ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00130

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 403 del 06/10/2020
Abbinamenti
Atto 6/00129 abbinato in data 06/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: MOLINARI RICCARDO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 06/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GELMINI MARIASTELLA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 06/10/2020
LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 06/10/2020
LUPI MAURIZIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 06/10/2020


Stato iter:
07/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 06/10/2020
Resoconto SPERANZA ROBERTO MINISTRO - (SALUTE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 06/10/2020
Resoconto FUSACCHIA ALESSANDRO MISTO-CENTRO DEMOCRATICO-RADICALI ITALIANI-+EUROPA
Resoconto TASSO ANTONIO MISTO-MAIE - MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
Resoconto BOLOGNA FABIOLA MISTO-POPOLO PROTAGONISTA-ALTERNATIVA POPOLARE (AP)-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI)
Resoconto SGARBI VITTORIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI
Resoconto FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA
Resoconto GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto RIZZO NERVO LUCA PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto OCCHIUTO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto BOLDI ROSSANA LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto MENGA ROSA MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto ZENNARO ANTONIO MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/10/2020

NON ACCOLTO IL 06/10/2020

PARERE GOVERNO IL 06/10/2020

DISCUSSIONE IL 06/10/2020

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 06/10/2020

VOTATO PER PARTI IL 07/10/2020

RESPINTO IL 07/10/2020

CONCLUSO IL 07/10/2020

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00130
presentato da
MOLINARI Riccardo
testo presentato
Martedì 6 ottobre 2020
modificato
Mercoledì 7 ottobre 2020, seduta n. 404

   La Camera,
   premesso che:
    con delibera in data 31 gennaio 2020 il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza «in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili», fissandone la relativa scadenza al 31 luglio 2020;
    con successiva delibera in data 29 luglio 2020 lo stesso Consiglio dei ministri ha disposto la proroga dello stato di emergenza, estendendone la durata al 15 ottobre 2020;
    la decisione di prorogare lo stato di emergenza al 15 ottobre 2020 – unica nel panorama europeo – è stata presa dal Governo in maniera totalmente autoreferenziale, nonostante la netta contrarietà delle forze di opposizione e le criticità sollevate da giuristi, accademici e costituzionalisti che si sono pronunciati sul punto;
    il medesimo copione si ripete ora, in vista dell'ormai prossima scadenza del 15 ottobre 2020;
    in data 2 ottobre 2020, infatti, il Presidente del Consiglio dei ministri ha comunicato alla stampa che lo stato di emergenza sarà prorogato nuovamente, per ulteriori tre mesi, arrivandosi conseguentemente alla durata complessiva di dodici mesi (dal 31 gennaio 2020 al 31 gennaio 2021);
    a parere del professor Sabino Cassese, giurista e accademico, interpellato nuovamente sul tema, quella prospettata dal Governo sarà una «proroga dell'incapacità» piuttosto che dell'emergenza che non si fonda sulla recrudescenza dei contagi, contenuta, sotto controllo e comunque prevedibile, bensì sull'incapacità dell'esecutivo di gestire la situazione con gli strumenti ordinari a sua disposizione;
    peraltro, anche in questo caso, il Governo si è determinato in maniera completamente unilaterale, omettendo qualsiasi tipo di confronto con il Parlamento in merito ai dati e agli scenari in valutazione;
    il prolungamento dello stato di emergenza, con ogni probabilità, comporterà anche la proroga delle disposizioni contenute nei decreti-legge n. 19 del 2020 e n. 33 del 2020 e, cioè, di quell'impalcatura giuridica che, in questi mesi, ha consentito al Governo di limitare le libertà fondamentali dei cittadini attraverso decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (d.P.C.m.), sottratti a parere dei firmatari del presente atto al controllo del Parlamento e della Corte costituzionale;
    ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo, dopo nove mesi dalla dichiarazione dello stato di emergenza, lo schema in questione andrebbe definitivamente archiviato – e non prorogato – nell'ottica di un graduale ripristino dell'assetto istituzionale, imprescindibile ai fini della ripartenza del Paese;
    peraltro, tra una proroga e l'altra, il Governo continua a perdere di vista le reali necessità dei cittadini italiani e non fa nulla, ad esempio, per sospendere la riscossione coattiva, che a breve ripartirà con nove milioni di cartelle esattoriali, ovvero per difendere i nostri confini e le nostre coste, che registrano record di arrivi illegali, con gravi rischi per la popolazione, anche da un punto di vista sanitario,

impegna il Governo:

   1) a condizionare l'eventuale proroga dello stato di emergenza in scadenza il 15 ottobre 2020 ad un ampio e approfondito dibattito parlamentare – alla presenza del Presidente del Consiglio – sull'effettiva necessità della stessa e sulle ragioni del provvedimento;
   2) a rivedere in maniere univoca e inequivocabile le linee guida relative all'isolamento delle classi o degli alunni delle stesse, in caso di un sospetto contagio, al fine di garantire il diritto allo studio e alla continuità didattica.
(6-00130) «Molinari, Gelmini, Lollobrigida, Lupi».