ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00051

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 46 del 18/09/2018
Abbinamenti
Atto 7/00010 abbinato in data 26/09/2018
Atto 7/00055 abbinato in data 03/10/2018
Atto 7/00057 abbinato in data 03/10/2018
Atto 7/00059 abbinato in data 03/10/2018
Atto 7/00060 abbinato in data 10/10/2018
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00067
Firmatari
Primo firmatario: PALLINI MARIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 18/09/2018
SEGNERI ENRICA MOVIMENTO 5 STELLE 18/09/2018
PERCONTI FILIPPO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 18/09/2018
COSTANZO JESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 18/09/2018
CUBEDDU SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE 18/09/2018
GIANNONE VERONICA MOVIMENTO 5 STELLE 18/09/2018
INVIDIA NICCOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 18/09/2018
SIRAGUSA ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 18/09/2018
DE LORENZO RINA MOVIMENTO 5 STELLE 18/09/2018
VIZZINI GLORIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/09/2018
TUCCI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 18/09/2018
AIELLO DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 18/09/2018
AMITRANO ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 18/09/2018
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 18/09/2018


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
04/03/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 26/09/2018
PALLINI MARIA MOVIMENTO 5 STELLE
POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
SOVERINI SERSE MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA
LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO
MURELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER
SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO
CANNATELLI PASQUALE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 26/09/2018
DURIGON CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 04/03/2020
GIACCONE ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER
SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO
COSTANZO JESSICA MOVIMENTO 5 STELLE
MURELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
PARERE GOVERNO 04/03/2020
DI PIAZZA STANISLAO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 26/09/2018

DISCUSSIONE IL 26/09/2018

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 26/09/2018

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 03/10/2018

AUDIZIONE INFORMALE IL 03/10/2018

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 10/10/2018

AUDIZIONE INFORMALE IL 10/10/2018

AUDIZIONE INFORMALE IL 18/10/2018

AUDIZIONE INFORMALE IL 23/10/2018

AUDIZIONE INFORMALE IL 27/11/2018

AUDIZIONE INFORMALE IL 05/12/2018

DISCUSSIONE IL 04/03/2020

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 04/03/2020

ACCOLTO IL 04/03/2020

PARERE GOVERNO IL 04/03/2020

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 04/03/2020

CONCLUSO IL 04/03/2020

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00051
presentato da
PALLINI Maria
testo di
Martedì 18 settembre 2018, seduta n. 46

   La XI Commissione,

   premesso che:

    l'amianto è un materiale fibroso, costituito da fibre minerali naturali appartenenti ai silicati e alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli, che ha trovato impiego principalmente come isolante o coibente. La presenza delle fibre di amianto nell'ambiente comporta dei danni a carico della salute, anche in presenza di pochi elementi fibrosi. È un agente cancerogeno per cui occorre evitare l'esposizione, anche a bassi livelli di concentrazione, poiché una minima esposizione basta per subirne gli effetti nocivi;

    il rischio per la salute umana derivante dall'esposizione all'amianto era noto già a partire dell'inizio del secolo scorso, ma l'Italia è stata lungamente inadempiente in materia di protezione dall'amianto al punto da spingere le istituzioni europee ad aprire a suo carico una procedura di infrazione, la n. 240/89, definita con la decisione di condanna da parte della Corte di giustizia dell'Unione europea del 13 dicembre 1990 per mancata recezione – entro la scadenza del 10 gennaio 1987 – della direttiva 83/477/CEE del 19 settembre 1983 «Sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con una esposizione ad amianto durante il lavoro»;

    la direttiva 83/477/CEE del 19 settembre 1983 è stata recepita con il decreto legislativo n. 277 del 1991, cui è seguita l'emanazione della legge 27 marzo 1992, n. 257, in materia di «Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto» che ha stabilito il divieto di estrazione, commercializzazione e produzione di amianto, la bonifica degli edifici, delle fabbriche e del territorio, nonché misure per la tutela sanitaria e previdenziale dei lavoratori esposti all'amianto; tuttavia, i dati nazionali legati alla diffusione dell'amianto e alla sua pericolosità per la salute umana e la salubrità dell'ambiente sono ancora purtroppo drammatici. In particolare, i decessi connessi con l'esposizione all'amianto sono pari a circa 5.000 all'anno, di cui circa 1.500 per via di mesoteliomi e il resto tra tumori polmonari e altre patologie asbesto-correlate, anche se, in base agli studi scientifici, il picco delle mortalità si raggiungerà nel prossimo decennio a causa del lungo periodo di latenza che caratterizza le malattie asbesto-correlate;

    sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi all'esposizione in parola, è stata emanata la direttiva 2009/148/CE, con cui si ribadisce che «l'amianto è un agente particolarmente pericoloso che può causare malattie gravi e che è presente in numerose situazioni di lavoro»;

    il 14 marzo 2013 il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sulle minacce per la salute sul luogo di lavoro legate all'amianto con cui, tra l'altro, esorta «gli Stati membri a garantire che tutti i casi di asbestosi, mesotelioma e malattie collegate siano registrati per mezzo di una raccolta sistematica di dati sulle malattie professionali e non professionali legate all'amianto, a classificare e registrare ufficialmente le placche pleuriche come una malattia legata all'amianto e a fornire, con l'assistenza di osservatori ad hoc, una mappatura attendibile della presenza di amianto»;

    a distanza di oltre 25 anni dall'introduzione della legge n. 257 del 1992, tuttavia, l'amianto non è stato definitivamente smaltito dal territorio nazionale;

    ad oggi ci sono ancora casi di lavoratori esposti all'amianto, affetti da patologie asbesto-correlate ma non rientranti nell'ambito del riconoscimento dei benefici previdenziali previsti dalla normativa vigente in materia e, dunque, colpiti da una diseguaglianza di trattamento alla quale deve essere posto rimedio,

impegna il Governo:

   a valutare l'opportunità di assumere iniziative normative, a partire dalla prossima sessione di bilancio, al fine di garantire ai lavoratori esposti all'amianto, affetti da patologie asbesto-correlate di origine professionale ma ad oggi non rientranti nell'ambito del riconoscimento dei benefici previdenziali previsti dalla normativa vigente in materia, di potervi accedere e porre così fine ad una diseguaglianza di trattamento;

   a prevedere, nell'ambito delle suddette iniziative normative, l'aumento delle risorse necessarie per consentire ai lavoratori esposti all'amianto, affetti da patologie asbesto-correlate di origine professionale, di ottenere il succitato riconoscimento dei benefici previdenziali previsti ai sensi della legge n. 257 del 1992 e successive modifiche.
(7-00051) «Pallini, Tripiedi, Segneri, Perconti, Costanzo, Cubeddu, Giannone, Invidia, Siragusa, De Lorenzo, Vizzini, Tucci, Davide Aiello, Amitrano, Ciprini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sanita' del lavoro

sicurezza del lavoro

sostanza pericolosa