ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04613

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 397 del 22/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: COSTANZO JESSICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/09/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE 21/09/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 21/09/2020
Stato iter:
24/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/03/2021
Resoconto FONTANA ILARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 24/03/2021
Resoconto COSTANZO JESSICA MISTO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/09/2020

DISCUSSIONE IL 24/03/2021

SVOLTO IL 24/03/2021

CONCLUSO IL 24/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04613
presentato da
COSTANZO Jessica
testo presentato
Martedì 22 settembre 2020
modificato
Martedì 17 novembre 2020, seduta n. 428

   COSTANZO e D'ARRANDO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:

   fin dai primi anni '80 il territorio del comune di Torrazza Piemonte è caratterizzato da un notevole carico ambientale dovuto alla presenza di attività di cava e di discarica che, in decenni di sfruttamento, hanno contribuito ad un aumento della vulnerabilità dei sistemi acquiferi sottostanti. La discarica è costituita attualmente da 8 celle di cui 7 sono in post-gestione e contengono rifiuti industriali speciali e tossico-nocivi, mentre l'ottava, autorizzata per rifiuti non pericolosi, è tuttora in fase operativa;

   di questa situazione di degrado si era fatto carico, nel 1996, con decisione Via 2392, il Ministero dell'ambiente, che aveva decretato, nell'ambito della procedura di impatto ambientale relativa all'istruttoria della cella n. 8, di dimezzare i quantitativi di rifiuti richiesti in istanza e stabilito che la cella 8 sarebbe stata l'ultima a Torrazza;

   come riportato dal quotidiano La Stampa il 9 giugno 2020, la società «La Torrazza srl» ha presentato in data 21 aprile 2017 istanza per la realizzazione della «Cella 9»;

   a seguito di tale istanza, nella delibera del 4 giugno 2020 della città metropolitana di Torino si è affermato che «Il nuovo progetto rappresenta inequivocabilmente un impatto negativo aggiuntivo su un contesto ambientale e insediativo già fortemente compromesso», come valutato nel 1996, ed esprimendo giudizio negativo di compatibilità ambientale;

   il comune di Torrazza risulta coinvolto nel progetto di realizzazione del tunnel di base della Nltl (Nuova linea Torino-Lione) come sito di deposito definitivo delle terre e rocce da scavo derivanti dalla realizzazione del tunnel di base, come previsto dal progetto definitivo dell'opera e dalla delibera Cipe 19/2015;

   il progetto definitivo della Nltl è stato approvato dalla delibera Cipe n. 9/2015, che ha poi subito una serie di varianti approvate con le delibere Cipe 30/2018 e 39/2018;

   con nota di protocollo 182/Telt del 18 settembre 2019, Telt ha presentato al Ministero dell'ambiente e alla Commissione tecnica una nuova proposta tecnica di deposito dello smarino che prevede lo spostamento del sito di deposito da ovest a est nell'area di cava; il mantenimento del fascio di binari di presa in consegna in affiancamento della linea ferroviaria Torino-Milano; un sistema di trasferimento delle terre e rocce da scavo dai convogli ai nostri trasportatori; il trasferimento delle terre e rocce da scavo al sito di deposito attraverso il nastro trasportatore in sostituzione del raccordo ferroviario;

   il parere della commissione tecnica del 22 novembre 2019 sul nuovo progetto di Telt è positivo, ma vincolato a una serie di verifiche, tra cui quella di non compromissione delle matrici ambientali coinvolte;

   il comune di Torrazza, negli anni, ha sempre espresso parere negativo all'arrivo dello smarino in loco, ma con delibera n. 54 del 27 dicembre 2019 ha approvato la nuova soluzione progettuale proposta dalla società Tunnel Euralpin Lyon TurinSAS;

   tale delibera ha determinato presso la cittadinanza ed esponenti del consiglio comunale di Torrazza Piemonte forti dubbi in merito all'impatto ambientale del nuovo progetto;

   le prime abitazioni civili della frazione Borgoregio risultano posizionate a meno di 50 metri dall'area di scarico –:

   quali nuove acquisizioni intenda considerare, alla luce anche di quanto certificato dalla delibera della città metropolitana di Torino citata in premessa, al fine di valutare nuovamente l'impatto del deposito di smarino sul territorio;

   quale aumento prevedano i costi aggiuntivi dell'intera opera nel nuovo progetto sulle volumetrie di deposito nel sito di Torrazza (riportate nel progetto definitivo del Cipe) e sugli impatti ambientali e sanitari nel territorio comunale;

   quali siano gli studi sull'impatto sanitario dovuto allo scarico nelle tramogge di raccolta dello smarino dai vagoni ferroviari relativamente alla dispersione in atmosfera di polveri proprie delle rocce macinate, quali i silcati.
(5-04613)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 24 marzo 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-04613

