ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00062

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 54 del 02/10/2018
Abbinamenti
Atto 7/00254 abbinato in data 06/06/2019
Atto 7/00259 abbinato in data 18/06/2019
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00031
Firmatari
Primo firmatario: VALENTINI VALENTINO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 02/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PETTARIN GUIDO GERMANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/10/2018


Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma
ROSSELLO CRISTINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/10/2018 04/06/2019
BATTILOCCHIO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/10/2018 04/06/2019
RUGGIERI ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/10/2018 04/06/2019
SIBILIA COSIMO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/10/2018 04/06/2019
VIETINA SIMONA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/10/2018 04/06/2019
SAVINO SANDRA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/10/2018 04/06/2019
Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Stato iter:
19/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/06/2019
PETTARIN GUIDO GERMANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
INTERVENTO GOVERNO 06/06/2019
DEL RE EMANUELA CLAUDIA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 06/06/2019
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 11/06/2019
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO
COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER
CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO GOVERNO 11/06/2019
DI STEFANO MANLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 18/06/2019
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO
COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER
BOLDRINI LAURA LIBERI E UGUALI
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
VALENTINI VALENTINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 18/06/2019
MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 19/06/2019
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO
BOLDRINI LAURA LIBERI E UGUALI
CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE
FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
UNGARO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

ATTO MODIFICATO IL 04/06/2019

NUOVO PRIMO FIRMATARIO IL 04/06/2019

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/06/2019

DISCUSSIONE IL 06/06/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 06/06/2019

DISCUSSIONE IL 11/06/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 11/06/2019

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/06/2019

DISCUSSIONE IL 18/06/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 18/06/2019

DISCUSSIONE IL 19/06/2019

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 19/06/2019

CONCLUSO IL 19/06/2019

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00062
presentato da
VALENTINI Valentino
testo presentato
Martedì 2 ottobre 2018
modificato
Martedì 4 giugno 2019, seduta n. 184

   La III Commissione,

   premesso che:

    la recente adesione della Macedonia del Nord alla Nato, evento storico conseguente agli accordi di Prespa che hanno posto fine alla trentennale disputa tra Fyrom e Grecia sulla legittimità dell'uso del nome «Macedonia», ha aperto la strada alla futura integrazione euro-atlantica del Paese;

    dopo il raggiungimento della full membership da parte dell'Albania nel 2009, del Montenegro nel 2017 e la manifestazione di interesse anche da parte della Bosnia Erzegovina, l'adesione della Macedonia del Nord, che si colloca temporalmente proprio durante le celebrazioni del settantesimo anniversario della sigla, avvenuta a Washington il 4 aprile 1949, del Trattato istitutivo della Nato, da parte di 12 Paesi fondatori tra cui l'Italia, aiuterà a rafforzare l'equilibrio dell'intera area balcanica e contribuirà a far progredire il processo di adesione della Macedonia del Nord e dell'Albania nell'ambito dei negoziati di adesione all'Unione europea, che appaiono oggi maturi e che saranno oggetto dell'imminente Consiglio Ue di giugno;

    le prossime fasi del processo di allargamento dell'Unione europea dovranno infatti riguardati Paesi dei Balcani occidentali;

    il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, nel suo discorso sullo stato dell'Unione al Parlamento europeo il 13 settembre 2017, pur escludendo ulteriori allargamenti durante il proprio mandato (che scade a ottobre 2019), ha indicato, tuttavia, la necessità di mantenere una prospettiva di allargamento credibile per i Balcani occidentali, chiedendo ai Paesi candidati la massima priorità nei negoziati allo Stato di diritto, alla giustizia e ai diritti fondamentali;

    nel discorso tenuto nel 2018 il presidente Juncker, consapevole delle crescenti responsabilità che incombono sulla politica estera dell'Unione europea, ha rilanciato il processo di allargamento dell'Unione in chiave stabilizzatrice degli equilibri geopolitici continentali, chiedendo «maggiore impegno e soprattutto una definizione chiara ed irrevocabile del nostro atteggiamento nei confronti dei Balcani occidentali, altrimenti, il nostro immediato vicinato sarà influenzato da altri»;

