ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04704

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 403 del 06/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: PRETTO ERIK UMBERTO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 06/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FERRARI ROBERTO PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
BONIARDI FABIO MASSIMO LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
CASTIELLO GIUSEPPINA LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
PICCOLO TIZIANA LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
ZICCHIERI FRANCESCO LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
FONTANA LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
ANDREUZZA GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
BADOLE MIRCO LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
BAZZARO ALEX LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
BISA INGRID LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
BITONCI MASSIMO LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
COLMELLERE ANGELA LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
COVOLO SILVIA LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
FANTUZ MARICA LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
FOGLIANI KETTY LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
GIACOMETTI ANTONIETTA LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
LAZZARINI ARIANNA LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
MANZATO FRANCO LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
PAOLIN GIUSEPPE LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
PATERNOSTER PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
RACCHELLA GERMANO LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
STEFANI ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
TURRI ROBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
VALBUSA VANIA LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
VALLOTTO SERGIO LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020
ZORDAN ADOLFO LEGA - SALVINI PREMIER 06/10/2020


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 06/10/2020
Stato iter:
26/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/11/2020
Resoconto CALVISI GIULIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 26/11/2020
Resoconto PRETTO ERIK UMBERTO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/10/2020

DISCUSSIONE IL 26/11/2020

SVOLTO IL 26/11/2020

CONCLUSO IL 26/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04704
presentato da
PRETTO Erik Umberto
testo di
Martedì 6 ottobre 2020, seduta n. 403

   PRETTO, FERRARI, BONIARDI, CASTIELLO, PICCOLO, ZICCHIERI, LORENZO FONTANA, COIN, ANDREUZZA, BADOLE, BAZZARO, BISA, BITONCI, COLMELLERE, COMENCINI, COVOLO, FANTUZ, FOGLIANI, GIACOMETTI, LAZZARINI, MANZATO, PAOLIN, PATERNOSTER, RACCHELLA, STEFANI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO e ZORDAN. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   il 20 luglio 1866 ebbe luogo in Adriatico nel contesto della Terza guerra d'indipendenza italiana uno scontro navale di grandi dimensioni tra le navi della Regia marina e la flotta dell'impero asburgico, passato alla storia come battaglia di Lissa, vinta dagli imperiali;

   le flotte che si scontrarono a Lissa il 20 luglio 1866 erano composte da navi di legno e corazzate, entrambe a vele e vapore. La squadra italiana era costituita da 12 corazzate e 17 vascelli lignei, mentre quella austriaca era composta da 7 navi corazzate e 11 in legno;

   a dispetto della sconfitta riportata tanto nelle acque di Lissa quanto sul fronte terrestre a Custoza, l'Italia si trovò comunque dalla parte dei vincitori in forza della sua alleanza con la Prussia, che aveva prevalso sull'esercito imperiale asburgico, con l'effetto di vedersi attribuire tramite la Francia la sovranità sul Veneto, sulla provincia di Mantova e parte del Friuli;

   gran parte della flotta e dell'organico della Marina da guerra dell'impero austriaco era stata acquisita con l'assorbimento dell'antica Marina veneta, cosicché la stragrande maggioranza dei marinai e degli ufficiali asburgici presenti a Lissa proveniva dai territori già appartenuti alla Serenissima Repubblica di Venezia;

   la Marina da guerra asburgica era talmente influenzata dalla componente veneta che di fatto la base navale di riferimento dell'Impero austriaco era Venezia, nel glorioso Arsenale, lo storico cantiere navale della città. I cadetti provenienti anche da altre zone dell'Impero austriaco venivano preparati alla carriera imparando il veneto, lingua di comando della Marina da guerra dell'impero austriaco;

   in memoria della battaglia di Lissa, l'impero austriaco commissionò la realizzazione di un monumento ai caduti di parte asburgica, realizzato dallo scultore triestino Leone Battinelli ed innalzato nel 1867 nel cimitero dell'isola;

