ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00155

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 437 del 02/12/2020
Abbinamenti
Atto 6/00156 abbinato in data 02/12/2020
Atto 6/00157 abbinato in data 02/12/2020
Atto 6/00158 abbinato in data 02/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: DE TOMA MASSIMILIANO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 02/12/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SILVESTRI RACHELE MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 02/12/2020
ZENNARO ANTONIO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 02/12/2020


Stato iter:
02/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 02/12/2020
Resoconto SPERANZA ROBERTO MINISTRO - (SALUTE)
 
INTERVENTO GOVERNO 02/12/2020
Resoconto SPERANZA ROBERTO MINISTRO - (SALUTE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 02/12/2020
Resoconto FUSACCHIA ALESSANDRO MISTO-CENTRO DEMOCRATICO-ITALIANI IN EUROPA
Resoconto TASSO ANTONIO MISTO-MAIE - MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
Resoconto BOLOGNA FABIOLA MISTO-POPOLO PROTAGONISTA-ALTERNATIVA POPOLARE (AP)-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI)
Resoconto COSTA ENRICO MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI
Resoconto ROSSINI EMANUELA MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Resoconto LUPI MAURIZIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI
Resoconto DE FILIPPO VITO ITALIA VIVA
Resoconto GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto SIANI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto BALDELLI SIMONE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto LOCATELLI ALESSANDRA LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto ZENNARO ANTONIO MISTO
Resoconto CUNIAL SARA MISTO
Resoconto SGARBI VITTORIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 02/12/2020

NON ACCOLTO IL 02/12/2020

PARERE GOVERNO IL 02/12/2020

DISCUSSIONE IL 02/12/2020

RESPINTO IL 02/12/2020

CONCLUSO IL 02/12/2020

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00155
presentato da
DE TOMA Massimiliano
testo di
Mercoledì 2 dicembre 2020, seduta n. 437

   La Camera,
   premesso che:
    il Governo, per far fronte alla più grave emergenza sanitaria della storia repubblicana, ha scelto di non esercitare i poteri conferiti dalla carta costituzionale: da un lato la legislazione esclusiva in materia di profilassi internazionale (articolo 117, lettera q) – come nel caso di una pandemia – dall'altro l'esercizio del potere sostitutivo a garanzia dell'interesse nazionale, nel caso di pericolo grave per l'incolumità e la sicurezza pubblica (articolo 120);
    l'emergenza originata dal COVID-19 ha dimostrato che, accanto ad un ospedalità efficiente, serve un sistema di assistenza primaria in grado di accudire i cittadini sul territorio. Il recente «Rapporto 2020 sul coordinamento della finanza pubblica» della Corte dei conti rileva che, a fronte della debolezza della sanità territoriale vi è la necessità di accompagnare il corretto utilizzo delle strutture di ricovero con il potenziamento e la riorganizzazione dell'assistenza sul territorio;
    l'urto di ondata di Coronavirus è stato gestito dall'abilità dei singoli provveditori e responsabili di acquisti che, con competenza, esperienza e conoscenza del mercato, hanno sopperito all'assenza di un procurement strategico e di un sistema che lavora per sinergie, dall'azienda locale al Governo centrale;
    secondo quanto comunicato dal Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica COVID-19, Domenico Arcuri, l'Italia ha aderito all'iniziativa dell'Unione europea per l'acquisto del più ampio portafoglio possibile di vaccini mediante l'APA (Advanced Purchase Agreement);
    per la prima fase del programma vaccinale, si evincono alcuni dati fondamentali, da cui, su tutti, emergono due interrogativi;
    il primo riguarda il target di popolazione da sottoporre a vaccinazione nella prima fase, atteso che il Ministro della salute ha redatto, anche sulla base delle indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità, una lista contenente i soggetti a cui somministrare le dosi destinate all'Italia nella prima fase per la vaccinazione. Di tale lista, il 60 per cento è rappresentato dagli operatori sanitari e il restante è ripartito tra operatori delle residenze sanitarie per anziani (Rsa) e i rispettivi ospiti; successivamente, nella seconda fase, la somministrazione del vaccino avverrà per le Forze armate;
    da tale piano di vaccinazioni resterebbero esclusi tutti gli operatori e gli addetti dei settori produttivi del Paese che sono i più esposti al rischio di contagio e che è necessario mettere nella condizione di riprendere le proprie attività in sicurezza e senza ulteriori limitazioni, visto l'andamento dei parametri macroeconomici nazionali;
    il secondo motivo che desta preoccupazione è che l'impiego del personale sanitario per la somministrazione del vaccino porterebbe ulteriore stress al sistema sanitario, negando la continuità assistenziale e sanitaria per i soggetti che necessitano della stessa. Inoltre, il Governo, in occasione del dibattito svoltosi alla Camera dei deputati il 2 novembre 2020, in relazione alle risoluzioni nn. 6-00149 e 6-00151, segnalava alcune problematiche da tenere in considerazione nella predisposizione del piano vaccinale nazionale, tra cui la continuità assistenziale e la tutela del diritto alla salute dei pazienti non COVID-19; la tutela per i lavoratori fragili o per le persone con disabilità; infine, il potenziamento dell'assistenza socio-sanitaria domiciliare,

impegna il Governo

   1) ad intervenire con un grande piano di public procurement affinché le attività di clearing, igienizzazione e sanificazione siano riconosciute quali attività strategiche e a chiarire quali siano gli standard, i requisiti necessari per operare nei vari contesti, selezionando operatori capaci e affidabili attraverso procedure valide e certificate, considerato che solo attraverso questi interventi, si potranno assicurare livelli di sicurezza sanitari adeguati e fare di questo settore un protagonista della ripresa e dello sviluppo;
   2) a predisporre un piano sanitario per il rafforzamento della medicina territoriale, anche attraverso le reti delle farmacie presenti nell'intero territorio nazionale, e per la riapertura delle strutture ospedaliere periferiche chiuse negli ultimi anni su tutto il territorio nazionale, ma pronte per andare in soccorso dell'emergenza;
   3) ad assicurare una piena trasparenza delle informazioni e dei dati relativi ai vaccini per consentire un processo decisionale informato e a rendere noti gli importi della spesa pubblica per ogni singola fase del piano vaccinale, assicurando inoltre la realizzazione di un piano di ricerca nazionale sul trattamento terapeutico dei malati Covid anche attraverso l'elaborazione di protocolli unici nazionali;
   4) a garantire soluzioni immediate per far fronte alla carenza di medici ed infermieri nelle strutture pubbliche e per integrare il fabbisogno di personale, anche attraverso l'utilizzo di strutture sanitarie private già convenzionate, in vista dell'avvio del piano nazionale per la somministrazione del vaccino per il COVID-19;
   5) a garantire, qualora debba in ogni caso essere definita una lista prioritaria di soggetti ai quali somministrare la vaccinazione nella prima fase, che nella selezione delle categorie di cittadini che verranno considerati prioritari, siano inclusi quelli maggiormente esposti al contatto con il pubblico quali, ad esempio gli operatori commerciali;
   6) a tenere in debita considerazione, in sede di adozione del piano di vaccinazioni, le esigenze dei pazienti non COVID-19 come le persone con disabilità o i pazienti affetti da patologie croniche, che necessitano di una presa in carico da parte del Sistema sanitario, capace di garantire la continuità assistenziale e terapeutica, anche domiciliare per la tutela del diritto alla salute.
(6-00155) «De Toma, Rachele Silvestri, Zennaro».