  Con riferimento alle questioni poste, in via preliminare, va osservato che il sito del deposito di Torrazza è stato oggetto di esame nell'ambito della Valutazione di Impatto Ambientale speciale del progetto per la realizzazione della linea ferroviaria Torino-Lione e nel contestuale procedimento di approvazione, ai sensi del DM 161/2012, del Piano di Utilizzo delle terre e rocce da scavo.
  È utile ripercorre, ancorché sinteticamente, l'iter delle valutazioni ad oggi svolte che si sono concluse favorevolmente, con prescrizioni/condizioni ambientali e con i provvedimenti di seguito richiamati.
  Nel 2011 si conclude la Procedura di VIA speciale sul Progetto Preliminare che è approvato con accertamento della compatibilità ambientale. Nello specifico con Delibera CIPE 57/2011 si approva con prescrizioni il Progetto Preliminare parte italiana Sezione Transfrontaliera, tenuto conto del parere di valutazione di impatto ambientale positivo, della Commissione VIA 29 luglio 2011.
  Tra le prescrizioni, vi erano quelle relative alla presentazione del piano di gestione ed utilizzo dei materiali da scavo contenente le informazioni richieste ai sensi della normativa nazionale e regionale vigente in materia.
  Nel 2015 con Delibera CIPE 19/2015 è stato approvato il progetto definitivo con prescrizioni e accertamento della compatibilità ambientale delle parti variate rispetto al Progetto Preliminare.
  Più in particolare, ai fini dell'approvazione della predetta delibera, è stata svolta una Procedura di VIA relativamente alle parti variate rispetto al Progetto Preliminare (da Delibera CIPE n. 57/2011) e contestualmente è stata attuata la Procedura di Verifica di Ottemperanza sul Progetto Definitivo di prima fase e approvazione del Piano di Utilizzo delle terre e rocce da scavo, ai sensi del DM 161/2012.
  Questa valutazione prevede che il Piano di Utilizzo dovrà essere ulteriormente integrato e aggiornato, e presentato insieme al progetto esecutivo, almeno 90 giorni prima dell'inizio dei lavori.
  Con riguardo ai Siti di deposito, deve essere verificata l'assenza di elementi ostativi per il conferimento dello smarino e la presenza di una progettazione di dettaglio che evidenzi la compatibilità delle coltivazioni e dei recuperi morfologici ed ambientali in corso, con le proposte di deponia previste nel progetto stesso.
  Circa il sito di deposito di Terrazza Piemonte, dovrà essere chiarito se l'intervento progettato da LTF (Lyon Turin Ferroviaire S.A.S.) interferisca con aree già recuperate sul piano ambientale, indicando le tempistiche previste per il conferimento e realizzazione del progetto.
  Nel 2018, a seguito delle varianti apportate alla cantierizzazione, per ottemperare alla prescrizione n. 235 della Delibera CIPE n. 19/2015 è stata svolta un'ulteriore procedura di VIA da parte della Commissione che si è conclusa con parere positivo, con prescrizione del 16 febbraio 2018.
  Nel 2019 è stata avanzata da parte della Società proponente la richiesta per una corretta interpretazione di alcune prescrizioni (Prescrizioni 12,14 e 96 della Delibera CIPE 19/2015), relative all'area tecnica del Comune di Terrazza.
  A fronte di tale richiesta, il Ministero ha ritenuto di condividere la proposta tecnica del soggetto proponente e lo stesso Comune di Terrazza, con delibera n. 54 del 27 dicembre 2019, ha espresso parere favorevole alla nuova soluzione progettuale del sito di valorizzazione.
  Allo stato, questo stesso Ministero è in attesa che il soggetto proponente, Società TELT, trasmetta il progetto esecutivo e il Piano di Utilizzo delle terre e rocce da scavo, integrato e aggiornato secondo quanto prescritto nelle precedenti fasi di valutazione sinteticamente sopra richiamate.
  Il Piano di Utilizzo delle terre e rocce provenienti dagli scavi per la realizzazione di opere, è soggetto al DM 161/2012 e al DPR 120/2017, e rappresenta il quadro di gestione e movimentazione dei materiali di scavo, considerati sottoprodotti e non rifiuti sulla base delle caratteristiche chimico-fisiche e il rispetto delle soglie di concentrazione di cui alle tabelle A e B del D.Lgs. 152/2006.
  L'approvazione e la verifica del Piano di utilizzo è svolta in fase di progettazione esecutiva e comunque prima dell'inizio degli scavi che produrranno i materiali stessi.
  Occorre precisare che tra gli interessi del Ministero della transizione ecologica vi è quello di avere una visione d'insieme dell'intero processo di valutazione ambientale delle opere e di monitorare le diverse fasi approvative dei progetti presentati garantendo il rispetto e la corretta attuazione delle condizioni dettate nei provvedimenti di compatibilità ambientale.
  Nel caso di specie, nell'ambito della procedura di «Verifica di Attuazione» che si esplica in diversi step e in un arco temporale che si prolunga fino alla completa realizzazione dell'opera, saranno svolte le valutazioni in ordine all'avvenuto rispetto delle prescrizioni e la definitiva approvazione del Piano di Utilizzo.
  In tale contesto sarà certamente posta adeguata attenzione alle questioni rilevate dall'interrogante.