   in seguito alla vittoria della Prima guerra mondiale, le truppe del Regno d'Italia occuparono le terre della Dalmazia promesse con il Patto di Londra, fra le quali anche l'isola di Lissa. Il monumento ai caduti della battaglia di Lissa venne allora modificato con l'aggiunta di due placche: «Italia vincitrice» e «Novembre 1918»;

   dal momento che il Regno d'Italia non riuscì ad annettere definitivamente quelle terre, poiché la Dalmazia venne alla fine ceduta al neonato Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni, con l'eccezione della città di Zara, il monumento di Lissa venne smontato e trasferito a Livorno presso l'Accademia navale, dove tuttora si trova, nel piazzale antistante il retro del Comando, in una posizione non accessibile ai civili;

   l'isola di Lissa, oggi Vis, come tutto il territorio costiero dell'Istria e della Dalmazia, è intimamente legata alla storia della Serenissima Repubblica di Venezia, di cui la città di Venezia e la regione del Veneto sono le principali eredi morali;

   fra i caduti di parte austriaca, per ricordare i quali il monumento fu originariamente commissionato, vi erano numerosi marinai di nazionalità italiana ed in particolare provenienti dalle aree costiere del Veneto e del Friuli, dell'Istria e della Dalmazia;

   non sembra conseguentemente adeguata l'attuale collocazione del monumento a Livorno, mentre sarebbe auspicabile il suo spostamento in un sito che si affacci sull'Adriatico, teatro della battaglia di Lissa –:

   se esistano motivi, ed eventualmente quali, che ostino al trasferimento del monumento ai caduti di Lissa oggi situato nell'Accademia navale di Livorno in altra sede più idonea dal punto di vista storico e culturale, come ad esempio il Collegio navale militare «Francesco Morosini» o l'Arsenale di Venezia.
(5-04704)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 26 novembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-04704

  In merito al quesito posto dall'Onorevole interrogante, va osservato che il monumento celebrativo della battaglia di Lissa è sito all'interno dell'Accademia Navale di Livorno da oramai un secolo e, pertanto, esso può a buon diritto considerarsi parte integrante dell'istituto e del suo patrimonio storico.
  A tale considerazione si aggiunge il valore simbolico e ideale dell'opera che, nel ricordare la vittoria italiana nella Grande Guerra, perpetua altresì, nel principale Istituto di formazione della Marina Militare, il ricordo dei Caduti della parte avversaria.
  Inoltre, la collocazione del «Leone di Lissa» a Livorno trova ulteriore motivazione alla luce del fatto che la Marina Militare, durante il conflitto, oltre che nell'Adriatico operò lungo le coste del mar Ligure e del Tirreno, per proteggere i mercantili dagli attacchi avversari e per garantire l'arrivo dei materiali necessari allo sforzo bellico nei porti di destinazione italiani, tra i quali Livorno stesso.
  Ciò premesso a sostegno della intenzione di mantenere l'attuale collocazione del monumento, va senza dubbio osservata la fondatezza delle ricostruzioni dell'Onorevole interrogante, che ricordano opportunamente come la memoria degli eventi di Lissa trovi anche a Venezia degna rappresentazione, sia all'interno di Istituti militari, sia in luoghi aperti al pubblico e intensamente frequentati.
  In particolare, la Scuola Navale Militare «Francesco Morosini» ha da tempo dedicato una propria aula scientifica all'Ammiraglio Luigi Fincati, eroe veneto di Lissa; inoltre, il Museo Storico Navale di Venezia conserva numerosissime testimonianze del periodo storico in questione, tanto della Marina austriaca quanto di quella italiana.
  Non ultimo, sempre a Venezia, in prossimità della Riva dei Giardini, è collocata dal 1929 la «Colonna rostrata della Vittoria», eretta nel porto di Pola nel 1867 in ricordo dello scontro di Lissa, mentre a poche centinaia di metri di distanza, sulla facciata del Museo Storico Navale, campeggiano due ancore già appartenute alle Corazzate austro-ungariche Viribus Unitis e Tegetthoff, perpetuando così, anche nel nome del vincitore, il ricordo della giornata del 20 luglio 1866.