    come noto nel febbraio 2018 la Commissione europea ha adottato una strategia intitolata «Una prospettiva di allargamento credibile e un maggior impegno dell'Unione europea per i Balcani occidentali», nella quale si ribadisce il futuro europeo della regione come investimento geostrategico in un'Europa stabile, forte e unita, fondata su valori comuni, e delinea una strategia per la positiva conclusione del processo di adesione all'Unione europea dei Balcani occidentali, in particolare dei candidati più avanzati (Serbia e Montenegro) con la prospettiva di una loro adesione all'UE nel 2025;

    attualmente, le relazioni tra l'Unione europea e i Paesi dei Balcani occidentali si svolgono prevalentemente nel quadro del processo di stabilizzazione ed associazione (Psa), istituito nel 1999. I tempi per il futuro allargamento sono lunghi, non prima del 2025. Ma nel frattempo c'è il rischio che l'instabilità politica possa riprendere il sopravvento nei Paesi della regione, da sempre instabile, anche per effetto dei flussi migratori provenienti dal Medioriente, con il potenziale di insicurezza connesso al tema dei ritorno dei foreign fighters, per la ripresa di pulsioni nazionaliste e per l'interferenza esercitata da importanti attori internazionali che si sono nel tempo insediati nella regione;

    dopo il primo summit di Salonicco nel 2003, si è svolto il Consiglio europeo di Sofia nel maggio 2018, in cui i leader della Unione europea e dei suoi Stati membri (in consultazione con i partner dei Balcani occidentali e in presenza degli attori coinvolti a livello regionale) hanno ribadito il sostegno alla prospettiva europea dei Balcani occidentali con impegni comuni sul terreno, tra l'altro, di sicurezza, immigrazione e sostegno alla riconciliazione e alle relazioni di buon vicinato;

    nel corso degli anni l'Italia ha ripetutamente confermato il pieno sostegno al processo di integrazione dei Balcani occidentali, sia mediante il lancio della Strategia macroregionale per la regione adriatico-ionica (Eusair) durante il semestre europeo di Presidenza italiana, sia nel vertice di Trieste del cosiddetto Processo di Berlino (nel luglio 2017) che ha rappresentato il coronamento degli sforzi dell'Italia per rilanciare il processo di integrazione dei Balcani occidentali;

    molte sono le ragioni strategiche che cui l'Italia dovrebbe essere protagonista dell'integrazione euroatlantica dei Balcani occidentali, anche alla luce della sua radicata presenza economica, sia in termini di investimento che di interscambio commerciale: l'Italia è il secondo partner dopo la Germania, il primo per stock di investimenti esteri (concentrato in Albania, Slovenia, e Serbia), avendo nel 2016 il volume di export italiano verso la regione raggiunto i 6 miliardi di euro; inoltre, va tenuto conto della presenza di consistenti comunità di immigrati provenienti dalla regione balcanica e del numero crescente di italiani che si trasferiscono in quei Paesi, in particolare in Albania;

    i Paesi dei Balcani occidentali come ribadito dal presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani in occasione del vertice di Sofia – «sono indissolubilmente legati alla Ue dalla geografia, dalla storia e dall'economia; sono già all'interno delle nostre frontiere e il processo di integrazione europeo non può essere completato senza di loro; occorre dare loro una prospettiva europea certa, per stabilità, sicurezza e prosperità di tutta l'area e dunque affermare con chiarezza l'irreversibilità del processo di adesione dei Balcani occidentali all'Unione europea»;

    il prossimo vertice dell'Unione europea-Balcani occidentali dovrebbe tenersi in Croazia, durante la sua prossima presidenza nel 2020,

impegna il Governo:

   a proseguire e ad incrementare, soprattutto nelle relazioni bilaterali con i Paesi dei Balcani occidentali più strategici anche per gli interessi italiani, tutte le necessarie azioni volte a favorire il processo di integrazione dei Paesi della regione nelle strutture euroatlantiche;

   ad attivarsi in tutte le sedi competenti, come ad esempio il «Processo di Berlino», affinché l'Italia svolga il suo tradizionale ruolo di ponte e di facilitatore rispetto all'integrazione euroatlantica dei Paesi dei Balcani occidentali, tenendo conto che tale percorso ha rilevanza strategica per tutte le parti coinvolte, soprattutto nell'ottica di scongiurare il ritorno di conflitti e guerre nella regione, potenzialmente rischiose per la stabilità e la sicurezza dell'intero continente.
(7-00062) «Valentini, Pettarin».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

adesione all'Unione europea

allargamento dell'Unione europea

investimento all'estero