ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04740

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 406 del 12/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: DAGA FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE 12/10/2020
GIARRIZZO ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 12/10/2020
D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 12/10/2020
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/10/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 12/10/2020
Stato iter:
24/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/03/2021
Resoconto FONTANA ILARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 24/03/2021
Resoconto DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/10/2020

DISCUSSIONE IL 24/03/2021

SVOLTO IL 24/03/2021

CONCLUSO IL 24/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04740
presentato da
DAGA Federica
testo di
Lunedì 12 ottobre 2020, seduta n. 406

   DAGA, DEL SESTO, GIARRIZZO, D'IPPOLITO e VILLANI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   l'Italia è un Paese in dissesto idrogeologico: anche quest'anno l'inizio dell'autunno è stato caratterizzato da forti precipitazioni e da maltempo diffuso. Molte sono le città messe in ginocchio dall'emergenza del maltempo: piogge intense, esondazioni, smottamenti e fango hanno costretto molte famiglie ad evacuare dalle loro abitazioni e, purtroppo, già ci sono state alcune vittime;

   il nostro Paese, più di ogni altro in Europa, è soggetto ad affrontare in maniera diretta le gravi conseguenze dei cambiamenti climatici in atto, tra i quali le abbondanti ed intense precipitazioni che si caratterizzano per un loro andamento sempre più tropicalizzante;

   in tale ottica, è fondamentale l'azione avviata dal Ministro interrogato che mira ad una corretta politica preventiva e di difesa del suolo, puntando l'attenzione sulla manutenzione ordinaria e straordinaria, sul presidio del territorio e sul costante monitoraggio degli interventi. È necessario, quindi, pianificare in forma ordinaria la difesa del suolo e la sua manutenzione come, per altro, affermano le direttive europee, attuando programmi integrati su scala di bacino;

   il Ministro interrogato, durante la Conferenza istituzionale permanente che si è tenuta il 18 novembre 2019, ha assegnato risorse per un totale di 25 milioni di euro per l'adozione dei programmi stralcio di manutenzione per i territori delle cinque autorità distrettuali, che si sono aggiunti ai precedenti 50 milioni di euro, messi a disposizione il 16 ottobre 2018 –:

   posto che tali attività sono determinanti e imprescindibili per una corretta gestione della difesa del suolo e delle risorse idriche, se intenda fornire elementi circa lo stato di attuazione degli interventi finanziati dal programma stralcio di manutenzione e, nello specifico quanti e quali progetti siano stati portati a termine, quali siano stati appaltati e, quali siano quelli ancora in fase di progettazione (definitiva o esecutiva).
(5-04740)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 24 marzo 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-04740

  Con riferimento alle questioni poste, si rappresenta, in via preliminare, che con DM n. 332 del 27 novembre 2018 e con D.M. n. 347 del 3 dicembre 2019 sono stati approvati rispettivamente i Programmi stralcio manutenzioni per le annualità 2018 e 2019, adottati con le deliberazioni delle Conferenze Istituzionali Permanenti (CIP), relativi al territorio dei distretti idrografici delle Alpi Orientali, del fiume Po, dell'Appennino Settentrionale, dell'Appennino Centrale e dell'Appennino Meridionale, per un ammontare complessivo di 75 milioni di euro.
  Tali Programmi contengono un insieme di interventi, individuati dalle Autorità di bacino distrettuali in collaborazione con le Regioni territorialmente competenti, riconducibili ad un più ampio programma triennale, che evidenzia l'importanza della manutenzione come misura atta a garantire una costante ed efficace azione di prevenzione dei dissesti, da svilupparsi in coerenza con gli obiettivi e le finalità del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni (PGRA) e dei Piani Stralcio per l'Assetto Idrogeologico (PAI) vigenti sul territorio distrettuale.
  Come previsto dall'articolo 3 del citato D.M. del 2019, le Autorità di bacino distrettuali monitorano lo stato di attuazione degli interventi programmati per il rispettivo territorio ed informano periodicamente il Ministero della transizione ecologica e la CIP circa il work in progress degli interventi.
  Si osserva che il Programma Stralcio Manutenzione 2018, prevedeva un monitoraggio annuale circa lo stato di attuazione degli interventi, nelle Delibere delle CIP del 2019 è stato specificato che ciascuna Autorità provvederà, semestralmente e fino alla completa realizzazione degli stessi, ad aggiornare il Ministero dell'ambiente oggi della transizione ecologica in merito agli sviluppi attuativi degli interventi medesimi.
  Si evidenzia inoltre che la quota di finanziamento a valere sul Programma Stralcio 2018 è stata integralmente versata alle Autorità di Bacino Distrettuali. Parimenti, si rappresenta che l'anticipo pari al 50 per cento della quota di finanziamento relativa al Programma Stralcio 2019 è stato versato a partire dal mese di aprile 2020.
  Per quanto riguarda il Programma Stralcio Manutenzione 2018, in base ai dati in possesso del Ministero e in corso di aggiornamento, esistono: 10 interventi in attesa di avvio, 49 in progettazione, 36 in esecuzione, 54 conclusi.
  Occorre precisare inoltre che nella relazione dell'Autorità di Bacino distrettuale non erano presenti informazioni riguardo 6 interventi sebbene gli stessi facessero parte del programma mentre per 10 interventi afferenti all'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino Meridionale, non si hanno informazioni in quanto, nonostante i ripetuti solleciti, non è mai pervenuta una relazione di monitoraggio.