

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 30/06/2020

DISCUSSIONE IL 30/06/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 30/06/2020

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 07/07/2020

DISCUSSIONE IL 07/07/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 07/07/2020

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00454
presentato da
TOCCAFONDI Gabriele
testo di
Mercoledì 29 aprile 2020, seduta n. 332

   La VII Commissione,

   premesso che:

    con la legge n. 62 del 2000 si è riconosciuta l'uguaglianza giuridica del sistema delle scuole paritarie, individuando un unico sistema di istruzione nazionale formato dalle scuole statali e dalle scuole paritarie;

    dopo venti anni dalla legge suddetta ancora non vige una reale parità economica tra le categorie scolastiche e le famiglie che scelgono di educare i propri figli in scuole paritarie, riconosciute dallo Stato italiano, che devono pagare una retta annuale divisa in dieci mensilità;

    i dati internazionali Ocse dimostrano che ogni anno lo Stato italiano spende mediamente per ogni ragazzo o bambino che frequenta la scuola dell'obbligo circa 6.700 euro;

    tuttavia, i dati del bilancio dello Stato dimostrano che a carico dello Stato ogni anno, per ciascuno studente che frequenta la scuola dell'obbligo, sono previsti circa 500 euro e quindi il restante costo scolastico – che comunque è nettamente più basso rispetto alla media statale di 6.700 euro l'anno – è a carico della famiglia;

    le famiglie italiane sono tenute dunque a pagare per l'istruzione pubblica due volte: le tasse che sostengono le scuole statali e le rette che sostengono le scuole non statali;

    al fine di ottenere la «parità scolastica», la legge n. 62 del 2000 richiedeva alla scuola la «non discriminazione», ma lo Stato per anni, ad avviso dei firmatari del presente atto, ha provveduto a una discriminazione: quanto ai bambini diversamente abili, mentre le scuole li iscrivevano, lo Stato lasciava alle scuole medesime, ovvero alle famiglie che pagano la retta, l'onere degli insegnanti di sostegno; dal 2015 il Governo Renzi ha previsto un fondo di 12 milioni di euro, diventati 24 milioni nel 2017 e 36 nel 2020, in favore delle scuole con ragazzi diversamente abili, quale contributo al pagamento dei contratti degli insegnanti di sostegno, un contributo che adesso copre circa il 25 per cento del costo del contratto;

    il suddetto Governo dal 2015 ha inoltre introdotto un riconoscimento alle famiglie che scelgono le scuole paritarie, la detrazione fiscale – parziale – della retta, consistente in una cifra iniziale di circa 500 euro l'anno, progressivamente incrementata a 800 euro, che la famiglia porta in detrazione fiscale quale ulteriore riconoscimento che le spese sostenute hanno un valore di pubblica utilità;

    è fondamentale riconoscere la funzione pubblica delle scuole paritarie in Italia che contano 12 mila scuole, 900 mila allievi e 180 mila dipendenti;

    nell'attuale situazione di emergenza dovuta all'epidemia da COVID-19 le scuole paritarie si trovano ad affrontare notevoli costi aggiuntivi, dovendo organizzare l'insegnamento a distanza attraverso piattaforme certificate di qualità;

    per quanto concerne le famiglie, c'è una richiesta di riduzione delle rette scolastiche, dal momento che non è possibile partecipare fisicamente alle lezioni, considerando inoltre che i genitori, essendo impegnati a lavoro, spesso devono sostenere la spesa per servizi di baby sitting per assistere i loro figli;

    per quanto riguarda le scuole paritarie queste hanno comunque sostenuto dei costi per il materiale didattico, gli affitti dei locali e la retribuzione dei docenti che temono, per il proprio stipendio e l'impiego nel prossimo futuro,

impegna il Governo:

   ad adottare iniziative per istituire un fondo straordinario per l'erogazione di contributi aggiuntivi straordinari per le scuole paritarie per l'anno scolastico 2019/2020, al fine di garantire il servizio rivolto alle famiglie nonché la prosecuzione dell'attività e della remunerazione del personale addetto nelle scuole sopracitate che mettono a disposizione la propria professionalità;

   ad adottare iniziative per prevedere un incremento delle detrazioni fiscali per le spese educative effettuate dalle famiglie, attribuendo loro il valore di pubblica utilità.
(7-00454) «Toccafondi, Anzaldi».